"Così il Duende è un potere, non un comportamento, una lotta, non un concetto.

Ho sentito un anziano maestro chitarrista dire:
 'Duende non è nella gola; duende cresce dalla suola dei piedi'."


(Federico Garcia Lorca, "Teoria e funzione del Duende")

Ascolto da alcune ore la musica di un Gatto sudamericano, un Gato, e sono sbalordito.
Il sound di una vecchia puttana. passato dagli anni giovanili dell'avanguardia con Dollar Brand e Don Cherry a "Europa" di Carlos Santana, un pezzo memorabile che raccoglie l'unto delle balere, il lusso di una telenovela e un tema strappacore infarcito di archi e tastiere da night.

Poi, la colonna sonora di Ultimo Tango a Parigi, che sposava perfettamente l'ambiente desolato e la storia disperata.

la voce del suo Selmer è così rauca e dolciastra, come un dolce di miele fritto in olio da camionisti, un apostrofare volgare e commosso, chiunque lo imiti può essere bandito dalla serata più squallida.

Il suono della periferia del mondo.



Gato Barbieri, quella vecchia zoccola di felino con cappello Borsalino e occhialoni, capace di spezzare il mio duro cuore che con le fogne del suono ci bazzica tutte le notti, un Gato generoso fino allo spreco, come un guappo che versa da bere alla sua donna, la innonda di champagne scadente, sensuale, lascivo.

C'è un primato assoluto quanto bizzarro nel cinema, è detenuto incondizionatamente dal sax contralto; è lo stumento più usato nel commento sonoro delle scene erotiche, Gato suona il tenore, ma lo suona come un contralto; “Ho tre Sax, due Selmer ed un Yamaha, ma è l’imboccatura che fa la differenza”, ha spiegato.
“Faccio il contrario di molti americani: suono con un’imboccatura molto stretta ed un’ancia morbida, una numero 1 o 1,5. di norma si suona molto aperto con un’ancia dura numero 3”.
Gato infatti è un saxofonista che diversamente dai maestri americani ha esplorato poco il registro basso dello strumento, ma si è lanciato nel registro medio alto, e in sovracuti aspri piegati e virilissimi, con un senso melodico unico che incarnando un clichè, rotolandocisi dentro, sudandolo, ne fa uno stile, grande, unico, per gente con lo stomaco.

Nessuno suona così.