La cosa che mi fa veramente imbestialire :muro(((( è quando sento dire

"il jazz non mi piace perchè non lo capisco"

Generalmente un'affermazione del genere proviene da persone che non hanno la benchè minima conoscenza della teoria musicale. Quindi persone che non capiscono un brano jazz ma che non capiscono neppure la Canzone del Sole.

Mentre ascolta la canzone del sole, l'ascoltatore medio "ignorante" (nel senso che ignora la teoria musicale) non capisce che la progressione armonica è basata sulla cadenza I IV V IV, non sa riconoscere nè gli intervalli utilizzati nè la struttura AABA nè se il brano è in tonalitÃ* maggiore o minore.

Dunque se è vero che l'ascoltatore "ignorante" non capisce Giant Steps, è vero anche egli non capisce neppure la Canzone del Sole. Quest'ultima però, pur non essendo comprensibile, gli piace perchè sin da quando è nato è stato abituato a sentire quel genere di suoni.

Quello che nell'orecchio dell'ascolatore medio fa la differenza tra la Canzone del Sole e Giant Steps non è la "difficoltÃ*" della musica in se bensì "l'abitudine" dello stesso ascoltatore ad ascoltare certe cose piuttosto che certe altre.

Altra espressione che viene usata improriamente in questi casi è: devi "allenarti" ad ascoltare jazz.
Il concetto di "allenamento" richiama l'idea di uno sforzo prolungato volta ad acquistare una certa capacitÃ*.
Con riferimento all'ascolto, a mio parere bisognerebbe invece dire: devi "abituarti" ad ascoltare jazz.
L'ascolto della musica non richiede infatti alcuno sforzo e non fa acquisire alcuna capacitÃ* specifica.
L'abitudine all'ascolto rende invece famigliare qualsiasi genere musicale: anche il free più selvaggio.