Secondo me la differenza sta nel fatto che la scuola classica vede il battere il piede come qualcosa di poco elegante (forse in ciò rientra anche qualcosa come la tradizione, o comunque una regola non scritta ma che viene costantemente rispettata), mentre il jazz o la musica leggera in generale, sono più moderni e quindi lasciano più spazi, più libertÃ* a discapito della fissazione di regole o "modi" di stare sul palco o modi di comportarsi.
Il battere del piede lo vedo molto come una cosa extra-classica.
Inoltre nella musica classica, torno a ripetermi, spesso c'è un direttore di esecuzione che detta i tempi e impone dei rallentando, accelerando, corone, ecc...
Nelle bande qui in giro, sapete quante persone ho visto battere il piede, gli occhi fissi sulla parte, dimenticando di osservare le indicazioni del Maestro? Abbastanza...
Lo stesso discorso può valere per la posizione corretta nello stare seduti, gonfiare le guance oppure no, o altri atteggiamenti. Ciò che la scuola classica vieta o (più correttamente) sconsiglia, magari è accettato in altri ambiti.
Con ciò non voglio fare di tutta l'erba un fascio: di certo, ci saranno eccezioni da entrambi i lati.