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Discussione: Tecniche dall'esperienza:suonare con ogni ancia

  1. #1
    Visitatore

    Tecniche dall'esperienza:suonare con ogni ancia

    Capitai per caso molto tempo fa su un forum di sax americano.una sera cosi...un forum cosi.
    di tutta la pagina una frase fece centro.più o meno suonava..."smettila di chiederti cosa non va bene o a dare la colpa alla tua ancia troppo consumata o troppo nuova.suona e basta".
    nonostante l'ovvietÃ* e la praticitÃ* della frase nessuno si prende la responsabilitÃ* del proprio suono.troppi ne ho visti steccare una nota e mandare a fanculo il proprio sax.
    è una frase decisa un approccio maschio allo strumento.ma ne troveranno giovamento anche le donne.senza mezze parole.

    detto questo vorrei scrivere qualche tecnica per arrivare a padroneggiare qualsiasi ancia dalla più debole alla più estrema.queste tecniche semplici ma come tutto ciò che è semplice,efficace funzionano indipendentemente dal bocchino usato.
    ve lo dice uno ke suonava con le 1-1/2 rico blu ed ora gli vanno in iperventilazione le 4 vandoren.

    innanzitutto 2 cose.la muscolatura delle labbra e la respirazione.
    la prima va abituata e allenata quindi ben vengano tutte le tecniche per renderle più elastiche e resistenti(si pensi al vibrato in cui si mastica l'ancia...o gli armonici) mentre la seconda eseguita correttamente ci aiuta ad alleggerire il peso dell'ancia sulle labbra.ricordate però di rilassarle e farle riposare dopo notevoli sforzi.nn ve le dovete mica spaccare!

    ora prendete la vostra ancia montatela.se avete dei problemi a suonarci potete indebolirla(anche se nn me piace sto sistema) oppure compratene una di durezza minore.se non sapete da dove partire partite dal basso.una 1.
    dovreste essere in grado di eseguire tutta la scala cromatica dal fortissimo al pianissimo e di suonarci senza fatica prima di poter cambiar ancia.
    ora mano a mano che suonate e si adattano le labbra quando sentite il bisogno di crescere di più e volete cambiar ancia si crea sempre il solito problema...dolori tagli sforzi.......il passaggio in realtÃ* deve venire naturale.quindi niente passaggi da 1 a 3 repentini.cambiate di mezzo grado alla volta la forza dell'ancia.è basilare partire con ance basse.si rischiano labbri rotti e vizi duri da togliere.e nn si usano le potenzialitÃ* massime dello strumento.
    è il principio della progressione nell'allenamento che non si adatta solo ai culturisti.

    c'è però un trucco per accelerare i progressi........spesso diventa difficile e tedioso cambiare di poco ogni volta.se volete dare una spinta alla vostra ascesa alla durezza mettete un ancia ancora piu dura.questo viola in parte il principio precedente ma darÃ* nuova linfa ai vostri sforzi.
    esempio avete problemi con una 2?mettete una 2 e mezzo o una 3...forse non suonerete o farete piangere il sax.ma tornate poi alla 2......durerÃ* il tempo di una marcia.
    1 piccolo esercizio ke aiuta a rinforzare le labbra è tenere una matita per il fondo tra le labbra.poi passate alle penne e alle stilografiche fino ad arrivare ai tondini di ferro del 10.... :lol:

    di importanza assoluta è la respirazione.profonda completa continua diaframmatica deve essere esplicata in tutti e tre i modi(diaframmatica clavicolare intercostale).riempite il sax e inondate tutta l'ancia.so esercizi mentali ke funzionano sempre.fate lavorare l'aria per voi sarÃ* più facile salire di grado.è questione di labbro solo al 10%.

    nn fate l'errore...più è dura l'ancia più stringo.allentate la presa e aumentate il volume dell'aria(non il flusso).

    siccome nel sax a variare non è solo l'ancia ma anche il bocchino questi consigli valgono anche quando sono tutti e due i parametri a variare.invece della parola ancia(1 variabile) mettete la parola apertura(2 variabili) il discorso appena fatto vale allo stesso modo.

    buona potenza..........

  2. #2
    Visitatore
    Saxello ma secondo te è proprio così importante avere un volume cosi potente???
    Anche a me piace, quando ho voglia, farmi sentire...ma se voglio suonare un pianissimo devo poterlo fare...e con un ancia che è una suola di scarpa si fa un po fatica no??

  3. #3
    Amministratore L'avatar di Alessio Beatrice
    Data Registrazione
    Sep 2005
    Località
    Pistoia (Toscana)
    Messaggi
    8,764
    Ottimo Saxello, davvero un ottimo articolo. ;)
    Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
    Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS

    C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
    Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS

  4. #4
    Visitatore
    Grazie alè... ;)

    Alesax...quasi me l'aspettavo una domanda cosi :grin:
    premetto che sono un amante del sax e degli strumenti in genere completo.nel senso che non monterei mai un ancia da 5 avendo come obiettivo solo far vergognare gli ottoni a discapito magari delle dinamiche o della tecnica(a volte l'ho fatto ma la situazione lo permetteva....).

    quindi questa "guida" pratica vÃ* un pò più in lÃ* della potenza cruda nonostante ce l'abbia dentro.

    per esempio suonare per breve tempo anche non bene magari con un ancia di forza più elevata ti consente un maggior controllo poi quando torni alle tue ance di sempre.
    oltre all'eccitazione di montare una 5 sul bocchino e saperla padroneggiare come pochi c'è anche una completezza del sassofonista.
    infatti se fai caso ho scritto ke per passare da un'ancia all'altra come minimo ci devi saper fare tutte le note e tutta la dinamica dal pppp all ffff e oltre.
    sperimentare mi affascina.tra un saxman che ha provato(con criterio) ance di tutti i tipi e misure e uno che non ha mai cambiato setup in vita sua chi pensate sia meglio avere al proprio fianco per un consiglio?

    un'altra cosa va detta poi.le ance deboli hanno senz'altro i loro vantaggi.ma lo sapete meglio di me....quando si cerca un suono più personale più completo di armonici più pieno.....ricco...si deve aumentare di livello.

    più frecce abbiamo nel nostro sax più possiamo raccontare di noi.

  5. #5
    Visitatore
    Io non concordo con questo tipo di approccio fisico allo strumento. Una volta che hai trovato il suono che ti piace che senti "tuo" fermati e perfezionati. Questo lavoro di ricerca del suono che ti piace lo devi fare subito o prima possibile e con un buono strumento (insegnanti permettendo). Poi trovato il tuo setup prendi un accordatore e fai NOTE LUNGHE tantissime solo così verifichi l'efficacia del setup. Poi fai i salti d'ottava legati discendenti e verifica ancora. Se cambi ancia di continuo oltre a cambiare il suono di contunuo difficilmente riuscirai a fare questo lavoro. Quando usi ance più pesanti sarai calante e vicecersa con le leggere. Dici che problema c'è infilo o sfilo il becco. SBAGLIATISSIMO ricordati che il punto di accordatura dello strumento è uno solo. Se ti muovi da quel punto fai crescere o calare lo strumento in maniera disomogenea su tutta l'estensione. Gli americani dicono "the non-changing embouchure" e di queste teorizzazioni se ne intendono. Insomma il mio concetto è di trovare il proprio equilibrio il giusto compromesso tra potenza e controllo. Con un'ancia da 5 e un'apertura da 9 si riesce solo a fare le segnalazioni alle navi in porto.

  6. #6
    Visitatore
    Non per accanirmi contro saxello ma sono d'accordo con Cleveland....
    Non tutti possono suonare con le 5 ognuno ha i suoi parametri....

  7. #7
    la penso anche io così...
    e lo dice uno che usa ance abbastanza dure, però mica bisogna usarle per forza. anzi a volte un'ancia troppo dura può compromettere il la propria esecuzione. ognuno suona con il numero con cui va più comodo, per le le tre e mezzo per te le 5 ma per qualcun altro magari andranno bene le 2 o addirittutura le 1 e mezzo.
    se guardi nella tabella dei setup famosi ti renderai conto che pochissimi sassofonisti vanno oltre le numero 3/2 massimo si arriva alle 4.
    Soprano Rampone e Cazzani R1 Jazz
    Contralto Super action serie II
    Tenore Super Action serie I
    Akai ewi 4000s

  8. #8
    Visitatore
    non esiste solo la 5 per suonare.ma perchè non provarla mai?
    il punto è ke nn puoi sapere se un setup ti si addice finche nn nè provi un numero discreto.se no non hai parametri con cui fare la stima.e oltre a provarli ti ci devi abituare.
    è un lavoro che nn va fatto all'inizio però come dice cleve.piuttosto alla fine puoi permetterti di sperimentare.all'inizio devi suonare per forza con un setup ridotto.
    la specializzazione piace pure a me ma nn se deve trasformÃ* in sclerosi.

    se uso sempre il mio selmer soloist con ance da 2 per fare anche il funky perchè me ce trovo bene sono ovviamente limitato.lo stesso se uso un bocchino ribassato e ci faccio il carnevale di venezia.

    con la scusa ke il bocchino si adatta al sassofonista si riskia ke nn se sperimenta più nn se raccolgono sfide nuove.

    penso un approccio eclettico allo strumento.poi ognuno cha il suo succhiotto preferito.... :grin:

  9. #9
    Visitatore
    Saxello il cambio totale del setup è un discorso ancora più complicato del primo. Se si suona "tra amici" va tutto bene ma è diverso se ne vuoi fare una cosa seria. Premesso che fossilizzarsi non è utile anzi è l'antitesi dell'artista e sperimentare è l'essenza della musica e dell'innovazione in genere, bisogna capire cosa si vuole fare. Petrucciani non è Pollini e Brecker non è Glazunov. Prima sai quello che ti piace, a cosa sei portato, e meglio è per l'allievo e per il suo insegnante. Se invece vuoi cambiare setup all'interno di uno stesso percorso musicale puoi e devi farlo. Ma anche quì non puoi cambiare setup ogni giorno. Se poi vuoi cambiare impostazione dell'imboccatura da variabile a statica, questo richiede tanto tempo e tanti sforzi per poi alla fine non riuscire. Il concetto del "non-changing embouchure" è importante e gli allievi lo devono sapere al più presto cosa gli piace, solo così puoi impostarli e dargli le basi per quello che vorranno fare. Poi sperimenteranno, potranno provare anche a suonare il flauto col bocchino del soprano. :idea:

  10. #10
    Visitatore
    il concetto americano di no changing embocure ha la sua ragion d'essere è indubbio.certo ke nn se possono pretende progressi estremi cambiando bocchino ogni 5 minuti.manca l'adattamento.
    una buona programmazione non la escluderei però restando nella variabilitÃ*.
    ve confesso...volevo provare a mettere il bocchino della tromba sul sax....cho provato sto sviluppando... :grin:

    cmq a parte gli skerzi esiste un trombone ke ho il bocchino del sax.provate a digitare su google Saxobone.......poi me dite....

  11. #11
    Visitatore
    saxello, con l'alto ovviamente è possibile ma è più semplice suonare un tenore con l'imboccatura della tromba o simile...

    suonare il sax come la tromba dovrebbe essere un pò più complicato dato che a paritÃ* di nota emessa (pari hz), la colonna d'aria del sax è più corta.

    però, mi piacerebbe approfondire la cosa.
    se ne può parlare in privato o aprire un topic apposta?

  12. #12
    Visitatore
    E una cosa semplicissima, anche se non serve a niente:
    1 - togliete il bocchino
    2 - digitate un Bb grave
    3 - suonate il sax come una tromba (semplicemente dal chiver)

    Naturalmente usciranno solo gli armonici...

  13. #13
    Visitatore
    giÃ* solo l'averlo pensato è indice di audacia mentale.....

    la sperimentazione avviene dal caso o da un'idea folle............poi la scoperta viene da sola

  14. #14
    Visitatore
    suonate il sax come una tromba (semplicemente dal chiver)
    è stata la prima cosa che ho fatto dopo aver emesso il primo rumore con l'ancia... 30 minuti dopo aver comprato il sax nuovo. :-)

    giÃ* solo l'averlo pensato è indice di audacia mentale.....
    :-) idee strampalate ne ho spesso e volentieri.
    In questo caso è semplicemente deformazione professionale.
    Il mio primo strumento è ad ancia labiale... (didgeridoo)

    Probabilmente lo strumento più indicato per le sperimentazioni che vorrei portare avanti è il baritono... ma aimèh il costo non è da poco.

    potrei suonarci parti ritmiche e melodiche con overdub utilizzando una loop station... e sarebbe molto più semplice di alcune cose che giÃ* faccio attualmente.

    http://www.andreaferroni.it/mp3/abstait%203550k.mp3
    questo pezzo è realizzato con due tubi, il primo in legno in FA, primo armonico in FA... il secondo con un tubo di plastica telescopico che crea una melodia. questo secondo tubo permette dei morbidi glissati ma è lento nei salti di nota...

    col sax potrei risolvere.

  15. #15
    V'hÃ* preso questo argomento :lol: :lol:
    Il 70% lo fa chi "soffia"
    info.docsax@gmail.com
    http://www.docsax.it NEW STYLE

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