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Discussione: Setup

  1. #16
    Visitatore

    Re: Setup

    Questa questione del suonino così ricorrente nel forum mi comincia a perseguitare!
    Bisogna fare un po' di chiarezza sul setup e sulla sua utilitÃ* nella costruzione del famigerato suono. Non basta infatti un' imboccatura aperta per avere un gran suono o un becco più chiuso per causare il suonino e darsi alla tecnica da velocista!
    Il suono va costruito, nel senso che ci deve essere un gran lavoro sugli armonici, come fanno i jazzisti, oltre all' ottimo Rascher nessuno impedisce ai classici di studiare Liebman e la sua tecnica di sviluppo del suono, ed è utilissima l' ho provata sulla mia pelle!
    Poi l' altra cosa importante è avere chiaro in mente il suono che si vuole ottenere per il resto è una questione di gusto e di sensibilitÃ* musicale personale, c'è chi ama il suono alla francese, chi apprezza la scuola americana, chi sostiene la corrente di Mondelci in Italia.
    Io personalmente da italiano non penso di dovermi uniformare al modo di suonare di Mondelci perchè esponente di maggiore rilievo nella nostra nazione, mi piace molto il suo suono e la sua musicalitÃ* un po' di meno il suo modo di vedere il vibrato, ma sono gusti, rimane un grande sassofonista, come del resto lo sono Delangle, Bornkamp, Moretti, Sugawa, Rousseau, Fourmeau e McCrysthal! (tutti mostri sacri)
    D' altronde se capovolgiamo il discorso e ci mettiamo nei panni di un qualsiasi collega europeo potremmo dire "questi italiani pensano molto al suono e poco alla tecnica e suonano troppo forte".
    Insomma caro Rocri è una questione annosa della quale potremmo dibattere all' infinito, ma il mio indirizzo ultimamente è quello di vedere tecnica e suono come delle semplici componenti, dei mezzi per esprimere la musica!
    D' altronde postulare il modo di suonare il sax classico non può far altro che legarci le mani!
    P. S.
    Rocri con che setup suoni?
    io non mi trovo bene con cose troppo aperte su alto e soprano, al contrario sul baritono uso il B35 che è una bella bestia, o un selmer E, in Big Band uso un Berg Larsen 115.

  2. #17
    Visitatore

    Re: Setup

    In effetti "mostri sacri" è un po' eccessivo, diciamo che sono molto bravi!
    un altra cosa utile per smontare questo meccanismo folle e limitante sarebbe non partecipare ai concorsi per solo sassofono (declinato in quartetti, solista ecc. ecc.) dove vince solo chi la pensa come la commissione, o dove i commissari sassofonisti si spartiscono i posti di rilievo per chi ha studiato con loro. Nessuno ci impedisce di partecipare ai concorsi aperti a tutti gli strumenti, competere tra sassofonisti non fa altro che esaltare il meccanismo per cui si continua a badare solo alla tecnica (suono e meccanica) intesa come dogma imposto e postulato non si capisce da chi!
    Un bel quartetto di sax se la può giocare con un blasonato quartetto d' archi se c' è un buon lavoro dietro, quindi per me si può evitare tranquillamente Dinant e simili e partecipare ad un bel concorso di musica da camera dove ci si confronta con altri strumentisti ricordandoci che il nostro fine ultimo non è esprimere "sassofono" ma esprimere musica per mezzo del sassofono!
    Comunque questo dibattito sul sax classico in Italia, che si articola attraverso i vari topic del forum è davvero interessante grazie a tutti gli interlocutori!
    Giuseppe

  3. #18

    Re: Setup

    Citazione Originariamente Scritto da anemosquartet
    In effetti "mostri sacri" è un po' eccessivo, diciamo che sono molto bravi!
    Un bel quartetto di sax se la può giocare con un blasonato quartetto d' archi se c' è un buon lavoro dietro, quindi per me si può evitare tranquillamente Dinant e simili e partecipare ad un bel concorso di musica da camera dove ci si confronta con altri strumentisti ricordandoci che il nostro fine ultimo non è esprimere "sassofono" ma esprimere musica per mezzo del sassofono!
    Comunque questo dibattito sul sax classico in Italia, che si articola attraverso i vari topic del forum è davvero interessante grazie a tutti gli interlocutori!
    Giuseppe
    Quoto quoto quoto!!!!!!
    Ecco di seguito una lista di concorsi davvero interessanti. In tali competizioni devi gareggiare con musicisti davvero impressionanti e spesso ti trovi a dover difendere il nostro repertorio contro mostri davvero sacri com Bahms o Mozart. La giuria in piu' se ne frega dei problemi legati allo strumento (non essendoci quasi mai sassofonisti in giuria) e pensano solo a quanto vali come musicista e a quanto è interessante la proposta che offri. Si cresce tantissimo ve lo assicuro e in piu' ci sono dei bei soldoni in palio (dai 2500 in su).:

    CittÃ* di Caltanissetta,
    Gaudeamus - Amsterdam
    CittÃ* di Trapani
    Palmi
    Conero - Ancona
    Feroci - San Giovanni Valdarno
    CittÃ* di Roma (concorso meraviglioso che oltre ai ricchi premi offre anche la possibilitÃ* di effettuare concerti all'estero)

    Tutto il resto è paccottiglia, concorsini con giurie poco qualificate nei quali si cerca di dare un premio a tutti per non scontentare nessuno.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  4. #19

    Re: Setup

    Ciao a tutti, ecco il mio contributo... spero sia utile per qualcuno :)) relativamente al setup usato nella classica:
    Mi sono diplomato in conservatorio nell'ormai lontano 2003...e il mio maestro V.Barbieri è della scuola di Federico Mondelci... Noi allievi e lui compreso usavamo in un primo momento bocchini Selmer S90 180/190 C* o C** ... poi il prof ci disse di passare al bocchino Soloist..e in effetti i miglioramenti li abbiamo visti da subito, specie nel legato (poi a qualcuno non potrà piacere ma il suono del sax classico si ottiene così e timbrando molto i suoni)
    Io ho fatto il diploma con un Sax Selmer Alto SA80 II con bocchino Selmer Soloist C** e ance vandoren #3
    e questo è un setup che se abbinato ad un ottimo controllo dell'ancia e ad una "pinza" adeguata che non deve mai cambiare su tutto il registro del sax ( quindi occorre parecchio studio) ti permette di fare musica classica e di suonarla bene.. chiaramente questi sono stili particolari che ha adottato il mio prof. non è detto che sia la regola...ma tutte le altre strade personalmente mi sono sembrate sbagliate e non mi hanno portato grandi risultati!
    Attualmente suono ancora un poco di musica classica e ad esempio nel quartetto di sax classico che ho sono orientato su bocchini Soloist, magari con meno studio al momento opterei per un' apertura maggiore ad es. un soloist D..( ad es sul soprano yamaha che ho uso un Custom 6cm che suona intonatissimo e si controlla abbestia! quindi tutto è relativo allo strumento che si suona)
    Una cosa che riguarda invece chi dice che "i bocchini classici sono troppo chiusi "o che "non proiettano bene il suono" o "sono dei tappi"... io non sono completamente daccordo.. dipende molto da chi lo suona ( vale anche per il jazz credo ) e il fatto che ci siano musicisti, che a parità di setup, riescono a tirare fuori un gran suono con un'ottima proiezione, preciso, intonato ecc.. vuol dire che riescono a timbrare bene il suono e hanno quindi una impostazione che permette loro di tirare fuori da quel bocchino o da quello strumento il massimo. Molti sassofonisti infatti non timbrano affatto i suoni e suonano parecchio "subtone" (come diceva il mio maestro)
    Penso nel jazz lo stesso dicasi di chi vuole suonare ad esempio un sax mark VI credendo di ottenere chissà che ...e poi esce fuori un suono che non è assolutamente timbrato e appropriato a quello strumento. Credo che ognuno debba fidarsi molto anche del proprio orecchio musicale, di quello che ritorna all'orecchio suonando e capire cosa è meglio per sè..se si trova a proprio agio.. e poi l'esperienza è fondamentale.
    Naturalmente occorre studiare molto in questo senso...personalmente per ottenere risultati discreti ho impiegato diversi annetti ed ho partecipato a diversi stage internazionali del sassofono per capirne un pò di più, ad uno di questi ricordo che c'era David Brutti che mi ha fatto lezione su come suonare il famoso "concertino da camera" di Hibert.. è stato illuminante!
    SS:Yamaha YSS 475 - Yamaha Custom 6CM - Rowner ligature - Rico 2 1/2
    AS:R&C R1 'SilverPro' (2006/AA) - Selmer Soloist - Vandoren ZZ 2 1/2
    TS:Selmer Mark VI 5digit 83K - Otto Link Super Tone Master 7* (105') - Vandoren ZZ 2

  5. #20

    Re: Setup

    Il mio maestro(Salime) mi fa usare un vandoren AL3
    Bird Lives!

    Alto:Yamaha YAS-275___Vandoren AL3\ance vandoren 3___Meyer 6
    Alto:Selmer super action 80 II serie
    Tenore: Lupifaro Platinum__CG Torino 7*_Navarro Maestra
    Soprano: Yamaha 475 II

  6. #21

    Re: Setup

    Nei miei quattro miseri anni di conservatorio, ho avuto possibilità di cambiare becchi a valanghe, ho una schizofrenia assurda per quanto concerne il suono. il primo anno il mio insegnante al Conservatorio di Como disse C* ,dopodichè passò da qui Formeau che disse che usava AL3. Ho usato questo becco per un anno quasi e dopo un pò mi ero reso conto dei suoi limiti. poca proiezione, pochi armonici, ma compensati da una facilità impressionante a fare tutto! il mio insegnante lo usa tuttora. solo che per avere un suono più scuro/timbrato dovevo metterci su ance che andavano dal 4 in su come durezza! suonando in orchestra di fiati mi rendevo conto che il limite non era mio, era il bocchino che una volta raggiunto un determinato "livello di pressione", non andava oltre. Detto questo, ho frequentato per due anni una master con i principali esponenti della scuola francese, delangle ecc. sono passato a becchi consigliati da loro: A17, A28 e A20. per un altro anno li ho usati, ma sono giunto allo stesso limite, con gravi problemi di intonazione, soprattutto nel registro acuto. Ora uso un soloist moderno con reface di menaglio, è difficile, ma il suono è molto omogeneo, l'intonazione molto più controllabile, e posso "darci dentro" molto di più. però esci dal solco tracciato da molti insegnanti. il soloist non è ben visto nei conservatori, che molto spesso vogliono il "suono bomboniera", ossia bellino carino e piccino. la potenza e l'influenza di sassofonisti non prettamente "classici" che poi vai a capire quali sono secondo loro, non è spesso accettata. ad esempio, nel mio Conservatorio in pochi sanno chi sia Rascher o Wiedoeft(!) comunque, dipende da cosa uno cerca, ma se devi emergere da una orchestra o essere un solista vero e proprio, la vedo molto dura farlo con un S80 C* o un AL3!
    Luca Carnelli
    Alpacca Saxello R&C R1 jazz, Yanagisawa 8*, Solid bronze R1 jazz alto, Yanagisawa 7, Silver plated Keilwerth Toneking Special tenor, Otto Link 9/ Selmer Soloist E, Selmer SAII baritone, Otto Link 7*
    Légère reeds, Rovner ligatures

  7. #22

    Re: Setup

    Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza ....... lo disse Albert Einstein ........ io penso che la ricerca del suono, del timbro, è una sfida in primis, contro noi stessi. Il suono è quello che hai in testa, nella mente, e credo che 2011, anche in ambienti accademici, c'è bisogno che qualcuno inizi ad uscire dagli schemi stereotipati e fideistici che avvolgono questi luoghi ritenuti sacri, inviolabili ..... chi avrà il coraggio di presentarsi con un bocchino "diverso" da quelli citati in precedenza ?????
    Magari un vecchio Meyer, o Soloist, o Ottolink, o quello che volete ..... OSATE !! !!!!!!!

  8. #23

    Re: Setup

    Per quello che so io,che ho potuto constatare è che ogni bocchino,strumeno e ancora di più ance,non sono uno uguale all'altro,stesso tipo e modello,poi è ancora soggettivo,una combinazione che mi trovo bene io ad un'altro può non piacere...quello che mi è sempre stato consigliato,che faccio e consiglio è che quando uno decide di magari cambiare bocchino o strumento di provarne il più possibile anche della stessa marca e modello,perchè è vero che sono fatti in serie da una macchina ma ognuno e differente e dal mucchio uno trova quello che gli è più congeniale.
    Io per 15 anni ho suonato con un soprano Yamaha Cusrom e bocchini usavo o il Selmer C* o l'E o anche un Bari 64,poi ho comprato(per esigenze di quartetto,sfizio e occasione!)un contralto Yanagisawa 991 a mio parere veramente buono,per curiosità ho voluto provare anche il soprano e come ho avuto l'occasione ho cambiato il soprano con un yanagisawa992 con un bocchino Vandoren SL4 e mi trovo benissimo!!invece sul contralto uso un Selmer C** prestatomi da un caro amico che già mi diceva andare benissimo e spero non me lo chieda mai in dietro ;-)
    S yanagisawa 992
    C yanagisawa 991
    T yamaha 62
    B yamaha 62

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