Ragazzi, voglio farvi una piccola recensione del nuovo sax che mi ritrovo fra le mani: un fantastico Conn New Wonder II del '27, che ho avuto dal nostro amico ginos77. Vi parlerò separatamente dei vari aspetti che riguardano questo sax. Vi lascio anche le foto:
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Meccanica/Struttura del sax:
Allora, diciamo che questo è solitamente il punto debole di questi sax. Voglio però puntualizzare alcune cose.
Diciamo subito i contro:
Alcune chiavi sono scomode, ma non mi riferisco a interi gruppi di chiavi bensì ad alcune nello specifico, in particolare il D acuto (castelletto) che è troppo basso; ho risolto questo problema con un rialzino in gomma, e così va benissimo. Le tazze in generale sono di grandezza decrescente andando dalla n.6 alla 1, compreso il piattello (p), e diciamo che quella un po' più "antipatica" è la 1, che è un po' troppo piccola. Ultima cosa, il passaggio B-Bb grave può essere un po' duro a causa della mancanza del bilanciere, ma in realtà è un difetto minore in quanto vale solo scendendo dal B al Bb, non il contrario che invece è scorrevole.
Andiamo ai punti di forza:
L'action è ottimo, specialmente nel mio caso dato che il sax è stato ricondizionato totalmente da Domenico Bartolomeo, il migliore in puglia. Ottimo nel senso che forse il fatto che sia meno confortevole porta ad "avvertire" meglio le chiavi sotto le dita, ed avere un buon controllo. Inoltre, a livello di "peso" sono tutte molto equilibrate.
Il castelletto è decisamente più comodo di quello dei mark 6, e molto più ergonomico.
Le distanze fra le chiavi sono molto giuste, non vi ritroverete a fare "strada" con le dita, si ha la sensazione di avere tutto sotto mano.
Sonorità/Intonazione
Qui viene il bello.
Ragazzi, l'altissima qualità del materiale fa sì che sentiate vibrare questo sax in maniera incredibile, sentite davvero tremolare le mani. L'argentatura è praticamente a spessore, contate che è del '27 ed è praticamente ancora integra! Ci sono solo dei piccoli punti dove ha cominciato a venir via, ma per togliersi del tutto credo proprio che ci vorranno delle decadi ancora....
Tutto ciò si traduce in un'estrema facilità d'emissione, suona veramente con un soffio, e vi dico questo pur con il non leggerissimo setup che sto usando: Bari HR 0.72 con ance vandoren blu n.3. Il timbro ha una ricchezza di armonici spettacolare a dir poco.
L'intonazione? Vi dirò, sarò stato fortunato io ma questo sax è intonato.
A mio parere vengono spesso confuse due cose in questi casi: la malleabilità del suono con l'intonazione, perché in realtà mi è bastato praticarci per qualche giorno per essere abbastanza intonato (suono il soprano da poco). Il fatto che sia meno "stabile" di altri sax più moderni è in realtà un pregio, perché permette di avere un suono molto più ricco e personale. Ciò non significa che non sia intonato, ma semplicemente che avete più potere di modificare suono e pitch rispetto ad un sax moderno, intonato ma povero (in generale ovviamente).
Giudizio finale:
Positivissimo, davvero. Non è un sax immediatissimo, non come uno moderno, ma lavorarci su porta delle grandi soddisfazioni. In questo mi associo a quello che dice spesso David Brutti, riguardo ai sax Rampone. Se ci si insiste per del tempo, sax come questi portano a risultati davvero inimmaginabili.
Se ne cercate uno, provatelo giusto per verificare che sia abbastanza intonato fra la 2^ e la 3^ ottava, e se lo è..........prendetelo al volo!
Ciao ;)