ma julian adderley quanto tempo dedicava al solfeggio? vorrei suonare come lui, ma sento che l'unica cosa al momento che impedisce di raggiungerlo è la mancanza di un adeguato piano di studio del solfeggio
ma julian adderley quanto tempo dedicava al solfeggio? vorrei suonare come lui, ma sento che l'unica cosa al momento che impedisce di raggiungerlo è la mancanza di un adeguato piano di studio del solfeggio
Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
my flickr
Pixifoto sucks
Uno dei miei insegnanti era un jazzista (tra l'altro anche abbastanza noto), però il solfeggio lo riteneva importante.
Soprano:
Yamaha YSS 475 (012275)
Becco: Vandoren V16 S6
Ance: Marca Jazz n. 3
Contralto:
Grassi Professional (57737)
Becco: Selmer S80 E
Ance: Vandoren Java 2,5
Non è questione di essere jazzisti o no.. non capisco coma mai c'è l'idea diffusa che se uno suona jazz va solo a sentimento, come se la teoria musicale non dovesse studiarla..
Avevo anch'io un insegnante di sax (jazzista e abbastanza noto) che quando si mise a guardare il nerina poltronieri disse "qual'è il senso di queste frasi scritte qui?"
Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed
http://www.ciao.it/Lezioni_di_teoria...pinione_736309
sembra un buon testo, ma non mi sembra abbia a che fare con il solfeggio. Che la teoria musicale sia indispensabile mi pare ovvio, è come leggere un manuale tecnico senza conoscere il gergo. Leggere la musica pure è indispensabile, solfeggiare ninzò
Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
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Pixifoto sucks
http://www.mercatinomusicale.com/mm/...id1537800.html
Prima di postare informarsi please! :saputello
Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed
Josax cosa hai combinato? Hai scatenato una diatriba tra solfeggiatori e non...
Per quanto possa valere la mia...(suono in banda da 15 anni ma sono semplicemente un musico e non un musicista...) credo che sia indispensabile conoscere la teoria musicale (Solfeggio, scale, e armonie) sia per interpretare che per improvvisare....
Saxyvagni
Sax Baritono Conn Chu Berry - Yamaha 5C - Rico #2
mai l'avessi aperto sto topic...... :roll:
:lol:
"Se la musica è il nutrimento dell'amore, continuate a suonare" Shakespeare
_________________
Soprano Amati ASS 62
Yamaha C 5
Vandoren 3
Ma non ti lamentavi che il Forum era un po' spentino? :D
Soprano:
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Grassi Professional (57737)
Becco: Selmer S80 E
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in quanto donna è avvezza alla contraddizione, alla mutabilitÃ*, e a questo genere di domande :: :ghigno:
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non cominciamo a fare l'analisi psicologica dell'universo femminile...
"Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."
Giusto. E' un groviglio inestricabile, una battaglia persa in partenza ... :D
Soprano:
Yamaha YSS 475 (012275)
Becco: Vandoren V16 S6
Ance: Marca Jazz n. 3
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Becco: Selmer S80 E
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e magari evitiamo di andare OT.
"Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."
trovo ottimo l'esempio di MBB sulla Divina Commedia.. prima di dire a un ragazzino "imbocca così..soffia... stringi di meno.. stringi di +.. non gonfiare.. se metti le dita così dovrebbe venire fuori una cosa che si chiama DO" conviene che abbia una minima idea di cosa sia quel foglio a 5 righe che si troverÃ* davanti per tutta la sua carriera.
Personalmente preferisco concentrare l'attenzione sull'aspetto ritmico del solfeggio, più che sull'azzeccare i nomi di tutte le note; mi è capitato di avere a che fare con principianti dotati giÃ* di una discreta tecnica che mettevano in fila le note di uno spartito senza sbagliarne una ma in modo ritmicamente sconnesso, confondendo i valori, schizzando via sui padelloni per poi inchiodarsi su ottavi e sedicesimi, ignorando le pause, ecc... nel momento in cui chiedevo di solfeggiare quello che avevano appena suonato lo facevano allo stesso modo, con velocitÃ* della pulsazione proporzionale a valore della nota, fermandosi e ripartendo ad ogni battuta, bloccandosi al primo lapsus sul nome di una nota, come se fosse stato loro insegnato che l'unica funzione del solfeggio fosse quella di pronunciare il più velocemente possibile i nomi di tutte le note; chiedendo agli stessi allievi di focalizzare l'attenzione sulla scansione e divisione ritmica, del solfeggio, anche volutamente esagerandola, ho notato che migliorava anche la precisione ritmica dell'esecuzione.
A.SAX: R&C R1 Jazz AGU++, JJ DV7+Legere Signature 3
T.SAX:R&C R1 Jazz AUG++, JJ DV Chi 8*+Legere Signature 2.75
Cl.Sib:Selmer Recital+ Orsi custom barrel + Vandoren B45°+Legere Quebec 3.75
Cl.LA: Yamaha Custom SE
io ritengo che il solfeggio è piu che necessario,ma non è tutto.Non si puo imparare qualcosa che non si conosce se non lo si sa leggere, e spesso la partitura serve per ricordarci qualcosa che non conosciamo a memoria.Non va altresi dimenticato che quello li davanti è un pezzo di carta , e la carta non suona,il musicista suona. e dalla partitura al risultato finale chi fa la differenza è l'esecutore, la sua mente , e la musica come la sente lui.Mi è capitato spesso di dover solfeggiare qualcosa perchè non capivo che fosse, poi una volta afferrato il senso sono passato al suono, il risultato è venuto quando ho afferrato di che musica si trattasse,qual era il senso della frase,che cosa cercava di trasmettere chi l'aveva scritta.Ecco perchè solfeggiare non basta, se ti ritrovi a suonare qualcosa che elude completamente dal genere di musica che hai ascoltato , praticato ,amato, cio che riuscirai a fare sarÃ* sempre a dir poco mediocre.una partitura per ben scritta che sia, non puo indicare tutto, diventerebbe tutta nera di segni d'espressione che diventerebbero incomprensibili.chi è carente per natura di senso del ritmo, di intonazione,orecchio, potrÃ* migliorare con l'allenamento, ma sara sempre svantaggiato rispetto ad altri che hanno il dono musicale nel dna.se non credete a questo , provate a spostare musicisti in un genere che non hanno mai amato e praticato,la loro abilitÃ* e qualitÃ* verrÃ* perlomeno dimezzata se non di piu.Mi ricordo di un pianista che ha suonato con me tempo addietro,diplomato al conservatorio a pieni voti,una preparazione notevole,ma suonava come avrebbe suonato un compiuter, per metterlo al muro bastava chiedergli di interpretare quel brano ,di metterci qualcosa di suo,di adattarlo al suo stile. sembrava di sentire il sottoscritto al pianoforte che non distingue i tasti neri da quelli bianchi.
non è difficile suonare musica,lo è molto pensare in musica.B.D.
tenor sax selmer mark VI matr. 122xxx
becco b.larsen 120 reface by simone
alto sax selmer SA80-I matr 327xxx
becco dukoff metal D7*
ance lavoz M
ok non sempre la conoscenza della teoria fa di un uomo o di una donna un musicista eccezionale... ma serve comunque..... :saputello
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Soprano Amati ASS 62
Yamaha C 5
Vandoren 3
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