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Discussione: Giant Steps

  1. #1

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    Giant Steps

    ho usato il tasto cerca, ma non ho trovato nulla di relativo a Giant Steps inteso come brano da studiare... quindi credo sia la sezione giusta e argomento nuovo.

    La domanda è semplice: dato che bene o male la trascrizione nota per nota di quello che fa Trane in rete si trova, secondo voi ha senso studiarselo?

    Ovviamente a livello armonico e di improvvisazione la risposta è no (o si parzialmente), ma per il fraseggio, per la tecnica e altre cose?

    Avanti...
    ho trasformato i miei sax in un contrabbasso, perdonami saxforum

  2. #2

    Re: Giant Steps - passo obbiligatorio o quasi?

    secondo me ha senso se lo tiri giu te ad orecchio, dopo aver studiato bene il tema e gli accordi.
    magari concentrandosi su piccoli frammenti e trasportandoli in tutte le tonalitÃ*.
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  3. #3

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    Re: Giant Steps

    eh ma quante vite ci vogliono?

    E poi prenderei un brano del quale non ho la trascrizione...
    Oppure il senso è tirarselo giù e vedere se ho trascritto correttamente?
    ho trasformato i miei sax in un contrabbasso, perdonami saxforum

  4. #4
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    Re: Giant Steps

    beh..dai un occhiata al pezzo a livello armonico.
    Ci sono 3 centri tonali. Il solo di coltrane è pieno di pentatoniche...inizia da quelle :saxxxx)))

  5. #5

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    Re: Giant Steps

    No no, non mi sono spiegato bene. Lasciamo perdere il brano a livello armonico, la storia dei centri tonali, del triangolo equilatero, della massima differenza/distanza fra le tre tonalitÃ*, etc. etc. etc.
    Escludiamo il trascrivere nota per nota... perchè tra l'altro non è neanche un brano che mi fa impazzire e quindi sarebbe in fondo alla lista e non in cima.

    A livello di tecnica e fraseggio, facciamo finta che sia un esercizio scritto su un metodo (Viola, Mintzer, etc.) merita o c'è di meglio?
    ho trasformato i miei sax in un contrabbasso, perdonami saxforum

  6. #6

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    Re: Giant Steps

    Citazione Originariamente Scritto da govons
    No no, non mi sono spiegato bene. Lasciamo perdere il brano a livello armonico, la storia dei centri tonali, del triangolo equilatero, della massima differenza/distanza fra le tre tonalitÃ*, etc. etc. etc.
    Escludiamo il trascrivere nota per nota... perchè tra l'altro non è neanche un brano che mi fa impazzire e quindi sarebbe in fondo alla lista e non in cima.

    A livello di tecnica e fraseggio, facciamo finta che sia un esercizio scritto su un metodo (Viola, Mintzer, etc.) merita o c'è di meglio?
    Può anche essere interpretato "come esercizio" ma estremamente complesso e di livello avanzato, questo si...IMHO :D-:
    in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....

  7. #7

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    Re: Giant Steps

    beh ma perchè non dovresti studiarlo? è un pezzo di storia del jazz poi imparare a fraseggiare in maniera uniforme su quei changes è utile! sicuramente non fa male a nessuno studiarlo!
    Tenore:R&C R1 Jazz AGU
    Spectruoso 280; ultimate ligature, cap e ance 3,5 FL
    Soprano dritto: R&C R1 Jazz Solid Bronze SB
    Jody Jazz HR 7*, ultimate ligature, cap e ance 3 FL
    http://www.myspace.com/jacopoalbinimusic

  8. #8

    Re: Giant Steps

    qui nel forum c'è Fabry che ha proposto un video su Youtube nel quale suona tutto il solo di Giant steps (la trascrizione di Trane) con la base aebersold che suona un po più velocemente del brano originale.
    prima ne aveva proposto altro all'unisono con Trane (sempre della stessa versione).
    studiare anche il fraseggio a quella velocitÃ* (è un lavoro ancora diverso ed ancora più complesso).
    a quella velocitÃ* poi è quasi impossibile.
    (gli stessi Liebman Bergonzi Potter avrebbero difficoltÃ*).
    lo studio degli accordi di giant steps è sicuramente formativo per un sassofonista .
    (ne sanno qualcosa i sassofonisti che ho citato).

    esistono poi delle trascrizioni di tutte le sessioni di Giant Steps una decine di soli.
    studiandole si può avere idea delle soluzioni utilizzate da Trane (anche i relazione alle diverse velocitÃ*).
    ritengo sia uno studio formativo ma che presuppone una ottima tecnica strumentale.
    ciao fra
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  9. #9

    Re: Giant Steps

    I Giant Steps changes (aka "Coltrane Changes") si possono applicare a molti brani... se il semplice studio del brano Giant Steps può risultare meccanico (ma ovviamente utile!!!!), lo step successivo è quello di applicare le stesse sostituzioni su altri brani.

    Vedi Confirmation --> 26-2, Countdown... e via così...

    A livello storico, i "Coltrane Changes" forse sono il primo schema di sostituzione armonica che non si basa su caratteristiche degli accordi (vedi sostituzione di tritono)...

    Poi, gli altri sono venuti dopo: Henderson, Hancock, Corea, Scofield, McLaughlin, Brecker, Garzone...

  10. #10

    Re: Giant Steps

    Ha sicuramente senso studiarselo: lo studio dei soli dei grandi e' una delle pratiche piu' proficue per imparare ad improvvisare. ::

    Se poi invece di partire da una trascrizione pronta te lo trascrivi tu e' anche meglio! ;)
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  11. #11

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    Re: Giant Steps

    qualsiasi pezzo suonato da un qualsiasi artista di quel livello ha migliaia di cose da insegnare ed è quindi ovvio che vale la pena studiarlo. poi giant steps è una pietra miliare. A me pare che la tua domanda fosse invece: non ho voglia di sforzarmi tanto, giÃ* il brano non mi piace tanto, devo proprio studiarlo? o c'è una scorciatoia?
    Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
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  12. #12

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    Re: Giant Steps

    Citazione Originariamente Scritto da lucaB
    qualsiasi pezzo suonato da un qualsiasi artista di quel livello ha migliaia di cose da insegnare ed è quindi ovvio che vale la pena studiarlo. poi giant steps è una pietra miliare. A me pare che la tua domanda fosse invece: non ho voglia di sforzarmi tanto, giÃ* il brano non mi piace tanto, devo proprio studiarlo? o c'è una scorciatoia?
    mmmmmmmh no, la scorciatoia non c'è e questo è palese.
    La domanda era: è un valido esercizio tecnico?
    ho trasformato i miei sax in un contrabbasso, perdonami saxforum

  13. #13

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    Re: Giant Steps

    Citazione Originariamente Scritto da govons
    Citazione Originariamente Scritto da lucaB
    qualsiasi pezzo suonato da un qualsiasi artista di quel livello ha migliaia di cose da insegnare ed è quindi ovvio che vale la pena studiarlo. poi giant steps è una pietra miliare. A me pare che la tua domanda fosse invece: non ho voglia di sforzarmi tanto, giÃ* il brano non mi piace tanto, devo proprio studiarlo? o c'è una scorciatoia?
    mmmmmmmh no, la scorciatoia non c'è e questo è palese.
    La domanda era: è un valido esercizio tecnico?
    comunque mi sono convinto che lo sia
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  14. #14

    Re: Giant Steps

    Io dopo aver sentito (e visto) il lavorone di fabbry mi sono deciso. Secondo me è utilissimo per tante tante cose, non ultimo un mero discorso tecnico certamente più gratificante di tanti esercizi da libro. Mi son messo di buzzo buono anche ad analizzare accordo per accordo cosa suona e come collega gli accordi ed i centri tonali. Sto utilizzando due strade, sempre con Transcribe! (che ti riduce la velocitÃ* senza variare l'intonazione, altrimenti sarebbe praticamente impossibile, a meno di utilizzare solo il metronomo):

    metodo 1: suonando "con" Trane: diciamo che dopo averlo letto e suonato lento -molto lento- per varie volte, identificato i passaggi più complessi e lavorando solo su quelli, riesco a farla discretamente al 70% della velocitÃ*.

    metodo 2: con l'Aebersold versione slow, riesco a farla anche lì al 70% della velocitÃ*: è più lenta dell'originale ma la difficoltÃ* sta nel fatto che sei solo e devi seguire il tempo non avendo il riferimento di Coltrane. Un attimo di deconcentrazione e sei perduto.

    A queste velocitÃ* ho ancora delle battute che non sono fluide ovviamente ma dopo 3 giorni di full-immersion credo proprio vada bene. Ora lo lascio "decantare" un pò prima di riprenderlo.

    L'ideale comunque -lo faccio sempre almeno tre volte come "riscaldamento"- è iniziare al 50% della velocitÃ*. Così si può fare quasi in scioltezza e permettersi financo di leggere stando più attenti al fraseggio, agli accenti, agli staccati, ecc. Ovviamente è d'obbligo memorizzarlo (nÃ* parola....). Dopo di che stesso procedimento con 60%, 65% e 70%. Quando sarÃ* veramente a posto si aumenta, e lì son dolori. Ho provato anche all'80% e su 5 prove solo una è stata la meno pessima. Ma ancora è presto. Sono fiducioso..... :\\:

    P.S.: I vicini saranno sull'orlo della pazzia per quando avrò terminato :D
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  15. #15

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    Re: Giant Steps

    io propongo di trasformare giant steps in una ballad a 60 di metronomo :saputello così la posso fare anche io :oops:
    Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
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