Solo una precisazione per quanto riguarda l'ultima mia frase sugli strumenti "non funzionanti" e simili. Non intendevo dire che per quel motivo è musica d'arte. Anch'io prererisco ascoltare Parker quando non è disfatto dalla droga o Coltrane con un sax decente perché, semplicemente, suonano meglio. Era per dire che, aldià del contesto in cui suonano e di come la suonano la musica di certi artisti mostra sempre una tensione espressiva, un'originalità particolare che è lo specchio del loro mondo interiore che, ad esempio, io non sento negli Yellowjacket (ma non vorrei che questa discusione finisse per concentrarsi su quel gruppo).
Però il sentire/non sentire certe cose in un'opera (vale anche per le altre arti come pittura, letteratura, ecc.) non è un fattore puramente matematico/tecnico come può essere quello di giudicare la complessità o l'esecuzione di un brano. Rientra più nel campo della sensibilità personale per cui è molto difficile stabilire cosa è o non è arte e poi anche in quel caso dipende molto da quelle che Goethe definiva "affinità elettive" per cui a me comunicano qualcosa certi musicisti che ad altri non dicono assolutamente nulla.
P.s. (Però è possibile che gli Yellowjackets non sentano mai l'esigenza di fare pezzi con accordi un po' dissonanti, con durate un po' diverse dai 5/6/7 minuti, con suoni un po' più inusuali, ecc...? Lo fa persino Pat Metheny ogni tanto ... :D )