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Discussione: Produzione Selmer 2010: "made in France"

  1. #16

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    faccio una precisazione, non ho voluto aprire tale discussione per screditare la selmer e per dare aria alle case italiane.
    La mia era ed è una precisazione sul fatto che oggi una casa sta dichiarando che il prodotto del 2010 è costruito ed assemblato totalmente in Francia.
    Questa affermazione da parte della Selmer mi sa tanto di una "zappa sui piedi".
    Ho avuto la possibilitÃ* di avere con me una III serie e anche se tenuto in maniera maniacale dopo 4 mesi la lacca è andata via come smalto.
    Quella sua resistenza nel suonarlo che ha solo uno strumento nuovo non è andata via.
    Ma ditemi un pò che cosa me ne faccio di uno strumento del genere pagato quasi 4000 euro?
    Clarinetto Sib Buffet RC /Cl. in La Buffet Prestige Vandoren B40 vandoren 3,5
    Alto Borgani Pearl Silver Vandoren A17 Rigotti 3,5 Vandoren 3 Rico 3 3,5
    [/b]
    Tenore Borgani Pearl Gold Ottolink 5* Rico 3 -3,5

  2. #17

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    Screditare la Selmer, non significa dare aria alle case italiane, per quanto mi riguarda...

    La qualitÃ* dei Selmer odierni non è correlata al prezzo a cui vengono venduti, poi come sempre c'è chi riconosce questa cosa (perchè alcune evidenze sono oggettive purtroppo... per la Selmer) e chi non rinosce questa cosa (per i motivi più disparati).

    Altra cosa ancora, se questi strumenti da nuovi passano per le mani di abili riparatori... che con 500/1000€ ne migliorano le caratteristiche: perchè sarebbe la manifestazione evidente che la gente vuole il "Selmer" (a costo di pagare valanghe di soldi).

  3. #18
    Visitatore

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    @Tzadik, si è vero, se la lega non c'è, rimane poco da fare, ma secondo me questo aspetto influsice più sul suono che su altro. Le altre pecche meccaniche come hai detto sono più o meno risolvibili.

    Tornando a Sarino, spesso nel corso degli anni si sono visti Selmer che dopo pochissimo tempo perdevano la laccatura in modo vistoso, è sempre stato un loro potenziale difetto di produzione, sia con gli SBA che con i MK.

  4. #19

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    Però i BA/SBA e i Mark VI se sapientemente curati... non avevano mai problemi di meccanica, erano strumenti leggeri (o leggerissimi) ma resistenti...
    Poi anche a livello meccanico... il portavoce del BA/SBA aveva una geometria perfetta, non c'era quel potenziale saltellamento che si verifica sui Selmer venuti dopo: chissÃ* perchè l'hanno cambiato.. basta solo modificare il bottone di azionamento...

    Per le laccatura, tanto vale che la Selmer cominci a vendere strumenti senza lacca... nudi... Se lo facessero sono sicuro che sti strumenti costerebbero ulteriori 1000€ in più... :mha...:

  5. #20

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    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    io sapevo che i sax selmer erano i migliori ma sentondo tutti voi nn so piu a cosa credere!
    ora come ora i sax nuovi, migliori per il rapporto qualitÃ*/prezzo quali sono secondo voi :: del sax?
    1° Sax Tenore Prestige Yamaha 4C , ance quello che capita... (Sax da Battaglia).

    2° Sax Tenore Yamaha 275, Claude Lakey 6*3 , ance Rico 2

    3° ... chissà cosa sarà ...

  6. #21

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    :mha...:
    .....siamo alle solite :ghigno:
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
    Alto > Selmer, Super Action II Serie Jubileé / SML RevD
    Tenore > Yanagisawa T902 / SML GoldMedal
    Baritono > Conn 12M

  7. #22

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    E' una discussione che bisognerebbe capire, innanzitutto dove porta? qual'è il riferimento di suono per un sax costruito negli ultimi 20 (o 30) anni? quanto sono credibili gli endorser?
    Un musicista veramente tosto, alle cui lezioni andai per un certo periodo, una volta mi ha detto che non trovava grande differenza tra il suo Mark VI e il nuovissimo reference che aveva o i nuovi R&C che suona.
    Bisogna credergli, soprattutto avendolo sentito su tutti questi sax; il suono era sempre superbo.
    Ma allora mi viene un dubbio; sopra un certo standard, (e non solo sopra, mi piacerebbe ascoltare una registrazione di Bird col Grafton), è il musicista che determina il suono al 90% salvo tornare indietro di molti decenni, (infatti il suo Chu Berry suona in modo non superbo, ma di più, cioè senza paragone con gli altri elencati, neppure il Mk VI, che evidentemente non aveva le durezze dei sax nuovi nuovi).
    Siamo in un campo in cui fare teoria, (ad esempio dire che basta allargare il canneggio per avere un suonone facile facile, o mettere più alluminio nella lega per avere un suono più squillante), è molto poco utile, una gran parte dei saxofonisti che sento hanno problemi di suono, cioè si accontentano di far suonare il loro sax, il lavoro dei maestri del sax è invece quello di far suonare la propria voce attraverso il sax.
    Questo per dire che sono grandi musicisti, e forse per questo non rispecchiano necessariamente i problemi di gran parte della gente che suona.
    Per la mia esperienza gli strumenti col suono migliore non sono mai "facili", così come la personalitÃ* di un bravo musicista non è mai "normale".
    ____________________________________________
    Ten Conn Transitional M 262XXX
    Berg Larsen 120

    Ten Weltklang
    selmer metal classic H rw by me

    Alto Conn 6m 326***

    Sop Yanagisawa S 801
    Selmer metal classic G

  8. #23

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    concordo pienamente con te nel dire che gli strumenti "non facili" nel suonarli sono quelli che alla lunga danno più soddisfazione.
    Fin qui ci siamo, ma il problema sorge quando questi strumenti non sono duttili alle scelte di chi li suona; mi spiego: se cambiando setup ottengo sempre lo stesso timbro o scuro ed ovattato mi sa che il problema sta nella concezione costruttiva di tale strumento.
    Uno strumento che tende a dare di suo un suono giÃ* molto scuro darÃ* problemi nel momento in cui il musicista con lo stesso strumento ricerca un suono più brillante o per dire vintage.
    Oggi il Reference della selmer dovrebbe rispecchiare il Mark VI, ma non è così.
    Ripeto ulteriormente che tale discussione nasce dal fatto che la Selmer ha dichiarato che gli strumenti della nuova produzione sono assemblati e costruiti interamente in Francia.
    Ho chiesto a tal proposito a tutti voi un parere su ciò in quanto sin ad ora sta Selmer dove li produceva?
    Non sto ad acclamare la R&C o la Borgani, ma vi posso dire che ho suonato entrambe e ho notato differenze positive, che non ho riscontrato nei Selmer di ultima produzione.
    Certo chi è ammaliato dal marchio e crede che questi possa dare una garanzia troverÃ* difficoltÃ* nel provare qualsiasi altro sax, dire che un canneggio più largo possa favorire l'emissione non è proprio così, ma dipende sempre dal setup che usi.
    Ho scelto Borgani perchè era il sax che più si avvicinava a ciò che volevo ed al tipo di suono che cercavo, quando ho scelto questi strumenti ho provato anche Selmer e B&S Yamaha 62 Conn R&C.
    Certamente se avessi avuto abbastanza soldi la mia scelta sarebbe ricaduta sui Mark VI, tra i quali ne ho provati diversi anche con matricola 60xxx tipo da 10000 euro che suonavano da paura, che messi a confronto anche con una buona SA80 non davano la stessa risposta.
    Quindi non perchè voglio dire che i Borgani siano come i Mark VI ma in qualcosa mi davano più soddisfazione.
    Al pari poi di una SA80 o una III serie, non ho esitato, con il reference vi dico solo che ne ho provato uno nuovo di zecca e come l'ho preso in mano se ne sono caduti i feltrini di spessore sotto le chiavi della mano sx, e non aveva una chiusura ottimale.
    Vi pare che si possano spendere tanti euro per uno strumento che perde pezzi senza essere suonato, e se uno lo smanetta 6-7 ore al giorno che fine fa?
    la mia esperienza mi ha portato a non credere più nel marchio ma in ciò che ti ritrovi nelle mani, tanto il suono lo fai tu, il musicista è il 70% ma in quel 30% devi avere un mezzo che possa farti esprimere al meglio altrimenti anche il 70% va a farsi fottere (scusate il vocabolo inappropiato).
    Buona musica a tutti
    Clarinetto Sib Buffet RC /Cl. in La Buffet Prestige Vandoren B40 vandoren 3,5
    Alto Borgani Pearl Silver Vandoren A17 Rigotti 3,5 Vandoren 3 Rico 3 3,5
    [/b]
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  9. #24

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    e' vero tutto quello che avete detto, ciascuno ha fatto osservazioni corrette e condivisibili. Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile anche perche' il mercato e' gia' pieno di prodotti scadenti a tutti i prezzi. Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  10. #25

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    rispondo a ste per alimentare un pò la polemica dalla parte del diavolo ( non volermene stesax , lo so che sei dei nostri....)
    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX
    Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile
    .... perchè , quando aveva smesso ? :BHO:
    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX
    Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.
    .... ci risiamo :mha...: , ma qual'è stato questo impoverimento tecnico ? :BHO:
    Salsax , "DISCEPOLO del NOUS"

    Soprano > Selmer, Super Action III Serie
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  11. #26

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    Io non sono convinto che un Reference sia poi così simile al Mark VI... dipende che suoni vuoi che escano.
    Se con un Ottolink, le differenze sono molto poco marcate in termini timbrici... con un Dukoff o con un Guardala spinto dal Mark VI uscira un suono "power 8" che ti atterrÃ*... dal Reference uscirÃ* un suono "cartonato".

    Sui Selmer odierni, che si trovano in negozio... ci sono problemi di messa appunto ed è innegabile. Non è credibile che uno che spende 3000/4000/5000/6000€ per un Selmer debba pagare ancora soldi per sistemare problemi che, visto il costo di vendita, non devono esserci.
    Chi accetta e minimizza, non fa altro che alimentare questo calo di qualitÃ* (perchè la Selmer dice: "tanto vendiamo lo stesso...")... e comunque manifesta il desiderio di avere un Selmer non per la qualitÃ* che rappresenta, ma esclusivamente per il marchio

    Penso che Ste Sax e Filippo Parisi possano confermare il notevole peso del Serie I (), i Serie II sono più leggeri... i Serie III sono ancora più leggeri dei Serie II. Cosa vuol dire questo? Che la Selmer ha voluto risparmiare sulla lastra.

  12. #27

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    [quote=salsax]rispondo a ste per alimentare un pò la polemica dalla parte del diavolo ( non volermene stesax , lo so che sei dei nostri....)
    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX
    Diciamo che in linea generale una casa che decide di tornare a mettere qualita' nei propri prodotti e' sempre apprezzabile
    .... perchè , quando aveva smesso ? :BHO:
    Citazione Originariamente Scritto da "STE SAX":3abcqgpv
    Forza Selmer, non si poteva obiettivamente assistere all'impoverimento tecnico del marchio visto l'immenso prestigio.
    .... ci risiamo :mha...: , ma qual'è stato questo impoverimento tecnico ? :BHO:[/quote:3abcqgpv]


    nessun problema, si fa per parlare.

    comunque e' innegabile che la casa ha perso qualita' negli ultimi anni, lo sanno anche loro se e' vero che sentono la necessita' di tornare a produrre interamente in casa. A occhi chiusi ci si accorge che un selmer di 25 anni fa e' diverso in meglio da uno attuale. Non vogliamo chiamarlo impoverimento tecnico? Diciamo allora che mentre alcune case hanno cominciato a sfornare prodotti altamente competitivi nel rapporto qualita'/prezzo, loro non si sono evoluti anzi si sono evoluti solo sul prezzo. Su questo c'e' poco da dibattere.

    Ha ragione (come al solito) tza quando dice che basta mettere a confronto i serie I, II e III per accorgersi di quanto la casa francese abbia perso in qualita' non perche' non fosse capace di realizzare manufatti favolosi ma per pure scelte aziendali che hanno fissato obiettivi diversi.
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  13. #28
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    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX
    ... lo sanno anche loro se e' vero che sentono la necessita' di tornare a produrre interamente in casa.
    Sottolineare che produco in Francia non significa che prima producevo altrove.

  14. #29

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    puo' darsi, ma il problema non si sposta. Il prodotto attuale non e' piu' all'altezza del marchio a mio modesto parere, o perlomeno non ha un prezzo commisurato alla effettiva qualita' se confrontato con i principali competitors.
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  15. #30

    Re: Produzione Selmer 2010: "made in France"

    Impoverimento tecnico? da una produzione di sax eccellenti sono passati a una produzione di sax assolutamente ordinari, e parlo di suono, quanto a meccanica e precisione di montaggio non posso esprimermi.
    Poi se vogliamo dire che la differenza tra un Mk VI e un reference o un SA è solo di avere un suono "diverso" siamo nella political correctness commerciale e allora la discussione diventa del tutto inutile, avendo come unico fine quella di porre un dubbio a chi vuole spendere 4000 euro (se bastano) per un sax che suona come un buon sax cinese o poco più.
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