Notavo in questi giorni che i miei album preferiti,nonchè migliori di sempre, vengono tutti da vecchi vinili,e come tali contengono pochi minuti di musica. Si tratta per lo più di 4 o 5 brani massimo (ad esempio kind of blue,o love supreme).
Con l'avvento dei CD purtroppo (o per fortuna) le tracce si sono moltiplicate fino ad arrivare a 15/20 tracce tranquillamente.
In questi dischi vengo come preso dal angoscia,a doverle ascoltare tutte,vengo sconvolto dalla poca omogeneitÃ* tra le tracce,la mancanza di atmosfera data da parecchi minuti distribuiti in tracce molto diverse tra loro,e mi rimane dentro poco,se non le tracce che mi hanno colpito di più,. Probabilmente anche perchè l'autore si sbatte per cercare di riempire il disco,e non tutte sono studiate e pensate allo stesso modo,mentre nei dischi più stringati,rimango colpito da tutte
Non trovate che le poche ma buone tracce che avevano i dischi di un tempo,permettessero un ascolto piu approfondito,piu interiore,più completo (come consigliava trane,ascoltare un quartetto almeno 5 volte: una per strumento e poi la resa generale),rispetto ai dispersivi cd? il brutto,a mio parere,è che si andrÃ* peggiorando con l'avvento e il progredire delle tecnologie...