Ho scelto volutamente di mantenere lo strumento il più possibile simile all'originale, montando nuovi snap-on pads e tenendo le norton springs. Il riparatore mi aveva proposto di "convertirlo" in modo che fosse compatibile con i tamponi normali ma l'idea non mi piaceva.Originariamente Scritto da tzadik
Ho fatto arrivare dagli Usa una muta di snap-on prodotti appositamente per gli Aristocrat vintage.
Sfortunatamente oggi il vecchio Buesch non è potuto venire a casa con me perchè c'erano ancora un paio di cosette che dovevano essere sistemate. Dovrò aspettare un altro paio di giorni.
L'ho provato per una ventina di minuti e devo dire che mi ha favorevolmente impressionato.
Ha un timbro molto particolare diverso sia dai Conn che dai Selmer.
Non ha il suono acidulo dei Mark VI nè il timbro "ciccione" dei Conn.
Ha un suono meno grosso del Conn Chu Berry ma mantiene quella "pasta cicciotta" tipica dei vintage americani.
Si dice che gli Aristocrat siano sassofoni molto dolci. In realtÃ*, per quel poco che l'ho provato, mi ha dato l'impressione di essere uno strumento particolarmente malleabile sul piano timbrico. Può essere suonato con un timbro morbido (che però non diventa mai "stitico") ma permette anche di ottenere un suono aggressivo (che rimane comunque tondo).
Per quanto riguarda la meccanica, bisogna un pò studiare. Se si è abituati ai Selmer, nei passaggi veloci a volte "non si trovano" le chiavi del castelletto, del Eb e del C perchè hanno una diversa posizione ed inclinazione.
Ho avuto troppo poco tempo per esaminare approfonditamente l'intonazione dello strumento.
In generale però non mi è sembrato che avesse difetti eclatanti.