Ciao ragazzi!
Passavo di qua dopo varie settimane e vedo che si parla di Keilwerth.
Che dire in più? Ha una meccanica fatta con cognizione, difficile non trovarsi bene, è tutto al posto giusto. Il suono è una meraviglia, ovviamente! ;) Io penso di averci inserito almeno una decina di bocchini in questi anni e con ognuno di questi si può ottenere un suono particolare; il timbro è sempre quello, quindi si interviene sul tipo di emissione che porta a suonarlo con carattere e intenzioni diverse [italiano da paura]. Ultimamente ho fisso su un Claude Lakey in ebanite ed il suo in dotazione, un sound decisamente morbido, jazz/lounge per intenderci, niente di aggressivo.
L'intonazione non presenta problemi e il doppio chiver è una chicca, quello ricurvo è sicuramente più scuretto e nasale, un'ottima alternativa.
Per me lo strumento è versatile, se uno lo suona quotidianamente ottiene belle soddisfazioni!!!
La finitura è da paura!!! Ho atteso mesi per averlo e l'ho pagato un botto!!!
Postilla: l'anno scorso ho fatto da fonico a Jack Walrath con al sax Abraham Burton, questo si è presentato con un Keilwerth tenore, corpo silver, chiavi oro, becco jody jazz ed un suono GIGANTE, impressionante! Per non parlare del groove ed il resto.
Per me Keilwerth = ottimo strumento, purtroppo non costano poco!!!
Ciao | Mancio