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Discussione: markVI con le chiavi "pseudo"argento

  1. #31

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    x Lordsax: in effetti anch'io ho sempre visto MKVI con chiavi argentate e mai nikelate. Anche il mio soprano ha le chiavi argentate.

    Penso che la diffidenza degli Statunitensi nei confronti di questa finitura è dovuta più a un fattore psicologico (e di gusto) in quanto sovente mi sono capitati sax con queste finiture dal suono pazzesco. Considerate che quasi tutti i made in USA e successivamente made in Messico costruiti dopo l'acquisizione da parte della Selmer hanno le chiavi nikelate e notoriamente non sono strumenti paragonabili alle vecchie glorie anni 20-30-40.
    A quanto pare questa assolutamente apparente somiglianza ha il suo peso.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  2. #32

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    mai come in questo campo,ci si fa delle "fisse"che poi è difficile rimuovere.ogni paese o regione o persona ha le sue.per un certo periodo sono anche reali ,poi le case fanno modifiche che invalidano la qualità,e noi fissati ci mettiamo un sacco di tempo a capire che le cose sono cambiate.l'assioma SELMER=IL TOP ce ne ha messo di tempo per diventare non piu vero.ancora oggi ,tanti acquisterebbero selmer ad occhi chiusi.personalmente non credo che le chiavi argentate o dorate possano fare una tale differenza di suono tale da giustificare una fissa su questo
    non è difficile suonare musica,lo è molto pensare in musica.B.D.

    tenor sax selmer mark VI matr. 122xxx
    becco b.larsen 120 reface by simone
    alto sax selmer SA80-I matr 327xxx
    becco dukoff metal D7*
    ance lavoz M

  3. #33

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Citazione Originariamente Scritto da corvo50
    l'assioma SELMER=IL TOP ce ne ha messo di tempo per diventare non piu vero.ancora oggi ,tanti acquisterebbero selmer ad occhi chiusi.
    Scusate, pero' questa dovete spiegarmela.
    Ultimamente, ed in particolare su questo forum, leggo tra le righe che i Selmer vengono ormai considerati come delle latte da cui tenersi a debita distanza.
    A me la cosa suona molto strana e puzza non poco.
    Ma davvero secondo voi una ditta come la Selmer, con un nome universalmente riconosciuto come il primo al mondo si tiri la zappa sui piedi volontariamente o non si renda conto se fa delle cazzate progettuali/costruttive? E qualora le avesse anche fatte, non corra velocemente ai ripari e perseveri a costruire strumenti scarsi?
    Ci possono essere strumenti nati male, con un suono non molto spontaneo, x i quali girano le palle rendersi conto di aver sborsato piu' di 4.000€, ma da li' a paragonarli o peggio ancora a preferire l'ultimo dei taiwanesi ce ne vuole.
    Il buon Luca Cardinali, noto riparatore professionista e rivenditore di strumenti selezionati, mi diceva che tutti gli strumenti quando arrivano in negozio hanno bosogno di una messa a punto meticolosa (e quindi costosa) perche' subiscono gli sballottamenti del viaggio (da lui gli strumenti costano qualcosa in piu' ma sono perfetti).
    Non e' che diversi negozianti si limitano a vendere direttamente quello che gli arriva senza neanche guardargli addosso?
    Certo andare a Quarna e comprare direttamente dal buon Claudio Zolla uno strumento perfettamente a punto e' un grande valore aggiunto, ma vorrei vedere com'e' lo stesso strumento venduto in un negozio di cui parlavo prima a centinaia e centinaia di km di distanza.
    S MK VI
    A MK VI/KING SS '63/KING SS '71
    T MK VI/SBA/KING SS '64
    Clar. in SIb Selmer Recital
    Clar. in DO LaRipamonti 105

  4. #34

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Caro Rosario, come già ebbi modo di dire i pregiudizi, in qualunque senso, vengono troppo sovente presentati come verità assoluta quando trattasi invece di semplici opinioni, soggettive, e come tali appunto opinabili oltre che bel lontane dal rappresentare alcuna verità. E qui leggiamo in continuazione di tutto: I Selmer fanno schifo, i Rampone sono eccezionali, gli Yamaha hanno il suono cartonato (che vorrà dire poi?), gli Yanagisawa sono impersonali (che vorrà dire poi? magari è che li suona che deve avere personalità), ancora: i Taiwanesi fanno ca.are (solo alcuni però, dipende da tanti "fattori"), i cinesi si rompono (ma alcuni no, dipende da tanti "fattori") e poi ancora: come il vintage non c'è niente, sia che si tratti di sax che di bocchini, tra un pò ci propongono anche le ance vintage.

    Bah...
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  5. #35

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Qui si parla di Mark VI con chiavi argentate. Cerchiamo di non divagare troppo, grazie.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  6. #36

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Chiedo scusa x l'O.T. ma questa cosa era un po' che volevo dirla.
    S MK VI
    A MK VI/KING SS '63/KING SS '71
    T MK VI/SBA/KING SS '64
    Clar. in SIb Selmer Recital
    Clar. in DO LaRipamonti 105

  7. #37

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    ho gia detto che a mio parere chiavi argentate o dorate ,non credo che influiscano cosi tanto nel suono.forse a proposito dei mark VI non facciamo la giusta considerazione. a suo tempo i mark VI avevano fatto il vuoto dietro di sè,negli anni questo vuoto è stato colmato dai miglioramenti fatti dalle altre marche ,quindi non è che sia scesa la qualità,ma solo che selmer non è piu l'unico.il suono del mark6 rimane però ,a detta di molti,insuperabile.il fatto che gli americani preferiscano le dorate che le argentate,rimane puramente un fattore estetico.oh questo è solo il mio parere,qualcuno che ha trovato altre differenze di suono mi puo sempre smentire
    non è difficile suonare musica,lo è molto pensare in musica.B.D.

    tenor sax selmer mark VI matr. 122xxx
    becco b.larsen 120 reface by simone
    alto sax selmer SA80-I matr 327xxx
    becco dukoff metal D7*
    ance lavoz M

  8. #38

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Citazione Originariamente Scritto da corvo50
    ... a suo tempo i mark VI avevano fatto il vuoto dietro di sè,negli anni questo vuoto è stato colmato dai miglioramenti fatti dalle altre marche
    Se provi un King Super 20 (degli stessi anni) probabilmente cambi idea... :D-:

  9. #39

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    bravo tzà, avevo dimenticato il king era l'unico che poteva competere..altri all'altezza non ne conoscevo.almeno questa era l'oppinione che girava da queste parti...mica si conoscevano tutte le marche.e poi io negli anni 20 chissà ndò stavo ancora,manco era nato mio padre
    non è difficile suonare musica,lo è molto pensare in musica.B.D.

    tenor sax selmer mark VI matr. 122xxx
    becco b.larsen 120 reface by simone
    alto sax selmer SA80-I matr 327xxx
    becco dukoff metal D7*
    ance lavoz M

  10. #40

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Citazione Originariamente Scritto da Rosario Giordano
    Citazione Originariamente Scritto da corvo50
    l'assioma SELMER=IL TOP ce ne ha messo di tempo per diventare non piu vero.ancora oggi ,tanti acquisterebbero selmer ad occhi chiusi.
    Scusate, pero' questa dovete spiegarmela.
    Ultimamente, ed in particolare su questo forum, leggo tra le righe che i Selmer vengono ormai considerati come delle latte da cui tenersi a debita distanza.
    A me la cosa suona molto strana e puzza non poco. ...
    Cavoli...sembra strana anche a me...anch'io comprerei subito,se avessi la grana,un Selmer nuovo di pacca,piuttosto che un taiwanese di quelli più cari...se dopo un'accurata messa a punto da parte di un bravo tecnico,non dovesse suonare ancora come piace a me,proverei altre soluzioni,come cambiare bocchini,ance,legature...al limite proverei qualche altro tipo di chiver,ma sempre SENZA dar via lo strumento intero... :zizizi)) Comunque anche a me gli strumenti "bicolori" fanno impazzire,mi piacciono tantissimo,tempo fa ho preso anche un Grassi anni '70 (credo)come strumento "di scorta"che mi é piaciuto non solo per il suono,ma anche proprio per il fusto laccato e chiavi nickelate,che comunque danno pressapoco lo stesso effetto visivo di quelle argentate,poi é più leggero rispetto al mio Mark VII...ops...scusate,é la sezione del tenore,io suono solo l'alto,ma visto il tema trattato e dopo le considerazioni di Rosario,mi sono sentito "spinto"a dire la mia...Ciaooo...

  11. #41

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    La solita diatriba Selmer vs resto del mondo è poco interessante oltre che logorata da innumerevoli discussioni precedentemente aperte. Torniamo IT.

    Riportando l'attenzione sul titolo del post, ho posseduto diversi Selmer con chiavi argentate, un alto e un baritono Seconda Serie, un Mark VI soprano e tenore. I Mark VI non hanno mai avuto bisogno di alcuna pulizia straordinaria essendo stati tirati a lucido a suo tempo quando li feci restaurare (le chiavi si sono leggermente annerite da allora soprattutto sul soprano, ma nulla di inguardabile).

    Per i seconda serie invece ricordo sfocatamente (saranno passati 15 anni) che su consiglio di un collega, passai un prodotto che doveva (a suo dire) fare da protettivo per l'argentatura che in effetti ha tenuto particolarmente bene. Si trattava di una specie di "crema" che andava stesa con cura sullo strumento; dopo qualche minuto tendeva a seccarsi in una sorta di polvere rosa. A quel punto andava rimossa con cura. Ovviamente non ricordo ne il nome del prodotto ne so se effettivamente si comportava efficacemente (ero giovane e inesperto). Chi ne sa di più mi illumini!
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  12. #42

    Re: markVI con le chiavi "pseudo"argento

    Citazione Originariamente Scritto da David Brutti
    La solita diatriba Selmer vs resto del mondo è poco interessante oltre che logorata da innumerevoli discussioni precedentemente aperte. Torniamo OT...............

    ..........Per i seconda serie invece ricordo sfocatamente (saranno passati 15 anni) che su consiglio di un collega, passai un prodotto che doveva (a suo dire) fare da protettivo per l'argentatura che in effetti ha tenuto particolarmente bene. Si trattava di una specie di "crema" che andava stesa con cura sullo strumento; dopo qualche minuto tendeva a seccarsi in una sorta di polvere rosa. A quel punto andava rimossa con cura. Ovviamente non ricordo ne il nome del prodotto ne so se effettivamente si comportava efficacemente (ero giovane e inesperto). Chi ne sa di più mi illumini!
    Giusto! le diatribe hanno sfastidiato!.........

    Non che ne sappia qualcosa in più (semmai in meno) a proposito di chiavi argentate, possedendo da 24 anni un II serie con chiavi argentate, devo dire che al momento in cui le ho viste particolarmente annerite, ho usato anch'io uno di quei prodotti tipo "argentil" e, meraviglia, le chiavi sono tornate a splendere come nuove! E' stato un lavoretto abbastanza certosino, perchè ci sono chiavi scomode da pulire per bene, ma il risultato è garantito. Riguardo alla tenuta nel tempo, non so...ma un pò di pulizia ogni tanto ...
    TEN: Conn 10M s.n. 298522 - 1941
    Rampone & Cazzani R1 jazz - 2009
    MP: O.L. STM Early Babbitt 125/O.L. new vintage slant HR 120 ( all rew. by F.Bucci ). Vandoren ZZ n°3
    SOP: Amati Super Classic.
    MP: Otto Link Tone Edge 8*. Rico Jazz select 3S unfiled

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