[youtube:arr0ixgm]http://it.youtube.com/watch?v=gTlxpY6Qa7Y[/youtube:arr0ixgm]

Cari Amici,
oggi riascoltavo dopo parecchio tempo questo storico Album dove il bassista Britannico Dave Holland, che per altro è un diretto discente del leggendario Maestro Americano Scott LaFaro dal quale ha ereditato un'esatta intonazione, velocitÃ* esecutiva e senso melodico, crea la sua Opera prima, e forse anche la più importante.
Holland nel 1972, l'anno della registrazione di questo disco, proviene da esperienze musicali significative seppure molto varie: ha lavorato con Miles Davis nella realizzazione di Filles De Kilimanjaro; prima di questo aveva registrato l'Album Karyobin con il gruppo Spontaneous Music Ensemble; successivamente entra con Barry Altschul (batteria e percussioni) ed Antony Braxton (ance e flauto) nella nuova formazione di Chick Corea Circle.
Con i primi due e l'aggiunta di Sam Rivers (ance e flauto) e senza la costrizione armonica che porterebbe un pianoforte il quartetto si esprime con strutture semi-astratte che ben rappresentano le avanguardie del Jazz negli anni '60, pur rimanendo ben inquadrate nel lavoro di tessitura strutturale di Holland che in queste registrazioni sebbene sia molto presente non è mai invasivo, e tende a rimanere sullo sfondo delle splendide invenzioni creative dei due solisti, e di un Altschul in forma smagliante.
Tutte le composizioni sono di Dave Holland:

1. "Four Winds" – 6:32
2. "Q & A" – 8:34
3. "Conference of the Birds" – 4:34
4. "Interception" – 8:20
5. "Now Here (Nowhere)" – 4:34
6. "See-saw" – 6:40

Solo il primo pezzo prevede l'uso di una forma chiusa che si sviluppa su progressioni armoniche, mentre tutti gli altri appartengono alla forma aperta che prevede all'inizio l'esposizione del tema nella sua chiave, per poi svilupparsi nell'improvvisazione libera, basata ora sul tempo e non sulla progressione.
La nascente casa discografica EMU fa una scelta molto precisa sin dall'inizio consentendo ad Holland di registrare questi pezzi e pubblicandoli nel 1973 e che sono ancora molto moderni, e forse una pietra miliare per qualsiasi musicista che si interessi di musica contemporanea e di ricerca nel Jazz.

Sebbene il pezzo che da il titolo all'album sia chiaramente riconducibile al famoso Poema Mistico Manteq al-Tayr



del Maestro Sufi Farid Ud Din Attar, vissuto nel XII/XIII secolo in Persia,



sembra che Holland nella sua formulazione si sia invece ispirato ai cori degli uccelli che si radunavano vicino alla finestra del suo appartamento di Londra. Ma è anche facilmente presumibile che Attar stesso fosse un acuto osservatore degli eventi naturali, e che avesse ascoltato gli uccelli che si radunavano fuori dalla sua finestra, non credete?
E' comunque assai probabile che Holland concettualmente faccia riferimento a quest'opera ed abbia reso nella concatenazione del racconto di questo intero Album un'espressione non verbalizzabile della Mistica dello splendido Poema di Attar, anche considerando che tutti i titoli dei pezzi lo indicano.

La Conferenza Degli Uccelli

(lit. La Logica Degli Uccelli)

v.1426
* Come you lost Atoms to your Centre draw,
And be the Eternal Mirror that you saw:
Rays that have wander'd into Darkness wide
Return and back into your Sun subside.
v.1430
* This was the Parliament of Birds: and this
The Story of the Host who went amiss,
And of the Few that better Upshot found;
Which being now recounted, Lo, the Ground
Of Speech fails underfoot: But this to tell—
Their Road is thine—Follow—and Fare thee well.




Buon Ascolto!