Le sensazioni sono le cose più difficili da esprimere, a volte si rischia di non riuscire a dire quello che si prova; io penso che quando ti metti a suonare, magari dopo una giornata di lavoro, di mezzi pubblici, di quotidiane rotture, l'ultima cosa che uno vuoi sentirti dire è che la quinta diminuita non è conforme alla terza direttiva europea sulla sostituzione degli accordi di carattere dominantico ed altre amenità. A meno che uno incida e ci viva con la musica, allora non rientra nella fattispecie "hobbysta".
L'apporto teorico è fondamentale e necessario ma non credo che debba essere vincolante come le regole per scrivere una fuga. Altrimenti non è jazz.