vi linko un articolo (english), cosa ne pensato di quello che dice? è vero secondo voi? è applicabile ugualmente a un beginner?
http://www.ryanfraser.com/lessons/ad.../practice.html
leggete che poi ne discutiamo :D-:
vi linko un articolo (english), cosa ne pensato di quello che dice? è vero secondo voi? è applicabile ugualmente a un beginner?
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Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
my flickr
Pixifoto sucks
Luca è un bell'articolo ma per i pessimi individui poco inquadrabili come me che non amo troppo gli schemi, men che meno quando suono, questo sistema è destinato a portare pochi risultati.
Stimo moltissimo che riesce a disciplinarsi così, sicuramente otterrÃ* molto, io non ci riesco.
S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
Akai Ewi 5000
eh eh! ma poi è vera questa cosa dello studiare a blocchi di tempo per massimizzare l'apprendimento?
Devo fare un tentativo stasera![]()
Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
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Pixifoto sucks
Una cosa sicuramente è vera, studiare molto tempo (e male) potrebbe provocare le malattie da trauma cumulativo ripetuto (repetitive strain injuries RSI).
Se studiare a blocchi, al massimo del rendimento, riduce i tempi di esposizione ai fattori di rischio per lo sviluppo di malattie da RSI, ben venga questo metodo di studio... del resto anche il cinema ci aiuta e viene immediata la citazione di Shine e del suo "scontro" con il terribile Rach 3.
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scusa la mia ignoranza docmax, ma non conosco nè Shine nè Rach 3 (a dire il vero neanche il due nè l'uno) :BHO:
io mi ricordo il film e finiva col suonare una cosa impossibile che lo portava alla follia (se non ricordo male)
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Pixifoto sucks
perche' si parla sempre di ottimizzare l'apprendimento e non di ottimizzare il divertimento?
Credo che un "dilettante", per definizione, dovrebbe occuparsi del "diletto".
Dunque secondo me bisogna studiare il tanto che non pesa troppo, al fine di garantirsi un maggior diletto futuro.
Ne vale la pena (di divertirsi meno oggi) se e solo se la somma di tutti gli incrementi di divertimento futuri e' maggiore di ( "divertimento a cui si rinuncia oggi"+ "rottura di palle")
dove "rottura di palle è' un "divertimento" col segno -
...devo avere delle tara nella testa, saranno i primi segni di demenza senile.
Mia figlia direbbe: "perche' i PRIMI ? "
Ten: Yamaha YTS-62 tamponi custom - 8link STM 7 reworked by Mandrake- Vandoren V16
Alto:: Conn Ladyqualcosa + Yamaha xC+ Vandoren 2,5
Yamaha WX5+VL70+PatchmanTurbo
:-leggi-: Shine rach 3
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Tua figlia ha ragione: quando se ne accorge l'interessato non sono i primi, le persone che lo circondano se ne sono accorte da molto tempo! :saputello :lol:Originariamente Scritto da Mandrake
Testo interessante: resto in attesa di "part 2". Ciao Mandrake ti quoto assolutamente!
grrrrrrOriginariamente Scritto da Blue Train
...... questo sarebbe per tenermi su di morale? :doh!:
ty Gf104
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l'articolo mi pare molto interessante soprattutto nella seconda parte, quando parla di come studiare un nuovo esercizio al meglio. Sinceramente, però, la prima parte mi lascia perplessa: capisco il discorso di intervallare lo studio con pause, ma io ho sempre inteso le pause come brevi , e non da 20 minuti l'una! Bisogna anche tenere in considerazione che se in un giorno ho solo un'ora per studiare, sicuramente non faccio 20 minuti per poi smettere x fare una pausa... o no?
"Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."
Nel caso di un'ora di studio non credo serva fare una pausa, ma nel caso di studio di diverse materie, es. solfeggio, sax, armonia, ecc. ovviamente si parla di almeno 3-4 ore di studio.
In questo caso la tecnica alexander docet!! Ho visto sulla mia pelle notevolissimi miglioramenti da quando attuo la tecnica, nella fattispecie la semi-supina.
Bastano 15/20 minuti per ricaricarsi ed affrontare una nuova sessione di studio, provato personalmente.
Per chi non l'avesse ancora fatto, interessatevi circa la tecnica Alexander, merita davvero. Tanto innocua quanto efficace!
Frank.
in cerca di stimoli, ma la vedo dura.....
Articolo interessante, grazie lucaB.
Trovo soprattutto interessante la parte sul modo migliore di approcciare una nuovo pezzo,cioe' concentrarsi sulle parti difficili tralasciando quello che gia' viene bene.
Del resto, e' universalmente noto che dovendo risolvere un problema con mezzi limitati e' opportuno impiegare tali mezzi laddove il rapporto costo/beneficio e' massimo. Parlando di studio musicale, e' quasi (il quasi ci vuole) sempre vero che il beneficio massimo si ottiene sui passaggi piu' difficoltosi.
Per quanto riguarda la parte della memorizzazione (10% iniziale e finale) c'e' del vero (del resto la curva di apprendimento e' una cosa ben nota), ma bisogna fare due considerazioni:
1. la curva di apprendimento non e' proprio 90% 10% 90%, in particolare non mi risulta che gli ultimi 10' siano tanto fruttiferi, anzi io direi l'opposto.
2. la curva di apprendimento si applica per processi di memorizzaione ed apprendimento esclusivamente mentali, non fisici. La applichi se stai studiando matematica, diritto, o anche teoria musicale. Laddove entrano in gioco processi fisici non si applica piu', e studiare un brano o una scala al sax implica una pesante percentuale di attivita' fisica.
Il punto e' che quando studi un brano (od una scala) all'inizio e' la parte cosciente (software, potremmo dire) del cervello che lavora, cioe' la parte "pensante" vera e propria, la quale e' soggetta alla curva di apprendimento. Man mano che l'apprendimento procede, nel cervello si formano collegamenti fisici tra i neuroni i quali pian piano sostituiscono il "pensiero cosciente". Esattamente come quando impari a guidare la macchina: all'inizio pensi "ora devo scalare marcia, ora devo guardare nello specchietto" poi dopo un po' queste cose diventano automatiche: non le fa piu' il sustrato pensante del cervello bensi' un "automatismo", cioe' un "hardware" che si sviluppa proprio durante l'apprendimento. Piu' guidi (o piu' suoni il brano in questione, o piu' improvvisi su una sequenza di accordi) e piu' l'automatismo si rafforza, e questo rafforzamento non e' soggetto alla curva di apprendimento, per cui puoi passare ore a far scale ed i minuti centrali contano esattamente come quelli all'inizio ed alla fine della sessione.
Quindi non ci sono scuse... tocca studia' senza andare di la' a farsi una birra. :zizizi))
Segretario Mark VI Society
Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici
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Re minore, aggiungo inoltre che secondo me più si suona meglio è :yeah!)
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