Birra accettata! Il mio commento erasolo un chiarimento non c'era alcuna vena polemica. Mi pare altresì ovvio che qui si parla di opinioni e mi sembra inutile oltreché noioso ribadirlo ogni volta.
Con questo ribadisco e confermo le suddette idee.

Per quel che riguarda il vintage: se negli anni '20-'30 riuscivano a suonarci tutti (e con quali risultati) penso che anche oggi ci si possa suonare decentemente. Resto inoltre fermamente convinto che spesso ci si soffermi troppo sull'argomento meccanica trascurando l'argomento suono. In ogni caso consiglio il vintage o a chi ha aspirazioni professionali o a chi magari se ne strafrega delle meccanica e magari non ha interesse a fare 8.000 note al secondo ma magari gli fa piacere avere un sax che abbia un suono personale e pieno. Senza trascurare il fatto che un vintage non perde valore (a patto di pagarlo il giusto), si rivende con una certa facilità. Scusatemi se è poco ma in tempi di crisi qualcosa di solido magari conta. A dimostrazione di quanto detto sopra vi informo che oggi ho avuto 4 allievi a Vicenza tra i quali 2 (uno di lovello base, l'altro medio-avanzato) suonavano (UDITE UDITE!!!) sassofoni vintage (un Buescher e un Balance) e non riscontravano particolari problemi nell'eseguire gli esercizi proposti.
Quindi non accetto queste illazioni ma mi piglio la birra!