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Discussione: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

  1. #136

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    be io son sicuro che tutti gli artisti citati hanno tecnica senno è impossibile arrivare ad un certo livello
    la musica è l'espressione della nostra anima

  2. #137
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    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Questa è un'altra deriva (scusatemi) demenziale!
    Ahmad Jamal è senza tecnica? Capirei se tu mi avessi citato un Erroll Garner che è un mostro di tecnica istintiva, ma che si sedeva su una guida telefonica per poter suonare la tastiera praticamente in piedi, ma Jamal proprio NO! Wayne Shorter, un suonatore di piffero e Davis suonava la trombetta di carnevale... Bisognerebbe forse distinguere tra tecnica accademica e tecnica innovativa: conformarsi ad una piuttosto che inventarsi l'altra non è sinonimo di certo di suonare buona musica.
    Siamo seri per favore: abbiamo giÃ* appurato che la tecne fine a sé stessa è assolutamente deleteria (se non per il mero esecutore il cui traguardo è suonare come un robot), e mi pare sufficientemente chiaro che invece la definizione di tecnica (meccanismo, controllo, intonazione, et similia) sia rilevante come presupposto ad un'espressione più elevata e totale, ma che è fondamentalmente basata sulla pratica e lo studio costanti, e non certo solo su dei paradigmi assoluti più o meno corretti. La capacitÃ* strumentale è assolutamente necessaria per esprimere dei concetti e forme musicali: nel jazz si caratterizza ed individualizza propedeuticamente esprimendo la voce della singola persona; quello che quest'individuo ci racconta, è l'esistenza di quel momento come prodotto di una serie di accadimenti coincidenti con la sua comprensione ed esperienza (musicale o no). Non è certo quanti sovracuti riesce a prendere, quanto sia intonato, o a che velocitÃ* si muovono le sue dita, ma è se il Musicista riesce ad esprimere al meglio le proprie concezioni/visioni.
    I miei due cent.
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  3. #138

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Per PJM...

    pensi di avere una tecnica migliore di Shorter?
    Prova a fare questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=WXeng7h0AYg

    Marco

  4. #139

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    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    quoto LucaB e 'O Phone
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  5. #140

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    La tecnica è un mezzo... senza il mezzo non si va da nessuna parte oggi, ma neanche 50 anni fa' (parliamo di jazz...).

    Miles Davis era prima di tutto un borghese nero incazzato, un grande business man, poi ha fatto la storia del jazz!
    A livello puramente strumentale, poteva essere superato da parecchi sui contemporanei (Clifford Brown, Lee Morgan, Freddie Hubbard, Woody Shaw...), però mai nessuno come lui ha riuscito a incanalare la potenza dei singoli per fare qualcosa di grande e rivoluzionario.
    Tutti quelli che hanno suonato con, anzi per Miles Davis prima o poi hanno fatto (tanti) soldi oltre a musica di grande qualitÃ*.


    Miles Davis è morto ricco, ricchissimo... vista da fuori la musica è una cosa, da dentro si entra anche nella logica di altri meccanismi (economici) e un musicista deve tenerne conto (specialmente se ha le doti per arrivare tanto tanto in alto)!!!

  6. #141

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Tzadik dice una cosa giusta, sulla quale spesso si "sorvola"...M. Davis era un borghese afro-americano: il padre era un medico, che lo ha aiutato economicamente e non solo in tante situazioni...
    Davis aveva capito che la musica cambia al cambiare dei tempi, perchè cambiano le modalitÃ* di fruizione/produzione...è quello che per prima ha capito (complici anche dei produttori di intelligenza raffinata, Macero in primis) che produrre un disco e diverso dal fare un live e nel mondo del jazz, ciò è rivoluzionario...ed è l'unico jazzista che ha saputo trarre "lezioni significative" dall'esperienza di Woodstock...

    Tornando al bistrattato tema iniziale di questo topic, l'essenza può essere:
    se chi suona, qualunque cosa suoni o scelga di suonare, si trasforma in un fanatico religioso,
    esprimerÃ* condanne per altri "fanatici" di altre "religioni"...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  7. #142
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    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    "Gli Yellowjackets sono insieme da più di 25 anni, con Mintzer dal 91 e ora è anche tornato Kennedy. :saputello E che interplay!"
    Che bella notizia mi dai! Will Kennedy è stato il musicista che ha dato una prima svolta a questo fenomenale gruppo, poi, con l'entrata di Minzter sono diventati mitici...
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
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    Alto Grassi '76,
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    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  8. #143
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    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    comunque, sono in parte d'accordo che alcuni grandi musicisti jazz non avessero una tecnica sopraffina, shorter e davis sono un esempio, non che fossero scarsi, ma un shorter al fianco di coltrane o liebman è certamente meno tecnico...ma questo vuol dire niente, perchè Nefertiti (brano straordinario), ad esempio, la poteva scrivere solo un pazzo come lui!
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  9. #144

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Esistono gli strumentisti e i "progettisti"-compositori...

    I primi fanno ciò che sanno, i secondi ciò che possono fare...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  10. #145

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    se chi suona si trasforma in un fanatico religioso,
    esprimerÃ* condanne per altri "fanatici" di altre "religioni"...
    e poi daje non esagerate con la "caccia alle streghe" regÃ*, il PJM mi pare chiaro che si riferisca ad una approccio virtuosistico della tecnica e non alla tecnica "in generale".
    Credo che si sostituisce la parola tecnico con virtuoso nel suo intervento tutto è più chiaro, sbajo PJM?
    [<-- in tributo la mio nuovo amico phatenomore ;) ]

  11. #146

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Mi sembra del tutto futile criticare chi usa troppo la tecnica...
    Mi viene in mente le critiche che fanno spesso sono state fatte a Cafiso... la ragione di fondo delle critiche è l'invidia!
    Cafiso ha una tecnica e un linguaggio che sassofonisti che suonano da 30/40 anni non hanno.

    Quando l'ho sentito io, durante tutto il concerto non si è sentito uno (dico uno) dei classici lick di Parker/Coltrane o pattern... sempre cose nuove! Pochi sassofonisti hanno questo di tipo di "luciditÃ*".

    Si può discutere sul fatto che visti insieme lui e il suo amico Dino Rubino fanno un po' ridere (specialmente come suona il piano Rubino, contro Cafiso ci vorrebbe un Franco D'Andrea!), ma Cafiso è inappuntabile... chissÃ* che in futuro non passi al tenore!

  12. #147

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    pensi di avere una tecnica migliore di Shorter?
    Prova a fare questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=WXeng7h0AYg
    Wayne, Wayne... questo staccato-legato lo vogliamo studiare un pochino? Per ingarrare almeno un paio di ritmiche quadrate in tutto il solo, 'sto metronomino lo vogliamo usare?

    David, David... ma questa intonazione la vogliamo curare finalmente chè se no qui sul Forum c'è Gente che s' ingrullisce?

    E soprattutto ' sti Fiskioni (c)! Ma non improvvisateli a casaccio! Io ho appena iniziato quello che penso sarÃ* un lungo percorso di studio col mio nuovo Amico Puma"the Master of Fiskions"theman e da quel poco che sono riuscito a capire fn'ora Vi posso assicurare certe cose non si possono buttar lì così, come viene: bisogna aprire la mente e non solo!... ;)
    Saxforum's MILF
    Bee Yourself
    Fatti non foste a viver come il_dario
    Reedbreaker spacca!
    E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"

  13. #148

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Vedo che pumatheman,tzadik e danyart hanno capito cosa esattamente cosa intendo..
    Sem20: non capisco dove hai letto che io ho una tecnica migliore di Shorter!MAI SCRITTO e mi sembra proprio fuori luogo. Cerchiamo di capirci per favore, so benissimo che Shorter ha tecnica, il discorso è che se andate da cento saxofonisti e chiedete qual'è il loro preferito o preferiti non verranno fuori molto spesso Shorter o Sam Rivers..quest'ultimi sono riconosciuti grandissimi nella Musica,un filo meno nel sassofonismo puro e schietto..Stessa cosa vale per Jamal al piano!! Oscar Peterson lo "bruciava" il pianoforte! Detto questo Shorter e Jamal tra l'altro sono tra i miei idoli e riferimento in assoluto quindi cerchiamo di capire cosa si intende quando si parla di certe cose!

    Lovis: per strumentismo puro intendo chi ha numeri enormi da un punto di vista tecnico strumentale, chi ha numeri anche da " circo" in senso buono..vedi Arturo Sandoval o M. Ferguson alla tromba per esempio!!! Musicalmente sono inferiori a Miles o Chet ma strumentalmente c'è poco da fare..spero sia chiaro! PJM
    Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
    Alto: Mark VI 133xxx - Mark VI 220xxx
    Ten: Mark VI 163xxx- Mark VI 189xxx
    Bar: Selmer Mark VI 168xxx
    As: Meyer NY 5M ( '60)-Selmer long F ('65)
    Ts: F.Gregory MkII - Guardala vintage Studio e MB2- B.Evans 1AO

  14. #149

    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    come quasi in ogni genere c'è chi è piu virtuoso e chi meno ma la teoria per far funzionare la musica puo essere anche piu complicata,
    la musica è l'espressione della nostra anima

  15. #150
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    Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi

    Grazie PJM, hai chiarito cosa intendevi! Son d'accordo con te.
    La cosa buffa di questo thread è che si sta sviluppando esattamente come avevo annunciato: i jazzisti hanno troppe cose da considerare all'interno del loro credo con tutte le loro divisioni settariche, che non hanno tempo per considerare le altre religioni! :lol:
    Escludendo ovviamente le nuove rivelazioni che si possono trovare nella pratica dei Fiskioni©, che come ben sappiamo è ormai un marchio depositato, una mera operazione commerciale ed in quanto tale potrebbe perdere il suo valore innovativo e rivoluzionario!
    Il problema di tutti i Maestri è che loro parlano dal proprio livello di Coscienza, che quasi sempre non è lo stesso di chi li ascolta. :-leggi-:
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