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Discussione: Apprezzare il jazz

  1. #16

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    Re: Apprezzare il jazz

    Citazione Originariamente Scritto da GeoJazz
    non volersi neanche avvicinare a capire un mondo meraviglioso che è il jazz, con la sua storia e la sua arte.
    Purtroppo è così...ma d'altronde è difficile farglielo capire...
    Secondo me il problema è alla radice..il jazz è un linguaggio che comunica con suoni e non parole(salvo alcuni casi,ovviamente)..ergo non si coglie immediatamente il suo messaggio(che magari noi possiamo cogliere)...
    al contrario in altri generi di musica le parole acquistano un'importanza tale da diventare,seppur non orecchiabili,cantabili,fruibili!
    Non è che ho amici che(Grazie a Dio)sentono robaccia..voglio dire,sentono Pink Floyd,Beatles,Depeche Mode,Blink 182,ecc...poi che io non riesca a sopportare il70% di questa musica è un altro discorso(e mi professo consapevolmente un ignorante di rock),ma non mi sognerei mai di dirgli di cambiarla in macchina!anzi,se la mettono,cerco di capirla,magari mi faccio raccontare la storia della canzone,i suoi perchè e i suoi percome...anche se non mi piace tento di apprezzarla...
    Spesso si considera il jazz una musica da vecchi...non sanno magari che fu una delle prime forme di libertÃ* e di protesta!!
    secondo me è una questione di consapevolezza...loro sanno che il jazz è un linguaggio profondo e diverso,probabilmente più complesso,e non c'è voglia di tentare di capirlo!!!

    Comunque..il libro di Polillo è bellissimo!!
    Conn6M,Nak.Lady-Russeaux5-Rico.sel.jazz3S
    R&C saxello gold-JodyJazz HR 6*-Rico.sel.jazz3S
    Yamaha YTS 275-Raganato7*-Rico.sel.jazz3S
    Roling's Trumpet-7c

    "In genere, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia-Ellington"

  2. #17

    Re: Apprezzare il jazz

    La cosa che mi fa veramente imbestialire :muro(((( è quando sento dire

    "il jazz non mi piace perchè non lo capisco"

    Generalmente un'affermazione del genere proviene da persone che non hanno la benchè minima conoscenza della teoria musicale. Quindi persone che non capiscono un brano jazz ma che non capiscono neppure la Canzone del Sole.

    Mentre ascolta la canzone del sole, l'ascoltatore medio "ignorante" (nel senso che ignora la teoria musicale) non capisce che la progressione armonica è basata sulla cadenza I IV V IV, non sa riconoscere nè gli intervalli utilizzati nè la struttura AABA nè se il brano è in tonalitÃ* maggiore o minore.

    Dunque se è vero che l'ascoltatore "ignorante" non capisce Giant Steps, è vero anche egli non capisce neppure la Canzone del Sole. Quest'ultima però, pur non essendo comprensibile, gli piace perchè sin da quando è nato è stato abituato a sentire quel genere di suoni.

    Quello che nell'orecchio dell'ascolatore medio fa la differenza tra la Canzone del Sole e Giant Steps non è la "difficoltÃ*" della musica in se bensì "l'abitudine" dello stesso ascoltatore ad ascoltare certe cose piuttosto che certe altre.

    Altra espressione che viene usata improriamente in questi casi è: devi "allenarti" ad ascoltare jazz.
    Il concetto di "allenamento" richiama l'idea di uno sforzo prolungato volta ad acquistare una certa capacitÃ*.
    Con riferimento all'ascolto, a mio parere bisognerebbe invece dire: devi "abituarti" ad ascoltare jazz.
    L'ascolto della musica non richiede infatti alcuno sforzo e non fa acquisire alcuna capacitÃ* specifica.
    L'abitudine all'ascolto rende invece famigliare qualsiasi genere musicale: anche il free più selvaggio.
    Tenore Selmer Mark VI
    Alto Cannonball Big Bell Stone Series
    Soprano Yamaha YSS 675
    Wind Control. Yamaha WX5

    My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
    Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/

  3. #18

    Re: Apprezzare il jazz

    seondo me la musica come l'arte non ha bisogno di preparazione/spiegazioni per essere apprezzate.
    Studi, saggi, analisi e recensioni sono degli extra che permettono all'ascoltatore di approfondire quell'opera
    Trane diceva, che la musica parla da se infatti secondo lui non erano necessarie le "Liner notes" sul retro dei dischi.
    se si ascoltano le opere fatte con genio/talento/anima/ricerca/umiltè senza le tonnellate di preconcetti estetici a cui siamo sottoposti ogni istante, si riesce sempre a scorgere la bellezza, poi i gusti son gusti ma la bellezza non è relativa al gusto la bellezza è assoluta il gusto è "preferenza" relativa, esempio:

    se ascolto beethoven ne scogo la bellezza ma non mi appassiona per il mio "gusto" preferisco ornette coleman o i public enemy.

    se ammiro un raffaello ne scogo la bellezza ma non mi appassiona quanto un donatello o un cezanne

  4. #19

    Re: Apprezzare il jazz

    Quello che nell'orecchio dell'ascolatore medio fa la differenza tra la Canzone del Sole e Giant Steps non è la "difficoltÃ*" della musica in se bensì "l'abitudine" dello stesso ascoltatore ad ascoltare certe cose piuttosto che certe altre.
    In effetti il grande pianista Maurizio Pollini in una intervista diceva che uno dei grandi errori nell'insegnamento della musica in Occidente è la tonalitÃ* che abitua le persone ad ascoltare ed apprezzare solo una certa composizione di suoni. Secondo lui invece l'educazione musicale dovrebbe essere incentrata sui suoni in sé che ognuno poi utilizzerÃ* secondo la propria sensibilitÃ* combinandoli nei modi più vari non necessariamente rientranti nelle tonalitÃ* o nelle scale che siamo abituati ad ascoltare in Occidente. Pollini è in pianista classico ma con questo ragionamento di fatto equipara a livello artistico tutte le musiche del mondo (eurocolta, jazz, indiana, araba, ecc...).
    Soprano:
    Yamaha YSS 475 (012275)
    Becco: Vandoren V16 S6
    Ance: Marca Jazz n. 3

    Contralto:
    Grassi Professional (57737)
    Becco: Selmer S80 E
    Ance: Vandoren Java 2,5

  5. #20

    Data Registrazione
    Dec 2009
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    Messaggi
    3,689

    Re: Apprezzare il jazz

    una volta ho incrociato una collega mentre andavo a lavoro, avevo le cuffiette, me ne prende una per sentire cosa stessi ascoltando e mi fa: "A ma ascolti jazz? Ma come fai? é troppo intellettuale". la mia faccia :shock:

    per quanto riguarda gli ascolti da consigliare all'OP secondo me ti puoi lanciare tranquillamente sulla bossa nova che dovrebbe piacerti, o su Maceo Parker. Secondo me ti piacerÃ* anche cannonball
    Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
    Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
    my flickr
    Pixifoto sucks

  6. #21

    Re: Apprezzare il jazz

    ciao a tutti! comincio ringraziando innanzitutto tutti quelli che hanno partecipato sinora con i loro consigli e le loro impressioni, ho iniziato a procurarmi qualcuno dei dischi che mi avete consigliato e appena avrò un po' di tempo me li ascolterò, e appena faccio un salto in biblioteca vedo se per caso hanno lì il libro "il jazz" che mi avete consigliato, sono certo che sarÃ* molto interessante e mi aiuterÃ* parecchio a capire un po' questo mondo misterioso (per me).

    Interessante sono anche i vostri pensieri sul "perchè la gente non ascolta il jazz o dice che non lo capiscono".

    Vi porto la mia esperienza. Ho 28 anni, studio pianoforte classico, ascolto tantissima musica (ma tanta tanta tanta tanto è vero che ho deciso di prendere un orientamento in ciò che ascolto), studio canto moderno, organo liturgico e il sax tramite la banda. la musica è dunque la mia vita, guai a togliermela. Non si parla, qui di un orecchio pigro; qualche anno fa ricordo che sull'autoradio avevo un cd dei pink floyd, sono passato a prendere dei miei amici e dopo 2 minuti (2!!!) di ascolto di, money forse?, comunque, dopo 2 minuti ad un certo punto uno fa: "sì ma togli questa merda!!!", ha tolto il cd dall'autoradio, ne ha messo uno che aveva lì lui: TUNZ TUNZ TUNZ PARA TUNZ TUNZ TUNZ ........ e gli altri "oh ma meno male!!!! non se ne poteva più!!!!!!". Inutile dire che non esco più con loro !

    oppure un altro che conosco io "che musica ascolti?" "vasco" "e poi? chi altri?" "solo vasco, il resto è tutta merda"...

    no, io sarò un caso più raro probabilmente, ma anche gente non dagli orecchi pigrissimi non riescono ad ascoltarlo.
    Io stesso ho fatto parecchi tentativi, senza riuscire nell'impresa; finchè finalmente, come dicevo prima, due persone competenti mi hanno dato i consigli giusti, raccontandomi che loro stessi prima di diventare appassionatissimi sfegatati di jazz dicevano "che schifo il jazz!!!".

    Diversa è la considerazione su "ma perchè mi ascoltano solo le ballad", perchè qui entrano maggiormente i gusti personali. Molti di noi magari amano il rock ma non il metal. Alcuni potranno dire "oh ma che bravi i dream theater" ed uno "mah guarda, io preferisco i queen". Del resto, se parliamo di musica classica, è generalmente più apprezzata la musica sinfonica che quella da camera. se è vero che uno può iniziare ad ascoltare musica classica sentendo la primavera di vivaldi, e poi innamorarsi delle suite per violoncello di bach, non è detto ciò questo debba avvenire per forza altrimenti è uno che non capisce la musica. Perchè in tal caso il fatto di preferire una musica ad un'altra dovrebbe diventare una questione di mera intelligenza, ed allora nascerebbe una guerra civile fra i sostenitori di vari generi. Perchè un ottimo album di musica folk, raffinata e ricercata ha pari dignitÃ* con un ottimo album di jazz o di rock, ma uno può preferire l'uno piuttosto che l'altro.

    Se si parla di cultura musicale, è un altro discorso. liquidare un genere solo perchè non ci si è mai provato ad entrare e le prime esperienze non sono state esaltanti, vuol dire disprezzare qualcosa che non si conosce. voglio dire: il metal non è solo cannibal corpse o marylin manson, e non va identificato con questo. Se qualcuno di voi prova a farsi un bel viaggio nel rock e nel metal, riuscendo ad apprezzare alcuni artisti, magari poi ritornerÃ* all'amato jazz, ma avrÃ* fatto un passo in più nella propria cultura musicale.

    spero di essermi espresso più o meno in modo chiaro :)
    io sto vedendo la luce in questo viaggio nel jazz!
    IN VENDITA --> Lebyale LR 7

  7. #22

    Re: Apprezzare il jazz

    liquidare un genere solo perchè non ci si è mai provato ad entrare e le prime esperienze non sono state esaltanti, vuol dire disprezzare qualcosa che non si conosce
    Infatti il punto è proprio questo; vale per il jazz ma per qualsiasi altra forma d'arte musicale e non (pittura, letteratura, ecc...). Ognuno di noi ha la sua sensibilitÃ* ed i suoi schemi che man mano che passa il tempo tendono ad irrigidirsi sempre di più. Se a un gruppo di bambini che non abbiano mai ascoltato musica gli si fa ascoltare musica classica, jazz, rock o altro molto probabilmente le preferenze si divideranno abbastanza equamente tra i vari generi (esperimento provato dal mio ex insegnante di musica, anzi nel suo esperimento il genere meno apprezzato era stato proprio il rock).
    Poi con la formazione della personalitÃ* si tende (giustamente perché altrimenti si diventa schizofrenici ...) a rifiutare quelle cose che risultano incompatibili con la visione del mondo che si sta formando (l'atonalitÃ* nella musica classica è una di queste ...). Quindi è chiaro che accostarsi per la prima volta a qualcosa che noi nella nostra psiche abbiamo definitivamente eliminato è disorientante ("non si capisce il jazz") e difficile. Ma è uno sforzo che va fatto per poter conoscere e giudicare davvero questa cosa. Poi ovviamente non è che bisogna essere masochisti e imporci di fare o ascoltare qualcosa che non ci piace e se, dopo un percorso di approfondimento e di studio, il jazz proprio non piace lasciamo perdere (ma in genere non capita mai cioè tutte le persone che hanno voluto davvero conoscere questa musica poi hanno finito per apprezzarla ed ascoltarla, magari non tutta ma in gran parte sì).
    Soprano:
    Yamaha YSS 475 (012275)
    Becco: Vandoren V16 S6
    Ance: Marca Jazz n. 3

    Contralto:
    Grassi Professional (57737)
    Becco: Selmer S80 E
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