la mia esperienza di "stato alterato di coscienza" è più che altro di tipo spaziale: se non devo (tentare di) leggere delle partiture suono sempre ad occhi chiusi, e mi capita spesso, soprattutto quando suono in spazi piccoli, di perdere totalmente il senso della dimensione. tutto si dilata in maniera inverosimile, avverto i musicisti con cui sto suonando fisicamente molto distanti, ma il loro suono come se si generasse direttamente nel mio cervello.
TRIP! a parte gli scherzi, sensazione entusiasmante.