Io durante la lezione a volte prendo appunti, e a voltre no: dipende dal tipo di lezione.

Una volta a casa, cerco di introdurre la cosa imparata a lezione in uno schema di un esercizio. Se ad esempio a lezione mi e' stato suggerito di "inserire la 9# quando si improvvisa su un accordo di 7a di dominante", inseriro' nello schema di studio dei brani, laddove appropriato, le scale con la 9# ed improvvisero' poi di conseguenza.

Tengo poi *sempre* traccia di tutto quello che faccio a casa: nel caso di un esercizio (niehaus, cocker) tengo traccia, oltre che della data, del tempo sul metronomo e del sax (ormai sempre l'alto, visto che non suono altro). Per poter scrivere che ho fatto l'esercizio x alla velocita' y, devo averlo fatto a quella velocita' almeno due volte senza alcun errore.

Nel caso di un brano tengo traccia (sempre oltre che della data e del sax) della base su cui mi esercito e di cosa ci faccio sopra: tema, arpeggi, quali arpeggi, scale, quali scale, improvvisazione libera, improvvisazione con vincoli di varia natura, etc.

Con questo sistema tengo traccia dei progressi, li rendo in un certo senso "misurabili". Trovo che sia molto produttivo.