Il Selmer Long Shank Larry Teal per alto che tipo di suono ha?
Come timbro ed emissione è simile o differente dal Soloist Short Shank?
Come misura dovrebbe essere 0.62. A quanto corrisponde in scala Selmer (C D E F G H)?
Il Selmer Long Shank Larry Teal per alto che tipo di suono ha?
Come timbro ed emissione è simile o differente dal Soloist Short Shank?
Come misura dovrebbe essere 0.62. A quanto corrisponde in scala Selmer (C D E F G H)?
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
Esteticamente è uguale ad un Long Shank, internamente dovrebbe avere la camera tonda (come i più vecchi Airflow Short Shank) invece che a ferro di cavallo (come tutti i Soloist). il timbro dovrebbe essere, generalmente più scuro dei short shank.
L'apertura 0.62 corrisponde ad un Selmer C (per la precisione un C è 0.63).
Leggi qui: http://www.theowanne.com/mouthpieces101/Selmer.php
Hai mai provato un Super Session per alto? Secondo me, potresti trovarti molto bene... se vai nella direzione "bello il Soloist, ma lo vorrei più scuro e potente". :zizizi))
La pagina di Theo Wanne l'avevo già vista (quel sito è in cima alla lista dei "preferiti" nel mio browser)
Volevo qualche impressione un pò più più personale da parte di qualcuno che magari lo aveva provato personalmente.
In ogni caso per la mia emissione un C è assolutamente troppo chiuso.
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
... non solo per la tua. :D-:Originariamente Scritto da Mad Mat
Potresti farlo aprire... i Soloist non dovrebbero avere una geometria del baffle molto complessa (e quindi "danneggiabile" aprendoli in maniera consistente).
Becco pensato principalmente per la classica (e soprattutto per il mercato americano che notoriamente non gradisce il tipico suono chiaro e squillante del sax francese. Dovrebbe addirittura uscire con una misura unica (chiusissima) corrispondente al c* (che tra 'altro è quello che ho provato io).
Esternamente è identico a un Soloist Style, internamente ha la camera tonda, come i vecchi pre-soloist ma accoppiato ad una camera media.
Impressioni: un becco molto facile e scuro ma manca a mio parere di proiezione (forse dovuta all'apertura esageratamente chiusa).
Potrebbe essere un'ottima base per un refacing visto che la qualità del materiale sembra analoga a quella di uno Style ma si può trovare a prezzi ancora più interessanti.
Concordo con Tzadik: forse un super session potrebbe andarti a genio. Rispetto a quest'ultimo risulterà sicuramente più chiaro, ma la camera è molto simile e soprattutto potrai scegliere un'apertura decente.
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Si intenda... il Super Session suona diverso dal Soloist.
Io la vedo così: il Soloist è un bocchino nato per la musica classica che ha un suono sufficientemente poco "centrato" (rispetto ai bocchini standard per la musica classica moderni) che funziona bene anche per farci jazz; il Super Session è un bocchino da jazz che riprende alcune caratteristiche che si ritrovano nei bocchini da musica classica ("becco" alto, mediamente più alto degli altri bocchini in ebanite "da jazz") e la restrizione sulla camera (meno accennata che non sul Soloist), risultato: suono "scuro" ma con una punta di nasalità.
C'è un altro bocchino con una restrizione sulla camera circolare/ovale poco accentuata... il Bari Hybrid, però è un'altra cosa (non è un bocchino scuro, non è un bocchino da "fusion"... ma non è un bocchino "scuro").
Il Soloist E' il miglior becco da classica di tutti i tempi e ti assicuro Tzadik che soprattutto nelle aperture piccole è estremamente centrato (te lo dice uno che ne ha una dozzina sparsi nei vari cassetti), il fatto che i classici attuali non lo capiscano è indice a mio parere di vedute chiuse e di una scarsa ricerca sui materiali.
D'altra parte il suono del sax classico moderno, salvo eccezioni, parla chiaro...
Il Larry Teal in ogni caso ha delle differenze importanti con i Long Shank e si ispira vagamente ai pre-soloist nella forma arrotondata ma ha una camera medio-piccola. Una sorta di strano incrocio tra un soloist e un air-flow.
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Il mio volutamente non era un giudizio di valore...
Per come la vedo (cioè dall'altro lato del muro) il suono classico che sento insegnare nei conservatori è eccessivamente più centrato di quello che esce con un Soloist (il mio riferimento è un S80 C*/D con ance dure).
Io lo percepisco totalmente vuoto di armonici, sento solo una frequenza, magari anche piacevole, ma totalmente im-musicale.
Non possiedo nessun Soloist... ho provato a fondo l'Aizen Soloist (che un timbro assimilabile a un Soloist generico) per il mio modo di suonare (giezzistico e sicuramente simile a quello di Mad Mat) è sufficientemente meno centrato (il suono di un Soloist) del suono che esce con un C*... e, secondo me, (un Soloist generico) non è male per farci giezz (a qualsiasi livello).
Il mio è un punto di vista... e tra l'altro mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa... ma guardando la cosa da posti diversi.
Più che centrato direi "opaco" (generalizzo), inespressivo e poco proiettato: un suono inadatto a qualsiasi genere (o quasi). E su questo siamo d'accordo.
Il Soloist è semplicemente l'opposto di tutto ciò essendo il prodotto di un'epoca in cui non ci si vergognava del suono del sax (pensa al suono e all'espressività di un Marcel Mule). Non solo: è fatto talmente tanto bene che si adatta facilmente a esigenze musicali disparate piacendo sia ai classici che ai jazzisti.
Ti consiglierei di provare dei Soloist originali in quanto l'Aizen è (ahimé) un becco che somiglia davvero poco all'originale. Sarà per il materiale (resina), sarà per alcune notevoli differenze costruttive (punta molto sottile, angolatura del becco meno pronunciata) ma il suono è davvero molto diverso e notevolmente più chiaro.
Non dico che sia un cattivo becco: molti lo utilizzano con soddisfazione in quanto è davvero facile e il suono non è male. Tuttavia è una roba completamente diversa dagli originali. Facci un giro e poi mi dirai.
E ora torniamo al Larry Teal (che tra l'altro era un sassofonista davvero notevole...).
Concordo inoltre su un'altra cosa: se fai generi "spinti" (funky, e altro) il Soloist (di qualunque tipo) non è a mio parere abbastanza proiettato e sonoro.
Dal sopranino al baritono R&C
http://www.davidbrutti.com
Quoto!
Comunque un Soloist non va male anche per fare funk :lol:
Sul tenore:
http://www.youtube.com/watch?v=DcYhJhKvZ0I
... nel dettaglio: il sassofonista si chiama Peter Weniger... http://www.klaus-muempfer.de/Weniger_Peter_Homepage.jpg
... Sull'alto... Kenny Garrett (uno dei più grandi altisti di sempre)! :half:
Vi ringrazio per i chiarimenti.
Sto seguendo con attenzione il dibattito.
Non intervengo soltanto perchè non ho alcuna esperienza diretta con i bocchini della Selmer .... o quasi .... e quindi preferisco ascoltare.
Una ventina di anni fa, il mio secondo insegnante mi contrinse a suonare sul contralto un C* stella per circa sei mesi allo scopo (fortuantamente raggiunto) di farmi perdere certe "cattive abitudini" che avevo preso iniziando a suonare con un'imboccatura troppo aperta. Prima della "terapia C*" non ero proprio un punk-rocker come il Puma, ma avevo dell "idee piuttosto selvagge" sul suono. All'epoca ho odiato il C* con tutte le mie forze e ricordo ancora il senso di liberazione che ho provato il giorno in cui sono andato a comprare (con lo stesso insegnante) il meyer 6. Devo però ammettere che, sul piano didattico, mi permise di correggere i miei errori di impostazione.
Ciò premesso, per quanto riguarda i miei gusti, il Selmer Soloist per contralto mi incuriosisce per il suono che riesce a cavarci fuori Kenny Garrett, il quale ha un impostazione tutt'altro che "classica" (ben conscio comunque che non si diventa Kenny Garrett comprandosi un Soloist E).
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
... non basta una vita di studio per suonare come Garrett! :D-:
Comunque Garrett suona con un Soloist più aperto di un E... un F o un G ma poco importa, suonare in quel modo è impossibile.
... e dal vivo fa ancora più impressione!
Confermo!Originariamente Scritto da tzadik
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
quando l'ho sentito io suonava fuori dal mic e aveva un suono impressionante.
mi ha detto che suonava con un long shank H, e dopo il concerto (bello lungo) era in camerinoa fare le scale ina ttesa di partire per andare a prendere l'aereo.
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)