Credo che essenzialmente sia un problema culturale, ma a partire dalle radici. E' innegabile che in qualsiasi campo (ad eccezione di quei campi nati da poco, magari ad opera delle donne) purtroppo il mondo sia ancora troppo maschilista. E nella musica anche è così, basta guardarsi intorno, non solo per il sax, la percentuale di uomini che fanno musica è maggiore a quella delle donne. Basta entrare in una scuola di musica o simili. Anche perchè i genitori spesso a una bambina non la iscrivono quasi mai a un corso di batteria, di sax o di tromba. Al massimo pianoforte. Poi è logico, ci sono, per fortuna, le eccezioni.
Poi che una donna sia ben accetta in un gruppo per suonare, questo è senza ombra di dubbio vero.
E' che a me comincia a dar noia questo tipo di ragionamento, un po' come le quote rosa in Parlamento. Spero di non essere frainteso. :ehno: Ma io, nella musica, come in ufficio, nella vita di tutti i giorni, in politica, vorrei incontrare e confrontarmi con gente che è mossa dalla passione, non mi interessa che sia uomo o donna.
Ada Rovatti e Candy Dulfer, Rita Marcotulli o Maria Pia DeVito a me piacciono per quello che riescono a trasmettermi, non perchè sono donne. Il fatto che siano donne poi può caratterizzare e influire la loro passione, però prima di tutto suonano e riescono a toccare l'animo, allo stesso modo in cui ci può riuscire Rosario Giuliani o Joshua Redman, Danilo Rea o Stefano Bollani.