Intervengo per chiarezza e cognizione di causa, come ho gia' disquisito in altre circostanze, continuo a sentire meglio o peggio.....signori il meglio e peggio e' soggettivo e quindi parlerei di diverso, un m 6 55.000 nn e' meglio di uno 120.000 è solamente diverso, un m 7 non è migliore ne peggiore di un m 6 ha solo caratteristiche diverse, tutto qua', i primi m 6 fanno parte di quella categoria di strumenti che sono un passaggio tra le sonorita' tipiche degli anni 50 a quelle degli anni 60/70, riassumendo per gradi direi che i primi m 6 un po' nasali nell' ottava alta ma con una grandissima espressivita' generale l' ottava bassa nn potentissima ma con una pastosita' e facilita' di emissione straordinaria, se uno cerca tali caratteristiche le trova solo qui', salendo agli 80/90.000 si perde un po' di presenza di suono che si riacquista dopo 100.000 e comunque da centomila in poi almeno fino a 130.000 siamo molto vicini alle sonorita' piu' contemporanee meno nasali l' ottava alta piu' simile ad un s.a. 1 , nelle matricole successive c'e' un appiattimento di resa, buoni ma nn eccelgono in particolarita' rilevanti, il m7 nuovo progetto suono piu' moderno ottava alta poco nasale molto potente grande proiezione con qualche pecca sull' ottava bassa un po' piu' dura nell' emissione un sax decisamente piu' funky ma che con un neck m6 acquista un equilibrio davvero interessante, quindi riassumendo, in questo panorama chi ha un proprio gusto e la possibilita' di provare piu' strumenti citati puo' trovare quello che riflette piu' il suo ideale di suono, ma spesso il suono per una grande percentuale e' dentro di noi ed e' personalissimo anche lo strumento con il quale lo si vorrÃ* esprimere al meglio, quindi il peggiore ed il migliore e' sempre opinabile. l' unica certezza e' che la differenza degli strumenti dalla fine anni 30 fino ai primi anni 50 e la produzione anni 60 i poi e' nettamente divisa con un appiattimento di resa sonora omogeneo in molte produzioni, nel bene o nel male con una significativa perdita' di personalita' propria per la seconda produzione.