la musica è arte, ma bisogna distinguere che non tutti quelli che fanno musica sono artisti. io per esempio non sono un artista. Questo però non mi esclude dall'avere successo (ovviamente non penso che un giorno avrò successo). Il punto è che il successo di pubblico e il successo artistico sono due cose diverse. In questa situazione è possibilissimo per me che non sono artista (parlo di me ma parlo in generale) suonare qualcosa che verrÃ* apprezzato dal pubblico (il pubblico in generale non è formato da musicisti, cioè è formato da persone che non sanno capire cosa stai suonando, pertanto...). Ammettendo questa possibilitÃ* il mio operato non arriccherebbe la musica, non porterebbe nessuna aggiunta artistica, sarebbe però molto popolare. Arriccherebbe me e chi fa soldi sulle mie royalties.

Perché è possibile fare questo? E' possibile perché la musica si divide in due macrocategorie: la musica fatta per fare ballare la gente, e la musica da concerto/intellettuale/colta quella che bisogna sedersi e ascoltare.
Io non penso sia una questione di valorizzare le bande, secondo me manca proprio un circuito musicale, mancano le jam session, mancano i concerti, manca il fatto di poter andare a casa di Monk a farsi spiegare gli accordi o di entrare al Minton's e suonare con Coleman Hawkins fino alle 3 del mattino per poi uscire dal Minton's e andare all'Onyx e suonare con Bird fino alle 6. Ricordiamo che tutte queste cose erano possibili nonostante i musicisti morissero di fame. Nonostante alla critica non gliene fregasse nulla di quella musica. I soldi non c'erano eppure la Strada straripava di artisti. Le big band di artisti del calibro di Dizzy o Mr B erano costrette a sciogliersi e ricostituirsi regolarmente per mancanza di soldi. Eppure gli artisti c'erano.

Come ha detto il grande Dizzy il punto è che la gente oggi, anche solo per fare delle prove, vuole essere pagata.