Me lo sto chiedendo da un po'... ora spiego
Da tanti anni suono il tenore con un Berg Larsen in acciaio di apertura media (7* scala Link) e normalmente uso ance di durezza 3 (Rico SJ 3H, La Voz MH ... ). Successivamente gli ho affiancato un Ponzol M2 leggermente più aperto, ma che uso tranquillamente con ance della stessa durezza.
Da un po' di tempo ho acquistato qui sul forum un bocchino completamente diverso, perché in certe occasioni mi serve ottenere un suono caldo e morbido. Ho preso un Selmer Air Flow che deve essere stato lavorato da qualcuno... al soffio mi pare indicativamente un 7 scarso su scala OttoLink.
Va benissimo, basta un filo di fiato per ottenere un bellissimo suono in tutta l'estensione, soprattutto nelle note gravi, che risultano piene e profonde, ottime suonate in subtone, mentre in alto conserva un certo spessore molto piacevole. Tutto ok, l'unica cosa che mi fa pensare è che per suonarlo così devo usare ance molto morbide: provando e riprovando sono arrivato a scegliere le Rigotti 2.5, che secondo la tabella del forum corrispondono a una durezza 2.
Fin qui nulla di male, non mi interessa tanto: l'importante è trovare il suono che si ha in mente, ognuno a suo modo.
Però mi sto chiedendo se questa necessitÃ* di ance morbide non nasconda qualche problema di impostazione: avendo suonato per tanti anni imboccature molto diverse, forse non mi sono ancora abituato a quella in ebanite, considerato pure che quelle in metallo le uso maggiormente ancora oggi, mentre il Selmer lo uso nettamente meno.
Che dite? E' normale o è mancanza di esercizio? :BHO: