Ti ripeto: ho detto altro...ma non mi va di continuare, in una polemica infinita quanto sterile, che non ci porta da nessuna parte.
Cerca di avere sempre dubbi su ciò che ti dicono e non farti inglobare da logiche logore o d'ambiente...

Imitare, copiare è da mediocri...comprendere le implicazioni/estensioni di quel linguaggio o di un certo stile, può essere un ottimo punto di partenza: è l'ABC dell'apprendistato.

E ogni apprendistato può avere, generalmente, 2 risvolti opposti: una adesione conformistica a modelli (perchè magari ritenuti insuperabili o inattaccabili), la perdita della capacità osservativa e dell'opportunità di considerare altre alternative oppure la liberazione da antichi vincoli per considerare e costruire nuove prospettive, nuove direzioni; e per far ciò bisogna essere/pensare in modo diverso.

Sei sicuro che una certa "programmazione mentale" o deformazione educativa, può darti davvero quello che cerchi?
La felicità creativa è per tutti e non solo per pochi: tu puoi esprimerla in un modo, io in un altro, ma continua ad essere per tutti.
Gli studi accademici, il piu' delle volte, deformano piu' che formare...

Se i tuoi anni migliori li spenderai solo a piegare il tuo "sentire" per conformarlo ad un modello,
ti negherai la possibilità di esplorare le tue intuizioni, di apprendere dai tuoi errori,
di fare il tuo viaggio con le tappe che decidi tu...
non che hanno già programmato gli altri.

E per quanto "imperfette" tu le possa percepire, rispetto a qualunque modello di riferimento, lì si nasconde un'autenticità e un valore che merita di essere esplorato e indagato, piu' del "compitino" ben svolto...
E certe intuizioni, si hanno solo in certi anni (dopo subentra il disincanto dell'esperienza):
non farti fregare l'anima!