secondo me si dovrebbe leggere in basso perchè cosi posso capire quali sono le note anche da un altro strumento
secondo me si dovrebbe leggere in basso perchè cosi posso capire quali sono le note anche da un altro strumento
I sassofoni (esclusi quelli in C) sono strumenti traspositori, quindi leggere in una chiave che presenta alterazioni diverse da quelle che dovrebbero esserci secondo la tonalitÃ* dello strumento... è futile!
Il resto è una questione di trasporto: con il contralto (in Eb) suoni una sesta sopra (o una terza minore sotto) del tonalitÃ* di C... fine!
Ragazzi stop, se no ci prendiamo a sprangate :D
wcamaldoli ha fatto solamente una domanda, ogn'uno può restare della propria idea se la ritiene giusta, evitando commenti, che potrebbero indurre la persona che stÃ* leggendo ad una confusione totale e negativa. ;)
Paolo :D-:
Contralto selmer SA80 II
Bocchino Meyer 6 M
Marca jazz 3-2,5
FL Pure Brass XL Alto sax
legatura tradizionale
Bocchino Rico Royal C5 alto sax
ciao
Purtroppo per me non so quasi nulla di teoria e leggo come un analfabeta solo la chiave di violino....un giorno son voluto andare alle prove d'una banda portandomi dietro il baritono,mi danno una partitura in chiave di basso e mi dicono di leggerla come se fosse di violino: funziona! Ora chiedo:se prendo una Suite di Bach per violoncello scritta in chiave di basso e la leggo come se fosse in chiave di violino,il risultato tonale sarÃ* ,sul baritono,la stessa nota (suono) che fa il cello leggendo in basso?
Amo le suite per cello,sarebbe fantastico per me.
il nero :saxxxx)))
P.S.se è una bestialitÃ* chiedo venia anticipata.
Questo accade perché se suoni uno spartito in chiave di basso leggendolo in chiave di violino (detto brutalmente...si toglie la chiave di basso e si legge tutto come scritto ma in chiave di violino) non fai altro che il trasporto inverso a quello solito, ovvero trasponi una terza minore sotto. Se ad esempio sullo spartito leggi Do (in chiave di basso, secondo spazio), la posizione da utilizzare sull'alto/baritono è quella del La che guarda caso è la stessa nota che in chiave di violino si trova sul secondo spazio.
Ovviamente bisogna sempre far attenzione alle alterazioni in chiave...
Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC
Grande MBB, stessa tecnica che mi ha insegnato mio zio ;)
ciao :: :yeah!)
Contralto selmer SA80 II
Bocchino Meyer 6 M
Marca jazz 3-2,5
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legatura tradizionale
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Scusate, e scusa tzadik. Ma non credo esista alcunchè di "futile" in musica.
Ora, se proprio vogliamo dirla tutta: ad un musicista dovrebbe servire la conoscenza del setticlavio completo visto che, se nel corso del proprio percorso musicale, volesse arrivare a comporre, arrangiare ed orchestrare dei brani, sarebbe in serie ambasce senza la conoscenza dello stesso, dell'estensione e tessitura dei vari strumenti musicali.
Ove non vi fosse questa conoscenza, immagina che casino a scrivere parti per sax tenore, sax baritono, clarinetto, tromba, ecc. "Qui è una terza minore, qui è una seconda maggiore..." e tutto questo....nota per nota! Probabilmente per natale avrebbe scritto 8 battute per l'orchestra. Cosa ben diversa conoscendo la chiave di riferimento dello strumento. Diventa tutto trasparente ed immediato.
Stesso dicasi per le alterazioni in chiave. Non capisco quale sia il problema (sempre che, come detto, lo studio non si fermi troppo presto. Ma in questo caso, con qualunque metodo, son uccelli per diabetici).
Dal momento che io imparo lo strumento nella mia chiave d'impianto e so che la stessa è Bb (o Eb) ed imparo anche la chiave di violino ed a suonare trasportando, visto che "chiamo" le note con il loro nome reale (prescindendo dall'altezza, ovvio) qual'è il problema? Se ho fatto tutto ciò ed ovviamente si suppone che abbia imparato le alterazioni in chiave, nel momento in cui leggerò una parte in Concert senza alterazioni non è che mi metto a pensare (ah, qua io in chiave di tenore ho due diesis -o tre per i sax in Eb-), ma molto più semplicemente so che devo suonare un E ed un B (e magari un A) naturali invece che bemolle. E poi, anche fossero alterazioni inutili (o futili) tutto si "pareggia" perchè se il problema sono le alterazioni, quando il pezzo è in Bb per il piano il tenorista può pensare (che bello, non ho alterazioni in chiave.. :D
Allo stesso tempo, quando suono parti scritte in Eb o Bb, leggendo l'armatura in chiave saprò sempre e comunque qual'è la tonalitÃ* che eventualmente dovrei comunicare ad un pianista cosa che, per esperienza, avviene molto di rado con gli studenti che suonano leggendo la chiave di violino.
Poi, sempre suonando con gli altri, capisco la semplicitÃ* che può avere lo studente in chiave di violino nel momento in cui il pianista gli dice ad esempio: qui ci va la scala misolida di F, oppure, puoi arpeggiare l'accordo di Cm7. Facile (ma non per chi inizia...), basta pensare il tutto un tono sopra, visto che il pianista parll per note reali, e fai la misolida di G e l'arpeggio di Dm7 ma......se il pianista, o il chitarrista (dove non vedi le note sul piano ed usa un sistema di trasporto facilitato dalla tastiera) ti dice: "prova a fare un riff tipo Db-Ab-Bb-F-G-E".....ti assicuro che...casca l'asino. Spesso si fa notte ;)
Poi, scusate un'ultima cosa. Il sax è uno strumento a tutti gli effeti, non credo vi siano dubbi. Ora, mi domando e dico. Se bastasse andare "per gradi" (cosa tra l'altro oltremodo complicata e riservata agli studi più avanzati che a quelli base o intermedi e dove sì sarebbe un bel casino a mettere al posto giusto le alterazioni necessarie), a che servirebbe il setticlavio? Solo per i cantanti? Ma...anche la voce è uno strumento, o no?
T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)
A me il setticlavio sembra sostanzialmente "inutile".... mi sembra più importante imparare a trasportare note, accordi, pattern...
Se io suono il sax tenore e ho davanti una partitura in C... e mi trovo scritta una nota, l'esercizio che faccio io è: pensare quella nota un tono sopra di come è scritta, una volta pensata a quella nota associo la posizione (diteggiatura) che ha quella nota sullo strumento: questo è il trasporto.
Saltare la trasposizione, è un male!
Per quanto riguarda l'orchestrazione ormai, oltre un tot di numero di strumenti (cioè di "righi"), al giorno d'oggi è molto più conveniente usare software di notazione che scrivere a mano: basta settarli a puntino e riesce a fare tutto in maniera semplice e veloce (io perdo meno tempo a scrivere con Finale).
Io lavoro di solito in C (cioè visualizzando gli strumenti momentaneamente in tonalitÃ* di C, trasposti in C), con ogni strumento settato nel suo "range": ho un template con giÃ* le traspozioni fatte: se sullo spartito il rigo di tromba e tenore hanno la stessa nota sullo stesso o rigo o spazio, ci pensa il programma a far suonare la tromba un'ottava sopra al tenore (o viceversa) e il discorso vale per qualsiasi altro strumento.
In questo modo, si lavora in maniera semplice e veloce, poi volendo i vari programmi possono far visualizzare l'altezza reale delle note devi vari strumenti, però trovo che si più comodo almeno impostare le ottave in cui lavorano gli strumenti. Su un pianoforte, lavorare così è giÃ* meno immediato anche perchè i "grappoli" a un certo punto tocca farli con 2 mani (per una questione di estensione).
Per quanto riguarda la trasposione dalla tonalitÃ* in C a quella dello strumento, i programmi lo fanno in automatico.
Quando leggi con il tenore, una parte dedicat scritta per tenore in Bb, tu sullo strumento e a mente non compi nessun tipo di trasporto: il trasporto è giÃ* fatto sulla partitura. Penso che al giorno d'oggi raramente ci siano parti indicate per tenore che non siano giÃ* automaticamente trasposte per lo strumento stesso.
Tutto questo come hai detto, non dovrebbe esulare da conoscenze ritmico/armoniche (anche se non a tutti servono).
Eh tzadik. Ma tu parli di un altro livello, il tuo appunto. Anch'io, usando Sibelius come programma, che fa di tutto ed anche di più, spesso velocizzo moltissimo il lavoro in questi termini. Ma conoscere la teoria di quello che il programma ti fa in automatico è un passo obbligato, non un di più. Anche perchè se si vuole superare gli esami di composizione ed orchestrazione (ad esempio) ti chiudono in una stanza senza cellulare ed ovviamente senza PC per 18 e 36 ore :D
Pensare per gradi è sicuramente meglio, ma è un punto di arrivo, non può essere un punto di partenza. Pensa a chi ha appena iniziato o a chi ha iniziato da relativamente poco....
T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
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Eheh... in effetti non è semplice e non è immediato, ma meglio farsi il "mazzo" subito che poi avere problemi in futuro...
Quando ho cominciato ad utilizzare Finale in maniera "seria" (circa 5/6 anni fa') non sapevo nemmeno utilizzarlo e lavoravo con le parti singole, poi ho scoperto che si poteva fare lo score, poi che si potevano variare le tonalitÃ* da strumento... insomma mi si è aperto un mondo.
Penso che un esame di composizione si a un livello ulteriormente più elevato... poi quando si comincia ad avere 20/25 righi sullo spartito, tenere a mente delle tonalitÃ*, dei range utili degli strumenti... diventa effettivamente un casino se si lavora senza mezzo informatico, eppure si faceva e si continua a fare.
Giuro che per Sax tenore ( e creedevo fosse la norma) ne ho vista in chiava di basso!Originariamente Scritto da Chopin75
Ma non e cosi diffiicile
C4 invece di essere nel 3° spazio e' nel secondo! In pratica scende tutto di uno spazio.
E come se tu mettessi uno sull'altro due pentagrammi, e il C3 sta nel mezzo. Da li scendi e invece di mettere i tagli in testa e in gambo appoggi le note sullo spartito di sotto cosi il LA occupera in chiave di basso la posizone che occupa il FA in chiave di violino ossia sul 5° rigo
In pratica se in chiave di violino hai un LA sotto il C3 lo scriveresti con un taglio in testa e uno in gambo, bene il taglio in testa non e nient'altro che il 5° rigo dello spartito sottostante che e un chiave di basso, e quindi avrai un MI che occupa il 3° spazio (DO in chiave di violino) e il DO che occupa il 2° spazio (LA in chiave di violino)
Chiaro no?
Alto Grassi AS 200 Pro Meyer 7 Rico Plasticover 2,5
Tenore Martin Imperial Mayer 7 Rico Plasticover 2,5
Soprano BOH? Becco Boh? Ance 2
Clarinetto CONDUCTOR Vandoren B45 ance 2,5
Tromba Prelude by BAch e Stradivarius ML 180-37 con Bach 3C/7C
Questa è una lotta che mi perseguita da 12 anni... e ancora oggi mi è saltata fuori parlando con un altro sassofonista...
Dunque io ho imparato la tastiera del sax in maniera universale (Do con dito medio mano sinistra) e leggendo la chiave di tenore... poi mi sono reso conto del dramma e ho cominciato a leggere la chiave di violino... ma anche qui è venuto fuori un dramma... io non ho mai suonato in orchestra e quindi con qualunque band abbia suonato, o qualunque spartito abbia letto (real book e affini) sono tutti in chiave di violino non trasposta... perchè quindi la fatica di trasporre il tutto??
E fu così che 10 anni fa decisi di leggere in chiave di violino e suonare lo strumento per "effetto", per cui quello che per tutti è do, per me è sib (sono tenorista).... morale della favola??
Quando sono con altri sassofonisti e formazioni bandistiche non orchestrali, mentre gli altri cominciano a fare i calcoli per trasporre il tutto, o tirano fuori la penna, io sto già suonando....
Qualcuno mi dirà... e con il contralto??? Semplice.. ho imparato una seconda diteggiatura... e tutto fila liscio...
Mi fate capire perchè questa menata di trasporre e trasporre e trasporre ancora, mentalmente, scritto ecc.ecc. se poi il mondo intorno a noi gira in chiave di violino???? Stia bene per chi suona in orchestra (sono l'unico che non lo fa??) ma gli altri??
Sinceramente preferisco trasporre quel raro spartito orchestrale piuttosto che trasporre ogni singolo brano che mi si pone davanti, che in un sistema non professionale è sempre in chiave di violino!!!!
Se ho sbagliato, vi prego, spiegatemi una volta e per sempre la ragione di tutto ciò....
Salutoni
Selmer Mark VI Society
Tenori: Selmer SA 80 II - Theo Wanne Durga - Java 2 1/2
Conn Chu Berry 161xxx - Soloist Vintage - Rico SJ 3S
Selmer Mark VI 102xxx - Jody Jazz DVNY 8* - Rico 2 1/2
Contralto: Grassi AS400 Prestige - Meyer 6 - Rico 2 1/2
Il tutto è un po' cervellotico... comunque se ci riesci! :bravo:
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