La cosa veramente notevole non è tanto lo strumento che usa, ma la sua interpretazione! Notate come gli accenti ed il fraseggio sono perfettamente espressi (ho ascoltato Blue Train e lì è particolarmente evidente); una cosa che mi ripeteva spesso il mio Maestro è che a volte pur avendo una buona tecnica se non si comprende pienamente il linguaggio (parole, frasi, accenti) non si dice nulla di comprensibile.
Impressionante come si abbia l'impressione che Benoît Sauvé non stia leggendo meccanicamente una trascrizione (che giÃ* di per sé è per me un fatto rilevante) ma che abbia una reale padronanza di quello che sta dicendo (suonando).
PS: Phil Woods è straordinario, ma quell'orchestrazione (credo sia lo stesso arrangiamento che usarono per Bird) è veramente mediocre, anche se qui l'orchestra suona bene ed è ben diretta. Di tutti i tentativi di far suonare un solista Jazz con un'orchestra d'archi, per quello che ho ascoltato sin'ora, trovo solo due progetti che mi son piaciuti: Ben Webster - Music For Loving e Michael Brecker & Claus Ogerman - Cityscape.