Chi si e' mai fatto questa domanda?
Quanti di voi sono stati convinti di averlo trovato...per poi cambiare nuovamente?
Quanti di voi non cambiano setup da anni?
Chi si e' mai fatto questa domanda?
Quanti di voi sono stati convinti di averlo trovato...per poi cambiare nuovamente?
Quanti di voi non cambiano setup da anni?
Uno strumento più facile nooo? No!!!!!
Suona Gino suona e non ti preoccupare del setup...
S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
Akai Ewi 5000
Per un attimo mi ci ero fissato pure io, tanto che se ora aprissi il portellino del pensile mi pioverebbero addosso una decina di bocchini e qualche centinaio di ance! :lol:
Poi non ci ho pensato più. Mi diverto a cambiare continuamente combinazioni per il semplice gusto di farlo, ma senza fissarmi.
Alto Yanagisawa 901
Meyer 7
Soprano dritto Lucien
Ottolink 8
Ance: tutto ciò che capita, ognuna è bella per qualcosa....
credo almeno il 95% dei sassofonistiOriginariamente Scritto da ginos77
io si sia sul sop che sul ten, non da anni ma da quasi un anno, ma visto che suono il sax da 4 anni un anno ha una buona "incidenza" dai... sperem di tener...Originariamente Scritto da ginos77
Io ho lasciato che "accadesse" di cambiarlo, dal primo tenore grassi che non ho mai amato con l'ottolink che invece amo, passai ad un weltklang che sembra il tubo di una stufa, e che mi arrivò in dono, fu una grazia e un'apertura insperata (ancora adesso lo amo e ogni tanto lo suono), fino al gretsch, che come dice il mio riparatore con accento torinese: "questo sax spacca il culo ai passeri", fino al giungere, per vie misteriose, del Berg Larsen che ha compiuto la mia aspirazione di suono, adesso basta; devo solo migliorare io, poi, a maturazione, qualcos'altro succederÃ*.
Le cose giuste le chiamiamo interiormente e quando vedono che i tempi sono maturi vengono, inutile fare mille prove, portano solo confusione e incertezza, se non si è un professionista.
____________________________________________
Ten Conn Transitional M 262XXX
Berg Larsen 120
Ten Weltklang
selmer metal classic H rw by me
Alto Conn 6m 326***
Sop Yanagisawa S 801
Selmer metal classic G
bè non credo che ci dovremmo fare tutti questi problemi mentali, la cosa piu importante lo fa lo studio ma ancora di piu lo fa chi soffia! ;) io la penso cosi poi nn so ...
1° Sax Tenore Prestige Yamaha 4C , ance quello che capita... (Sax da Battaglia).
2° Sax Tenore Yamaha 275, Claude Lakey 6*3 , ance Rico 2
3° ... chissà cosa sarà ...
sono anni che suono lo stesso setup.
devo dire però che è da tempo che suono poco.
ciao fra
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
finchè stai imparando è normale cambiare il setup, purchè non sia troppo spesso diciamo..............ma non buttare i vecchi bocchini e non venderli.
Se un giorno cambi sax li vorrai riprovare tutti ::
Come la chiama qualcuno del forum, con azzeccato neologismo? GAM .........penso che il 99% di chi suona il sax ne sia affetto. Magari non subito, perchè all'inizio non se ne sente l'esigenza, ma dopo qualche anno, quando quelle che apparentemente erano certezze, iniziano a vacillare, quando si è arrivati ad un sufficiente livello di competenza, ECCO che scatta la sindrome, si inizia a provare, sperimentare......Anch'io ne sono affetto, ma diciamo che, da alcuni anni ho un setup pittosto stabile (Phil Barone NY apertura 6M e il mitico vecchio Dukoff D7, sull'alto), anche se sono sermpre pronto a rimettermi in discussione.....e forse questo, è anche un'aspetto affascinante del suonare il sax....ritengo questo aspetto fondamentale per trovare "la propria voce", a patto che si sia SERIAMENTE interessati a suonare il sax. Il bocchino non rappresenta la panacea, il sacro Graal, nulla sostituisce lo studio, e non vi illudete che studiando poco e cambiando bocchino, si possano risolvere i propri problemi timbrici, di intonazione e via discorrendo........
il mio setup ideale sul contralto penso di averlo raggiunto:
Selmer SA80 II - meyer 5MM o richie cole - vandoren ZZ 3
Sul soprano sono in fase di sperimentazione (a breve provero' un bari 60)
Soprano Curvo: Borgani Jubilee Pearl Gold
Boc: Vandoren S15
Leg: BG
Anc: Vandoren 3
Soprano Dritto: Sequoia Lemon
Boc: Vandoren S15
Leg: FL Ultimate
Anc: Vandoren 3
Contralto: Selmer SAII 80
Boc: Selmer C* / Meyer 6
Leg: Selmer
Anc: Vandoren ZZ 3
ti rispondo : guarda cosa ho in firma
il mio set up è in evoluzione e lo sto ancora cercando :
"la ricerca del suono può durare una vita"
secondo me per trovare il setup della vita bisogna avere un riferimento tra i grandi saxofonisti... Per esempio io ho optato per un meyer perche' mi piace il suono brillante di parker e di cafiso
Soprano Curvo: Borgani Jubilee Pearl Gold
Boc: Vandoren S15
Leg: BG
Anc: Vandoren 3
Soprano Dritto: Sequoia Lemon
Boc: Vandoren S15
Leg: FL Ultimate
Anc: Vandoren 3
Contralto: Selmer SAII 80
Boc: Selmer C* / Meyer 6
Leg: Selmer
Anc: Vandoren ZZ 3
Io la domanda me la sono fatta tante volta, peró ho avuto la fortuna di trovare il mio setup quasi subito anche se sinceramente penso che sia più lo studio che il resto....
Il suono è migliorato notevolmente con migliaia di ore di note lunghe.....poi cambiando l'apertura(ovvero passando ad una apertura maggiore)è come se mi fossi messo seduto rilassato....e chi cambia più e che so' matto?? :D
s.t. selmer SA 80 II
8link stm ny 8,leg fl ultimate esm jazz 8*
vand. java 2.5
alto grassi leader esm jazz 7
sop. yss475 II
vandoren v5 jazz s35,8link stm 7*,8link stone edge 5* leg. fl pure brass
voz med,r.royal jazz,vandoren zz 2.5
Penso non esista il Setup della vita!
Quando uno è neofita, tenderÃ* sempre a dare colpa al setup qual'ora non raggiungesse gli obbiettivi sperati;
quano uno ha un pelo più di esperienza, cercherÃ* nel setup quelle condizioni in cui lo aiutino a superare i propri gap tecnici;
quando uno è un prefossionista, potrÃ* usare qualsiasi cosa in maniera eccellente, ovviamente anch'esso tenderÃ* a ricercare soluzioni maggiormente idenee al suo contensto, ma generalmente non darebbe molto peso alla cosa, l'impostante è che sia comodo!
Onestamente, per un'attimo, sono stato affetto da GAM quando ho cominciato a frequentare il Forum eheh! ... le miriadi di informazioni trovate, utenti soddisfatissimi del proprio Setup, la voglia di emulare il timbro di un dato artista .. come la maggior parte delle persone, tutti questi input han fatto si che le mie certezze, diventassero incertezze;
fortunatamente però non mi sono mai buttato nella mischia per l'acquisto dell'ultimo becco da urlo, o di quello vintage che suona da solo!
A parte l'errore d'aver acquistato un' Ottolink STM NY senza conoscerne dapprima le possibili problematiche nelle rifiniture (fortunatamente risolte con piccole aggiustatine), per il resto ho solo cercato soluzioni migliori (a prezzi modici), che mi pemettessero di suonare generi differenti per le varie esigenze (Banda, Gruppo R&B, Quartetto Classico, Gruppo Blues) ... il resto lo fa lo studio! .. infatti ultimamente sto usando un solo becco in tre contesti (classica a parte), modificando la sola legatura e a volte le ance ... il fortunato è ormai il consolidato becco originale Yanagisawa acquistato assieme al sax e mai usato perchè considerato poco gradevole ... mi sbagliavo! eccome se mi sbagliavo!
Morale della favola, come giÃ* detto da molti e probabilmente anche troppe volte, "è lo studio che fa la differenza!"
Soprano: Yamaha Yss-475II
★ Jody Jazz HR 6* - Selmer S90-180
Tenore: Yanagisawa T901 + Neck T92 (bronze)
★ Vandoren V5 T35 & V16 T7
★ WBS M2 7
Tenore: Grassi Professional '86
★ Otto Link STM 6*
★ WBS VT1W 7 (copia Dukoff Hollywood Zimberoff 7)
La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento.
Charlie Parker
Originariamente Scritto da stravientu
Si però, citando Quelo, la risposta è dentro di te...e però è sbagliata!!!
La ricerca del proprio suono è diverso dalla ricerca del proprio set up. Il set up deve essere un mezzo per agevolarci nella tecnica. Il suono è un'altra cosa, posso usare un Guardala Studio (tendenzialmente chiaro) oppure un Soloist (tendenzialmente scuro), sicuramente si avvertono delle differenze tra i due ma il mio suono (purtroppo) rimane sempre quello.
La ricerca del proprio suono ideale deve essere indipendente dalla ricerca del set up perchè, secondo me, seguono logiche ed obiettivi diversi.
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