Ciao ragazzi
ritorno a scrivere dopo mille anni !!! ma vi ho letto nel frattempo, non spesso ma vi ho controllato da lontano eh eh ...
mi piace questa discussione sull improvvisazione.
Dico alcune cose che servono prima di tutto a riassumere a me stesso qualche punto importante che penso di aver capito fermo restando che poi farlo e' un altro par de maniche. Allora :
1) chiaramente studia il pezzo e sappilo accompagnare come un bassista
2) prova ad arricchire la melodia naturalmente stando nello schema armonico
3) memorizza il giro e suona da solo se ci riesci cosi' vedi se ti sai orientare
4) prova sulle basi (se ce l'hai) senno' te la fai cosi' vedi come ci sta tutto cio' che esula dalle solite scale (sostituzioni ecc.)
Fatto tutto questo si arriva davanti a un pubblico o piu' semplicemente davanti al proprio gruppo con cui suonate e li' e' IMPOSSIBILE fare quanto sopra e suonare qualcosa di decente (almeno per me). A questo punto per me vale il fatto che si suona senza piu' pensare a quanto sopra (lo si e' imparato e messo da parte)e ci si concentra sull'ascolto di se stessi sia melodicamente che ritmicamente cercando di avere espressione e varieta' e cercando, anche, di pensare avanti . Questo implica un grande sforzo di concentraziione/creazione istantanea che annulla qualunque altra azione contemporanea.
Rimane il fatto che tutto quanto descritto sopra e' altamente complesso per cui vale la pena di farlo per gradi ipersemplificando i passaggi ecc.
Rimane anche il fatto che un metodo valido di per se' non esiste (anche questo e' il bello del jazz) e che ognuno se lo inventa/adatta in base alle proprie capacita' /necessita'/possibilita'.
Non so se quanto scritto sopra possa aiutare ma magari si.
Che ne pensate ?