Quello che sostiene viv "bande locali di professionisti stipendiati o sostenuti economicamente" è cio' che di piu' normale e sacrosanto dovrebbe succedere in un paese normale.....la musica come le arti in genere fanno parte della cultura di un paese e conseguentemente lo specchio del livello di formazione in tutti i settori che dovrebbero essere tutelati come immagine primaria del paese, persone e professionalita', giovani su cui investire, l' impoverimento culturale e professionale è un pericoloso indice di decadenza, per lo stesso motivo che un medico dopo essersi fatto il cecce ha diritto ad un lavoro, così come un architetto un geologo o quant' altro...perche' un musicista no', l' italia e' piena di giovani senza futuro, in primis perche' non si sono tutelati i mestieri, le professionalita', i diritti per merito in particolare.
Vi rendete conto che oggi se fai musica sei un pezzente....incredibile...poi i locali si riempiono di falsi musicisti che dopo un falso assolo prendono l' applauso....che vergogna....questo e' decadimento culturale, se in tv oltre che il grande fratello facessero vedere documentari sugli strumenti, sui musicisti veri, esaltandone il valore didattico e artistico, se nelle nostre scuole dell' obbligo il tema musica fosse trattato in maniera adeguata, come patrimonio dell' umanita', ed insegnata con modi e mezzi adeguati....formare menti culturalmente all' altezza dei tempi con i veri valori della vita...ma pare che l' italia debba nell' assoluto immobilismo popolare, sprofondare nel nulla dopo che ha insegnato al mondo tutto o quasi ,in tutti gli ambiti artistici e tecnici, sostituendoci in un popolo di ignoranti.
Quindi magari....ci fossero bande comunali, provinciali, di paese, di quartiere, che potessero mantenere i propri musicanti, per amplificare il livello qualitativo degli stessi, per l' occupazione e per la tutela di un patrimonio in estinzione, questo sarebbe, oltre che un diritto per chi ha studiato tanto, un dovere per uno stato democratico, lungimirante e che pensasse ai propri giovani, alla propria immagine... avete idea quanta musica si poteva fare con 1.800 miliardi di euro di debito pubblico che di certo nn ha arricchito le nuove generazioni?...di settantenni sistemati ce ne sono un' infinita'...forse ci potevamo permettere con orgoglio molte bande e molto altro per un minimo di futuro a tutti i ragazzi di questa italietta...credetemi.
No' agli stipendifici...ma non sarebbe il caso di una banda o un' orchestra o il singolo talentuoso, che lavora e promuove musica...gli stipendifici sono altri...ministeri, pubbliche amministrazioni, uno si fa il mazzo e tre guardano senza un fine che abbia un minimo di logica.... appalti loschi, sperpero di denaro pubblico in mille canali, ma non si puo' parlare nemmeno solo di profitto, profitto, profitto, la musica, l' orchestra o la banda, sono patrimonio culturale e grado di civilta' di un paese, professionalita', immagine, senso di aggregazione, stiamo allevando la generazione di facebook, che trova identita' solo on line in giochi da turbati di mente, nessuno piu' ama il pensiero, il confronto, il rispetto, il sacrificio, la superficialitÃ* incombe, è concettualmente profondamente diverso.
La musica come tante altre attivita' artistiche fa parte di un bene da tutelare e promuovere...come un monumento, da questi patrimoni nascono maestranze, emergono talenti, sarebbe miope quantificare in profitto... gli italiani della storia, artisti, poeti, pittori, venivano spesso finanziati da nobili famiglie per creare il bello, ovvero quell' attitudine che l' uomo ha di esprimere le proprie capacita' che quando arriva nello specifico a certi livelli, si chiama arte...il patrimonio di un popolo.
l' america ha investito sul profitto e la conquista economica con guerre mascherata da diffusione di democrazia....la russia stessi mezzi solo senza alibi, la cina anche...i primi sono con il sedere in terra senza una storia da raccontare, i secondi ed i terzi stanno facendo una categoria di popolo ricchissima e tutto il resto un deserto di poverta' all' insegna del profitto...è calcolato che per una vita media assolutamente decorosa basterebbero tre giorni di lavoro ciascuno..a chi stiamo regalando gli altri tre? uno lo regalerei volentieri perchè in questo paese nascessero strutture e professionalitÃ* in onore e per conto della musica e dei musicisti autentici.