Citazione Originariamente Scritto da ropie
sono un pò stupito da questa discussione, soprattutto perchè si parla di una presunta decadenza del jazz -o come lo vogliamo chiamare- [,,,]
tenete aperti gli occhi e le orecchie! lì fuori è PIENO di musica incredibile.
Bravo ropie, giustissimo: in effetti anch'io nel forum di Marsalis avevo espresso delle idee simili; ai tempi in cui Bird iniziò la rivoluzione del Bop, pochi lo conoscevano, ed ancor meno lo consideravano rilevante; mi permisi quindi di osservare che forse nelle 'side alleys' ci può essere ancora qualche 'cat' che miagola sconosciuto ai più una musica nuova ed interessante.
Un altro problema, se vuoi, è quello di riuscire a 'star dietro' a tutte le novitÃ* musicali che ci possono essere (tralasciando il mercato): come dici tu, su internet trovi una marea enorme di informazioni, ma quali sono quelle valide? Forse si potrebbe aprire un thread con i consigli relativi ai nuovi musicisti alternativi, sconosciuti al mercato, privi di catalogazione. Magari potresti aprirlo tu scrivendoci qualcuno di quelli che ti sembrano interessanti.
C'è però anche il discorso più ristretto specifico dell'idioma: poliritmìe africane + strumenti musicali occidentali + blues = Jazz :zizizi)) .
Citazione Originariamente Scritto da zeprin
Il jazz non e' morto di certo, quello che e' cambiato e' il fatto che oggi e' quasi una musica elitaria e 40 anni fa e + era la musica di tutti giorni. [...]
Quanto dici è verissimo, ma sopratutto per gli USA: ammettiamolo, in Europa il jazz ha sempre avuto una specie di connotazione snobistica ed elitaria. Di riflesso anche negli USA ha iniziato a diventare una forma culturale ufficializzata: da una parte la cosa è positiva perchè dÃ* una maggiore dignitÃ* all'artista afro-americano, dall'altra c'è il rischio che le radici popolari si inaridiscano.
Citazione Originariamente Scritto da Ornette
one, two, one two trhee. four.... :saxxxx)))
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Mentre per quanto riguarda i giovani, sono pienamente amareggiato di vivere in quest'era, dove per studiare musica devi pagare dei soldi, e ogni percorso è perfettamente studiato per farti arrivare dove altri giÃ* hanno calpestato l'erba, suoni da dio, ma non fai la tua strada, fai quella degli altri.
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Quando ti presenti ad un jazzista, e lui non ti regala niente, vuole conservare quello che ha conquistato col tempo, e se lo tiene stretto. a ma se si parla di soldi, io ti do tutto ciò che so, dice lui. e tu no grazie, preferisco sentirmi coltrane, suonarci sopra, sembra essere piu' vicino a me.
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Bhe, mi pare che dici molte cose sensate, anche se forse un po' troppo romantiche ;) . Quando Armstrong iniziò a suonare a Chicago, imparò dal Re della cornetta in persona, King Oliver, suonando con lui: ma nel suo caso non conosco nessuno che ne sia poi stato allievo/pupillo! Un po' per dire che ogni artista ha la sua strada ed il suo carattere... Quanto poi alla libera e rivoluzionaria trasmissione della conoscenza, bhe questo credo sia in parte un mito: quasi tutti hanno avuto dei maestri che insegnavano loro privatamente (ai tempi non esistevano scuole o metodi di jazz), e quando si parla di 'pay the dues' (pagare il dovuto), si intende non certo l'aspetto economico; il fatto è che bisogna ricordarsi che in USA la comunitÃ* nera era ed è molto solidale; quando un ragazzino dimostrava talento e passione per la musica, sicuramente trovava dei veterani pronti a trasmettergli la loro conoscenza, senza per altro dimenticare che i grandi musicisti, gli innovatori, hanno sempre e comunque dovuto combattere (e pagare il dovuto) contro gli standard affermati e magari pure contro i loro stessi maestri, per affermare le loro concezioni innovative.
Per concludere, nel jazz l'apprendimento dei rudimenti, ossia delle frasi con i loro accenti e ritmi, delle melodie e delle progressioni, porta l'allievo a riconoscere i propri idoli; lo studio dei soli realizzati da questi, e la loro esatta riproduzione, porta l'allievo ad un gradino superiore. Nel Jazz è l'IMPROVVISAZIONE la caratteristica fondamentale del linguaggio: devi pagare il dovuto nelle fasi precedenti a questa, ma sinchè non hai trovato il modo di improvvisare senza imitare, e non fai sentire la tua voce caratteristica, non potrai essere comunque accettato dagli altri musicisti come loro pari.

PS: leggo solo dopo la laboriosa stesura del mio messaggio, la bellissima analisi di MyLadySax e non posso che aggiungere AMEN to THAT (bop-piduh-bidhu-pha)!