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Discussione: Setup

  1. #1

    Setup

    Parliamo di setup per suonare il sassofono classico...

    Io personalmente suono con quello che ho nella firma... e sono un sassofonista classico comunque atipico perché uso setup abbastanza aperti rispetto alla norma!
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  2. #2
    Quando suonavo e studiavo classica io usavo il setup più comune (penso)
    Sax alto Selmer III e bocchino Selmer C*
    [size=92]Alto Selmer Serie III
    Vandoren Java A35
    Vandore Java 3
    Tenore Comet
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  3. #3
    dimenticavo...usavo ance Vandoren classiche 2 1/2
    [size=92]Alto Selmer Serie III
    Vandoren Java A35
    Vandore Java 3
    Tenore Comet
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  4. #4
    Infatti... questo purtroppo (a mio avviso purtroppo) è il setup più usato e più consigliato dalla stragrande maggioranza degli insegnanti non solo in Italia, ma in quasi tutta Europa.

    in Francia, madre della scuola classica sassofononistica, si usa il C* Selmer, con ance dure, che da un suono chiuso e poco timbrato a mio avviso.
    Il Selmer C* è un bocchino a camera quadrata, che ti da alta stabilitÃ* ma poco range in tutti gli aspetti musicali: armonici, dinamica, timbro... sembra che suoni un computer!

    In Olanda e un pò tutta la scuola nordica si usano bocchini Vandoren, a camera tonda...
    Questi sono giÃ* meglio del C* per quanto riguarda il risutato timbrico ma a mio avviso danno un suono ancora troppo impersonale.

    In Italia, visto che la scuola deriva da quella francese si usa il C*, pochi usano il C**.
    Solo un insegnante, cioè Mondelci (capostipite della scuola italiana che predilige il suono alla tecnica fine a se stessa) dopo che hai preso confidenza con lo strumento ti fa iniziare a usare bocchini più aperti come il selmer S90/190.

    Credo che il sassofono è uno strumento che ha innumerevoli possibilitÃ* timbriche e offuscare tali possibilitÃ* con bocchini come il C* sia un grave errore.
    I jazzisti suonano con bocchini aperti molto più ricchi di armonici, un motivo ci sarÃ*... bhe io suono musica classica con Soloist E, bocchino che rispetto al C* è agli antipodi... moooolto più aperto, ma anche più difficile da controllare nell'intonazione. Bisogna costantemente usare l'orecchio.
    Ma quello che si guadagna in timbrica e dinamica è elevatissimo e l'ascoltatore sente la differenza, esperto o no che sia.
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da Teosax
    Il Selmer C* è un bocchino a camera quadrata, che ti da alta stabilitÃ* ma poco range in tutti gli aspetti musicali: armonici, dinamica, timbro... sembra che suoni un computer!
    Scusa se ti contraddico.. Ma non è il C* in se ad avere la cameratura quadrata... E' il modello S80 della selmer che ha la camerÃ* quadrata, qualunque sia la sua apertura...
    Mentre il soloist (per fare un esempio) non ha la camera quadrata... anke se esiste il C*...

    Penso che lo sapevi, ma hai sbagliato a scrivere...

    Ho corretto perchè così i lettori non si confondono...!
    Alto Yamaha 82z UL del 2007
    Vandoren V16 T6 / Legere Signature 3

    Ten. Selmer Super Action Serie II del 1988
    Vandoren Optimum AL4 / Legere Signature 3

  6. #6
    Si scusa hai ragione mi sono spiegato male effettivamente
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  7. #7
    ... è che mi viene automatico pensare al C* quello della serie S80 perché per noi classici è il più usato se non il SOLO usato. Quindi anche nella spiegazione non mi è saltato in testa di spiegare questa cosa... ma effettivamente bisogna spiegarlo...
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  8. #8
    Infatti, il C* usato nel classico è della serie S80 (per lo più). Ho sentito parecchi saxofonisti usare bocchini vandoren e devo dire che in molti non mi hanno fatto una buona impressione, avevano un suono troppo "soffioso" soprattutto nei passaggi a volume bassissimo
    [size=92]Alto Selmer Serie III
    Vandoren Java A35
    Vandore Java 3
    Tenore Comet
    Berg Larsen 110 2 sms
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  9. #9
    Visitatore
    Sì, hai ragione. Io ho visto che molti non europei usano i vandoren (soptattutto AL3 e AL4)...in passato li ho provati e sinceramente li ho trovati molto, troppo chiusi... :mad:

  10. #10
    Effettivamente sono d'accordo sui Vandoren...

    prendiamo per esempio uno dei più grandi e conosciuti sassofonisti classici al mondo: Arno Bornkamp (olandese).

    Il suo setup è costituito da un bocchino Vandoren.

    Ora, sui dischi il suo suono è diciamo il più accettabile tra i "nordici", ma se lo si ascolta dal vivo e da vicino, il suono risulta piccolo, soffioso (caratteristica dei Vandoren e caratteristica nella classica da non avere), e solo con la sua grande maestria e musicalitÃ* riesce ad ottenere risultati apprezzati comunque nel mondo classico.

    Mondelci (altro "pezzo grosso"), usa Selmer S90/190 producendo (questo solo lui) un suono a parere di molti che si avvicina alla perfezione (anche se tecnicamente è "inferiore" ad altri e dello stesso sopracitato Bornkamp.

    Io credo che il setup comunque sia sia personale anche se non completamente, in quanto non condivido la ricerca di suoni piccoli nel sassofono, come se si stesse suonando un'ocarina!!
    Il sassofono anche se si suona classica, è un SASSOFONO e come tale va suonato.
    Con un pò di pratica, bocchini più aperti non sono impossibili da controllare, basta avere la giusta impostazione e il giusto orecchio e il pubblico ringrazierÃ*!!
    Sop
    (R&C R1J in rame - Ottolink TE ('80) 7 - Marca Jazz 3,5)
    Alto
    (Selmer Mark VI - Jody Jazz 7 - Claude Lakey 5*3 - Marca Jazz 3)
    (R&C R1J in rame - Soloist E - Legére Signature 2 e 3/4)
    http://www.atemquartet.com

  11. #11
    Visitatore
    Io come da firma posseggo un selmer solist E ma non riesco ad usarlo per la classica....E il C* e il C** sono un po' trppo chiusi...Adesso mi trovo molto bene con il D S80....
    Comunque per chi lo fa di professione consiglio le imbocchature Pomarico, sia in cristallo che in legno....per la classica sono strepitose ed in oltre se si va in fabbrica le preparano anche su misura....

  12. #12
    Visitatore
    Io invece utilizzo quasi esclusivamente vandoren, sull' alto AL4, tenore T20 e Baritono B35.
    Dei tre devo dire che sono molto soddisfatto dell' AL4; ha un buon volume, stabilitÃ*, facilitÃ* d' emissione ed anche una buona quantitÃ* d' armonici, è molto simile ad un S90 190 ma ha una camera tonda che arricchisce un po' il suono. Il T20 non è entusiasmante, gli manca profonditÃ* e pecca nello sviluppo di armonici gravi, penso di sostituirlo con un solist vintage D short shank che ho recuperato con grande fortuna.
    Il B35 è un bocchino strano a volte lo amo, a volte lo fionderei dalla finestra, ultiamente la finestra è molto vicina! Lo alterno con un selmer S80 E che effettivamente é più scuro e preciso anche se ha un pizzico di volume in meno. Il problema del B35 è la sua tendenza a sporcarsi, c' é chi lo suona veramente bene ma, a me da risultati altalenanti e questa cosa è abbastanza odiosa.
    Il setup é una delle cose più affascinanti nel sax, ma se posso dare un parere non bisogna esserne schiavi, ma avere chiaro in mente ciò che si vuole ottenere. Per esempio alcuni di noi utilizzano setup quasi jazzistici (se proprio vogliamo postulare un setup jazz generico) per fare musica classica.
    Per fare una cosa del genere bisogna essere davvero competenti, il controllo infatti risulta molto più complesso ma se si conosce l' obiettivo (ovvero il suono che si vuole ottenere) la complessitÃ* diventa fonte d' arricchimento, ed in questo caso si arricchisce il suono d' armonici.
    Naturalmente con l' aiuto di una buona dose di studio, per controllare anche fattori cruciali come lo staccato, gli armonici, sovracuti, intonazione si domano anche belve come soloist E od F con il vantaggio di poter sciogliere la belva all' occorrenza ed avere una possibilitÃ* espressiva in più (scusate la figura retorica della belva). Certo che un s80 C* (per continuare con la saga delle bestie) é docile come un agnellino nel controllo, ma rendere un agnellino autorevole è a dir poco ardua impresa!
    Altrimenti per le feste natalizie consiglio a tutti la nuova linea di bocchini Pandoren e siamo tutti più felici!
    A presto Giuseppe

  13. #13
    Qualcuno mi ha suggerito un Selmer S90 180 per la classica...visto che costa relativamente poco (meno di 70 euro) penso che lo proverò.
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  14. #14
    Visitatore

    selmer S90

    Ho cominciato a suonare da bambino con un S90 170, è un tappo e va suonato con ance dure tipo vandoren blu 4, non é molto sonoro anche se il mio insegnante (enzo filippetti quartetto di sassofoni accademia http://www.accademiasax.com ) all' epoca tirava fuori un gran suono, pulitissimo e tagliente, penso che pochi riescano ad ottenere volume e sonoritÃ* da imboccature così chiuse. Un altro esempio è Nobuya Sugawa anche lui usa S90 170 ed ha un gran suono, per un ulteriore conferma basta sentirlo con la tokyo kosei wind orchestra dove è primo sax alto e il suo suono emerge veramente bene. L' S90 180 è poco diverso dal 170, io personalmente ti consiglio il 190 ma devi provarli e vedere cosa ti piace di più!
    Ciao Giuseppe

  15. #15
    Visitatore

    Re: Setup

    In passato ho provato tutti gli AL più in voga (3 e 4). Non so proprio come facciate a suonarci...sembra di avere la sordina!
    Ho anche visto e ascoltato sassofonisti di rilievo mondiale suonarci: che tecnica! ma il suono dov'è?
    Ho sentito il Concerto di Glazounov con l'orchestra con un AL3: che tecnica! ma il suono dov'è?

    A parte l'ironia, a me l'AL3 e l'AL4 sono sembrati da "suonino" sia ascoltandoli che suonandoli.
    ...dai, almeno noi italiani mettiamoci un po' d'anima nel suono :saxxxx)))
    ...senza esagerare ;)

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