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Discussione: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

  1. #16

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    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    Citazione Originariamente Scritto da David Brutti
    La prox settimana (credo) lo ritirerò e vi farò sapere come suona!
    La prima performance col soprano in Do sarÃ* il 3 settembre a Torino col mio duo sax-piano: nel programma dovremo suonare le 3 Romanze di Schumann. Sono originali per oboe e li eseguirò direttamente sulla partitura originale senza alcun bisogno di trasposizione.

    I Buescher True Tone li conosco bene e ho avuto occasione di apprezzarne le caratteristiche e la dolcezza del suono: in passato ho avuto un alto placcato oro (1922 circa), un alto e un tenore argentati molto alti di matricola (1928) e un soprano in sib slaccato del 22.

    Il Mezzosoprano in Sol non sapevo che esistesse: credevo che si chiamasse Mezzosoprano in Fa (che non è nient'altro che un contralto in FA anziché in Mib).

    Ciao a tutti
    David!! cavolo torno il 5 a Torino... dove suonerai?
    Tenore:R&C R1 Jazz AGU
    Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
    Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
    Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
    http://www.myspace.com/jacopoalbinimusic

  2. #17

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    A Venaria Reale
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  3. #18

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    973

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    caspita mi dispiace di non poter venire a sentirti... beh fatti un giro, la Reggia è stupenda :D
    Tenore:R&C R1 Jazz AGU
    Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
    Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
    Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
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  4. #19

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    Habemus Papam!

    Ebbene si, l'ho ritirato!

    La settimana scorsa armato di tanta pazienza (strumenti così antichi richiedono ore per il settaggio) mi reco dal buon Docsax (alias: Simone) per ritirare il nuovo arrivato.

    Lo strumento come giÃ* detto, è un True Tone di seconda generazione, per intenderci quelli giÃ* di concezione piuttosto moderna (portavoce singolo, tasti in madreperla etc...), ma senza le comoditÃ* delle serie successive (le serie III e IV si caratterizzano per i rollini su TUTTE le chiavi del castelletto, una maggiore ergonomicitÃ* e così via).
    I camini sono ancora saldati sul corpo anziché tirati dal fusto (come avverrÃ* per le serie più recenti), cosa che potrebbe dare problemi qualora lo strumento venisse urtato in modo piuttosto forte (potrebbero dissaldarsi).
    L'estensione va dal Sib grave al Mib acuto, come era di consuetudine per l'epoca.

    Lo strumento mi colpisce da subito per l'estrema robustezza meccanica e per la finitura (che non c'è) "pure brass". Ci tengo a sottolineare che lo strumento è nato giÃ* slaccato di suo e non ha subito interventi in questo senso.

    Il lavoro di Simone mi colpisce subito per l'accuratezza: i tamponi sono montati in modo preciso e simmetrico, incollati con gomma lacca (sono contrario a porcherie tipo colle a caldo et similia), così come le molle, TUTTE sostituite.
    Come dicevo per i tamponi ho optato per i Pisoni pro (durezza: Medium) con risonatore in metallo, le molle sono quelle in acciaio blu.

    Come preannunciato da Simone (e come mi aspettavo) lo strumento ha richiesto una ricostruzione completa del meccanismo del portavoce che è un notorio punto debole dei sax soprani Buescher. Nonostante la ricostruzione è stato necessario ricalibrarlo ogni qualvolta si andava a intervenire sulle aperture della mano sinistra.

    Appena lo prendo ed inizio a soffiarci dentro resto impressionato dal suono scurissimo e molto potente che ne esce fuori: Sidney Bechet non sbagliava allora...
    Unica pecca ovvia: l'intonazione su alcune note (poche devo dire). Ci siamo quindi messi subito a lavoro per equilibrare quelle poche note stonate. Le maggiori criticitÃ* erano concentrate (fortunatamente ) nel registro grave: il re, do e si erano estremamente crescenti. Abbiamo quindi agito sulle aperture delle chiavi Do, Si e Sib chiudendole di poco cosa che ha equilibrato subito l'intonazione di quel registro.
    Successivamente è stato necessario ricalibrare anche la mano destra in quanto i suoni Sol e Fa erano leggermente crescenti rispetto alle note della mano sinistra.
    La difficoltÃ* di settare questo strumento è insita nella sua semplicitÃ* costruttiva e meccanica: tutte le chiavi si muovono principalmente su due grosse aste e ogni chiave è collegata alla precedente. Di conseguenza se si vuole andare ad agire su un singolo tasto (ad esempio chiudendolo) si rischia di tirarsi dietro almeno altre due chiavi.
    La bellezza di questo strumento è che l'intonazione tra le varie ottave è estremamente precisa e non richiede correzione particolari, segno che i portavoce sono fatti a modo (cosa rara su strumenti così arcaici). L'intonazione ad esempio su una nota critica come il re (che notoriamente tende a calare all'ottava bassa e a cresce all'ottava alta) è praticamente equilibratissima così come su tutte le altre note. Di conseguenza il lavoro di settaggio dell'intonazione è risultato complesso per via della meccanica, ma facile dall'altra parte per via delle ottave precise.

    Come giÃ* preannunciato inoltre, la chiave d'ottava ci ha dato non pochi grattacapi: come andavi a toccare le chiavi della mano sinistra, tendeva ad andare fuori registro a a non funzionare in modo corretto. Alla fine tuttavia il bravissimo Simone è riuscito a far funzionare tutto egregiamente anche perché, relativamente a questo meccanismo, ha intelligentemente optato per sostituire i classici sugheri con delle guainette di gomma che tendono a non schiacciarsi e quindi ad andare meno fuori registro.

    IL BOCCHINO!!!

    Quando acquistai questo soprano in do ero terrorizzato dal fatto che era assente il becco originale, e quindi avevo paura di non trovare valide alternative.
    Nel sito di riferimento: cmelodysax.co.uk/saxophones/c-soprano.htm era consigliato di utilizzare dei becchi da soprano tradizionale magari a camera medio-chiusa, a patto che si modifichi la lunghezza dello shank che potrebbe infastidire il portavoce (che è pericolosamente vicino al sughero). Tipo il buon vecchio S-80.
    Tutte sciocchezze: su questo soprano ci vanno a bomba praticamente tutti i bocchini che ho per soprano: sia con il mio Link anni '80 che con l'Aizen 10* il risultato sonoro e soprattutto l'intonazione risulta stabile e precisa, così come con l'S-80 E.
    Tuttavia per rispettare il suono "arcaico" di questi sax, ho lasciato a Simone un vecchio bocchino per soprano della Buescher con uno shank cortissimo che quindi poteva fare al caso del mio c-soprano. Lui l'ha sistemato e portato a 9*.
    Che dire: sembra proprio il SUO suono.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  5. #20

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    faccelo senti!!! =)
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  6. #21

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    quoto
    ciao
    il nero :yeah!)

    Citazione Originariamente Scritto da KoKo
    faccelo senti!!! =)

  7. #22

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    Faccio solo due domande un po' OT e poi mi eclisso, David vorrei sapere se tutte le orchestre per queste esecuzioni chiedono i sassofoni come li scrisse Strauss o magari inseriscono quelli moderni adattando le parti, come li adattano e poi il nome dell'orchestra. Ora scompaio
    Sax Yamaha YAS-875 Custom Ex <3
    Bocchino Yamaha 4C
    Ance Vandoren 3

    Buona Musica!

  8. #23

    Re: Inizia la mia avventura col soprano in DO!

    Normalmente li suonano con sax moderni (Mib Sib) trasportando le parti, non considerando che il compositore spesso scrive tenendo conto degli eventuali limiti-pregi dello strumento in questione: ad esempio se suoniamo un Do d'effetto col soprano (Re trasposto) avremo un effetto totalmente diverso se suonato con un Soprano in DO (che suona ovviamente un DO, quindi una nota a tubo tendenzialmente aperto).
    Ma in ogni caso in Italia esecuzioni di musica di questo calibro sono così rare che il problema non si pone.
    Io suono abitualmente con Orchestra Città Aperta.
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

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