A mio avviso, Ball afferma una grande "balla" oppure non so fino a che punto ciò che riporta il giornalista sia effettivamente ciò che Ball in qualche modo ha cercato di dimostrare/affermare...
Innanzitutto, a tutt'oggi non esiste una teoria della percezione che può essere generalizzata a livello universale.
Poniamo l'ipotesi che abbia fatto degli esperimenti su un gruppo di persone: andrebbe valutato quale livello tassonomico d'ingresso è stato preso in considerazione ovvero etĂ*, cultura, ceto sociale ecc.
Si è cercata omogeneitĂ* o disomogeneitĂ* nel campione prescelto? E usando quale criterio?
Anche semplicemente affermare che "il cervello cerca schemi ricorrenti" è assolutamente falso...un po' come dire "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia non sa quello che trova": affermazione apparentemente saggia, ma noiosamente retrò e che puzza di conservatorismo paranoide.
Ogni cultura ha "schemi ricorrenti", non il cervello dei singoli individui...semmai, e in modo molto generico, si può affermare che ogni individuo è portato a seguire gli "schemi ricorrenti" della propria cultura di appartenenza.
E poi, affermare che in musica la godibilitĂ* nasca dalla prevedibilitĂ* è una grande idiozia: in senso occidentale, ogni compositore ha sempre cercato di trovare soluzioni innovative e quindi non necessariamente prevedibili rispetto alla tradizione musicale a lui precedente; personalmente, se durante l'ascolto riesco a prevedere ciò che segue, mi annoio mortalmente...
Non regge neanche l'improbabile paragone fra la musica di Bach e di Mozart e quella di Schonberg o delle avanguardie in genere...Mozart fu preso a calci nel sedere dall'arcivescovo Colloredo, il quale trovava intollerabili certe soluzioni armoniche
di Amedeus...si presume gli accordi diminuiti; Mozart ha scritto un quartetto d'archi, in veritĂ* molto poco eseguito, che è stato denominato "Quartetto delle dissonanze": in esso abbondano false relazioni, ottave e quinte nascoste, dissonanze non risolte...considerati errori dalla teoria armonica classica; ci fu un compositore successivo a Mozart, pare fosse stato suo allievo (non ricordo ora il nome...) che cercò di "correggere" gli "errori" del Maestro, provocando disastri tremendi sulla partitura originale; questo cretino potrebbe essere considerato un precoce precursore delle teorie di Ball, perchè non accettava che il Maestro potesse scrivere quella musica...che lui non capiva, non prevedeva...
J.S.Bach alla sua epoca era considerato vecchio e superato nello stile che proponeva, pomposo e ridondante...quindi, Ball se avesse potuto fare le sue ricerche sui contemporanei di Mozart e Bach avrebbe ottenuto lo stesso risultato? Dal tipo di conclusioni a cui arrivano lui e i suoi colleghi parrebbe di sì...

Forse, l'unica veritĂ* è che ogni epoca ha e ha avuto i propri sperimentatori, i conservatori e i censori...
C'è chi rimane sempre nell'ambito di ciò che gli è familiare, nella musica come nella vita, e c'è chi cerca nuove strade e fa nuove esperienze...stop! Il resto è alquanto pretestuoso e ideologicamente viziato, anche se si veste di apparente scientificitĂ*...