Andrea, il mio era solo un esempio, per riuscire a spiegare che non è niente di nuovo per la musica. Se suoniamo sempre le stesse cose la musica non va avanti. Spero che almeno su questo siamo tutti daccordo. Se Cafiso andrÃ* avanti io ne sarò felicissimo anche se per esperienza di tanti altri artisti che hanno avuto percorsi simili ritengo che sia più in difficoltÃ*. Sinceramente a me sembra di dire delle ovvietÃ*, forse mi esprimo male ma il concetto è semplice. Se ti specializzi troppo a fare cose di altri, a fare sempre le medesime cose ti precludi la possibilitÃ* di fare cose personali. Il tempo da dedicare alla ricerca di una tua identitÃ* musicale è sottratto dallo studio della identitÃ* degli altri. Charlie Parker aveva 17 anni quando suonava con Jay McShann e giÃ* suonava in maniera "diversa" aveva ed esprimava un suo linguaggio personale che poi lo chiamarono be bop. Monk ne aveva 20 e a 23 aveva giÃ* composto brani come Round Midnight. Ma è ovvio che quella ricerca della personalitÃ* è iniziata molti anni prima di arrivare a comporre brani come quelli. Adesso molti compositori nord europei stanno cercando di fare innovazione, bene o male ci provano e li stimo per questo, anche perchè sono giovanissimi. Ma perchè noi ci dobbiamo radicare su posizioni vecchie che non danno nessun riscontro innovativo alla musica? Secondo me in Italia non abbiamo la mentalitÃ* giusta. Ma perchè dobbiamo sempre essere indietro rispetto agli altri ? Eppure in altri tempi eravamo considerati come un popolo geniale anche nella musica. Adesso questo riconoscimento lo abbiamo perso e se non voltiamo pagina sarÃ* perso per sempre.