Ho appena rifinito di leggere Blue Trane, stupendo libro/biografia di Coltrane di Porter...questa volta l'ho letto più lentamente, o meglio, soffermandomi maggiormente sugli aspetti tecnici della sua musica, sempre più sorprendente per non dire incredibile...soprattutto l'ultima fase, gli ultimi 4-5 anni, e ancor più gli ultimi due, dove è arrivato a suonare matematica o, più precisamente, filosofia...in questo momento sto ascoltando il disco Interstellar space, in duo con il batterista Rashied Ali, fenomenale quanto incomprensibile ai più, una musica eccezionalmente espressiva, suonata apparentemente "senza senso", completamente improvvisata, con i due musicisti che sembrano suonare ognuno per conto proprio...apparentemente, però, così come solo apparentemente, coltrane improvvisa a casaccio...leggendo questo libro, le trascrizioni e le analisi, certamente a volte un pò forzate, ma comunque spesso condivisibili e sincere, e nel contempo ascoltando queste registrazioni così assurde, ascoltandole con estrema attenzione, si possono trovare evidenti tracce di ricerca, armonica, melodica, scalare, espressiva...è come se abbia reso le precenti cose, che qua e là metteva nei suoi infiniti assoli, sistematiche...mi spiego, se ci riesco: ci sono, ascoltando per bene e leggendo le trascrizioni (che tra l'altro, non riesco a capire come si faccia a trascrivere certe cose talmente impressionanti..), diversi nuclei di note, scale, arpeggi (ovviamente incompleti o stilizzati), suoni distorti, suoni multipli, intervalli lontani ecc...che si possono, a volte, identificare in qualcosa di compiuto...la differenza dai lavori precenti, modali e non del tutto free, sta nel fatto che ora mette tutte queste cose insieme, o comunque senza un preciso ordine deciso a tavolino...sarebbe bello che altri appassionati ed esperti intervengano a partire da questo libro e dalla musica dell'ultimo coltrane, che io sento sempre più attuale, nonostante gli oltre 40 anni dalla morte