Non sono d'accordo sulla tua puntualizzazione: il rischio piu' evidente di un tale ragionamento
è di porre valutazioni identiche sia che si valuti un esecutore sia un improvvisatore!
Un esecutore offre la sua "lettura variabile" del testo...
un improvvisatore esprime se stesso con precise connotazioni, che lo rendono differente e distinguibile da altri improvvisatori...quando ciò non è avvertibile si cade nel solito "brodino accademico" che rende tutto piatto e prevedibile e pretende di far contenti tanto le "nonne" quanto i "nipotini"...