Se dal punto di vista di storia musicale sono d'accordo con david(rispetto a cui sono,a livello di cultura musicale storica,un ignorante totale)...devo però ammettere che in parte ciò che però è scritto in quell'articolo è vero.
Innanzitutto la storia degli schemi ricorrenti,detta in quel modo è sicuramente fraintendibile e assolutamente posta male, ma non è del tutto falsa.
Il piacere dell'ascolto per il nostro cervello si basa su degli schemi sonori riconoscibili e più facilmente individuabili. Ora, è normale che ad esempio Fra Martino sia una melodia semplice,basata totalmente su questi schemi, al punto che non c'è piacere reale nell'ascoltarla.
Quindi? C'è cacofonia in essa? NO! Eppure è una cosa estremamente noiosa...e Juggler ha colto in pieno l'argomento quando ha detto di annoiarsi se riesce a capire ciò che segue nella musica.
Il piacere dell'ascolto si basa sì su suddetti schemi riconoscibili, ma anche e sopratutto nel riuscire,magari partendo da essi,a rompere le aspettative dell'ascoltatore!LA teoria delle aspettative, che non è una scemata che ho inventata io ma una realtĂ* neuroscientifica che ho avuto modo di studiare,è alla base del piacere derivante dall'arte.
Il nostro cervello ama essere sorpreso in ciò che conosce...ed ovviamente questo a partire dal retroterra della sua conoscenza!! E qui entra in gioco il bagaglio etnico di ognuno di noi.
Ciò che ognuno è abituato a riconoscere come conosciuto,come normale!
Con questo poema non voglio dire che sia sbagliato l'articolo o le opinioni di chi lo contesta. Dico che è un articolo che si fa contestare perchè basato su generalizzazioni atte alla comprensione da parte di tutti, anche di chi non ha le conoscenze e Musicali, e Neurologiche!