Per favore non quotate i messaggi immediatamente precedenti, è ovvio che si risponde a quello prima. Questo per evitare listoni che rendono mal leggibile l'argomento, lo stesso per il "linguaggio sms (cmq, nn, ecc). Grazie.
Per favore non quotate i messaggi immediatamente precedenti, è ovvio che si risponde a quello prima. Questo per evitare listoni che rendono mal leggibile l'argomento, lo stesso per il "linguaggio sms (cmq, nn, ecc). Grazie.
Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS
C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS
hai ragionissima alessio! comunque, credo di aver ascoltato troppo mike brecker perchè ho maggiore, anzi enorme difficoltà ad improvvisare sulle tonalità maggiori, ci metto sempre le settime minori in mezzo (non che facciano schifo), oltre alle quinte diminuite, in realtà, spessissimo, suono le scale diminuite e superlocrie (quest'ultima in modo completamente intuitivo, visto che non l'ho mai studiata con la giusta assiduità, pur conoscendola).
Ora sto studiando arpeggi e improvvisazione sul circolo delle quinte, su accordi maggiori, dominanti, minori, poi mischierò il tutto, partendo da un punto qualsiasi, grazie Koko per gli esercizi passati, veramente perfetti e spiegati bene (anche se non capisco inglese!).
Have you met miss jones migliora, nei prossimi giorni inizierò a registrarmi per valutare i progressi
Tenore Grassi Ammaccato '77
Tenore Conn Transitional '34
Tenore Grassi Wonderful '81
Otto Link STM Usa 7*, Otto Link STM 105 Floridizzato da Paolo Porta, Rigotti 3 Strong
Alto Grassi '76, Otto Link HR 7*, Rigotti 2 strong
Soprano Grassi Prestige Bimbo '82 Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong
la lista di scale riportate da xavabal mi sembra lo scale syllabus dell'aebersold. Non ne ho uno sotto mano per fare il confronto riga per riga ma siamo lì.
Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
my flickr
Pixifoto sucks
Si può essere, d'altronde le scale da imparare quelle sono, pero io le ho copiste dagli appunti di maurizio Giammarco, ma poco importa.
L importante e saperle, e saperle usare
Tu le sai lucab?
Sax alto Grassi "Professional" (Made in Italy) in vendita: http://saxforum.it/forum/showthread.php?19933
Che poi il problema non e tanto saperle, perché tanto ti metti li 5 ore al giorno e nel giro di 15 giorni le hai assimilate per benino o quasi, il problema e usarla per bene, come usarle e con il giusto linguaggio, anzi se qualcuno ha qualche esercizio volto a questo "problema" lo ascolto :-)
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acc.... speravo qualche scala in meno.
come al solito scorciatoie non ce ne sono .
5 ore al giorno per me sarebbero un traguardo straordinario,
prima o poi ci proverò.
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
no io non le conosco tutte le scale. Come faccio a conoscerle tutte? Conosco le maggiori e le minori, comunque la lista è lunga ma fondamentalmente le scale veramente diverse sono 5 o 6, gli altri sono modi. Nel mio olimpo di scale ci sono:
maggiori
minori (melodica ascendente, armonica)
diminuita
aumentata
toni interi
diminuita toni interi
blues
queste sono le scale che ho messo nella mia todo list.
Comunque non volevo sminuire quello che ti ha detto il tuo maestro, notavo semplicemente che alla fine le scale consigliate sono quelle, non c'è nessun segreto. Secondo me le scale però non sono un punto di partenza, sono un riferimento per il suono.
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Mie Cari,
con la grazia che spesso mi ha contraddistinto, Vi chiedo: perchè Vi accanite a studiare scale di 7 note (maggiori, minori, etc...) trascurando le corrispondeti scale bebop e poi pretendete di suonare il Jazz (e.g. Bop) nell' ambito del quale, con 7 note, non si riesce proprio a costruire achitetture armoniche robuste per motivi "matematici"?
Saxforum's MILF
Bee Yourself
Fatti non foste a viver come il_dario
Reedbreaker spacca!
E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"
Bergonzi conclude il suo libro Jazz Lines, dove affronta in maniera estesa lo studio delle scale bebop, dicendo che non conosce nessuno che suona esclusivamente scale bebop. La stessa cosa la dice nella conclusione del volume sulle pentatoniche, dove afferma di non conoscere nessuno che suona esclusivamente pentatoniche, non ho il volume sulle esatoniche ma sicuramente concluderà con la stessa affermazione. Ci sono scale di 5, 6, 7 e 8 note (anche 12 con la cromatica), quindi la mia personale conclusione è che bisogna imparare a conoscere il suono di queste scale per averle a disposizione. L'idea che la scala sia il mezzo per arrivare allo scopo non mi piace
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LukeB, non ho scritto che bisogna usare solo quelle! Ho sottolieanto che, quelle, non se le è proprio filate nessuno, tranne un' eccezione, nei post precedenti! :-).
Sottoscrivo, inoltre, il fatto che è necessario un approccio innanzitutto armonico, che con le scale ha indirettamente a che fare!
Phate
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Ma infatti nella lista ci sono anche le scale be-bop anzi come sempre se hai esercizi in merito ti ascolto:-)Originariamente Scritto da phatenomore
Cmq la scala be-bop non e l unica scala ad avere più di sette note :-)
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Xav,
non ho scritto neanche quello... :-)
Miiiii, pensavo che ce ne fosse solo uno, Fiorentino, che mi bacchetta!!!...
I tre volumi del Baker "How to play Bebop" sono utilissimi. Oltre alle scale, ci trovi una spiegazione chiara pratiucamente su tutti i "devices" più utilizzati (e.g. enclosures etc). Volendo, richiede anni di studio...
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ho rallentato leggermente gli studi questi ultimi giorni, sia perchè sto provando con 3-4 gruppi diversi (tra l'altro non tutti nel mio paesotto) e quindi il tempo da poter dedicare è molto meno, sia perchè volevo iniziare ad applicare gli studietti fatti sul materiale concreto (come dice il grande didatta Nino de Rose che addirittura sconsiglia di studiare molto le scale, o meglio sconsiglia di studiarle senza applicazione diretta)...così ho iniziato con brani "facili" come st.Thomas, Moritat, Song for my father, Tenor madness, Blue Monk, Billie's bounce, On a clear day, Have you met miss jones (che facile non è..), Anthropology, Cantaloupe islands, Blue bossa, Blue seven ecc....tutti brani che ho sempre suonato ma con un approccio completamente diverso, cioè prima studiavo il tema e lo imparavo a memoria (a volte con il solo orecchio) e poi improvvisavo sentendo i cambi, così, ad intuito...ora ho messo lo spartito davanti, ho studiato gli accordi e gli arpeggi a memoria e poi ho chiuso il libro e ho inizato ad improvvisare senza base...ancora viene il tutto leggermente meccanico oppure metto alcune cose un pò particolari (che a me piacciono ma dovrei esser più bloccato inizialmente) ma diciamo che sto cominciando a vedere la musica in modo diverso, in senso più verticale, mentre io ho sempre suonato in modo molto orizzontale...ancor di più, sto applicando questi studi suonando con un gruppo di anziani che fa musica anni '60, vi sembra strano?? invece no, perchè con loro sono prorpio obbligato a suonare note "d'armonia", seppur in pezzi molto più semplici, e quindi costretto a mettere le terze, le quinte, le settime, le none, non tanto nell'improvvisazione che si riduce all'osso ma facndo il cosiddetto controcanto sul cantante o sulla chitarra oppure in frasi di passaggio, veramente una bella gavetta, tra l'altro su brani, soprattutto napoletani, che sono comunque bellissimi...
nei prossimi giorni proseguirò andando anche avanti con qualche nuovo esercizio, sia dal Pattern for jazz che da quelli di Chris Collins e Bonisolo che gentilmente mi son stati passati da un utente (non sono libri ma lezioncine delle master, quindi è tutto legale!)
Tenore Grassi Ammaccato '77
Tenore Conn Transitional '34
Tenore Grassi Wonderful '81
Otto Link STM Usa 7*, Otto Link STM 105 Floridizzato da Paolo Porta, Rigotti 3 Strong
Alto Grassi '76, Otto Link HR 7*, Rigotti 2 strong
Soprano Grassi Prestige Bimbo '82 Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong
Anche secondo me la gavetta coi pezzi anni '60 è cosa buona e giusta. me ne sono accorto quando per un periodo ho suonato pezzi dei beatles riarrangiati. Per me che avevo sempre strimpellato jazz non è stato cosi' immediato far funzionare i soli, su quegli accordi alcune cose proprio non suonano e bisogna imparare a far cantare le note delle triadi =)
bisogna imparare a far cantare le note delle triadi
vero, infatti quando volevo mettere le settime e le none prima ho chiesto al chitarrista se le faceva negli accordi e sì, le fa, suona molto bene, quindi posso giocare un pò più libero
Tenore Grassi Ammaccato '77
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