Citazione Originariamente Scritto da docmax
Si tratta di un bel libro, molto ben scritto dal sig. Andrea Zermani :bravo: , la cui versione per così dire "hard" (che io ho) ha molte foto che documentano efficacemente la storia del sax. Sono a segnalare un piccolo neo (a mio parere): non ho trovato nessuna citazione di uno storico e ancor oggi ambìto marchio: :half: Borgani di Macerata.
Sarebbe bene portare a conoscenza di tutti, anche dei non adepti, delle nostre (italiane) principali e attive case produttrici (e come viene fatto per la ditta Rampone del Sig Roberto Zolla così dovrebbe essere anche per la ditta Borgani Del Sig. Orfeo Borgani) le quali a dispetto dei "mostri sacri" dai numeri mastodontici ancora tengono il fascino di una produzione artigianale che molti ci invidiano e che (speriamo) non abbia mai fine .
Ciao Docmax.
Sono inciampato solo ora nel tuo intervento su Sax Forum e, voglio rispondere subito al tuo piccolo appunto in merito a Borgani (di cui vedo sei un affezionato).
Premessa: concordo appieno con la tua posizione rispetto al valore delle nostre gloriose aziende artigiane; tuttavia, c'è una ragione esatta per cui Borgani non è stato inserito nel libro (se leggerai la mia intervista ne troverai spiegazione ulteriore).

Il mio libro non è una raccolta di tutto lo scibile sul saxofono, ma una celebrazione di Adolphe Sax e della più eccezionale tra le sue invenzioni; tanto ben concepita da sfidare "come tetragono ai colpi di sventura" il tempo e l'assalto di tutti quegli strumenti, frutto della sperimentazione più profonda, che hanno caratterizzato la concorrenza sfrenata di cui il nostro strumento fu protagonista, sopratutto durante la "saxophone craze".

Ora, la citata Rampone e Cazzani, ha avuto proprio il merito di distinguersi per il profondo impegno profuso nella ricerca artigianale, di cui i prototipi conservati nel museo di Quarna nonché i suoi attuali prodotti (soprano semicurvo, ecc) sono testimonianza tangibile: si aggiunga a questo la totale disponibilitÃ* di Roberto e Claudio Zolla nel mettermi a disposizione tutto il materiale necessario, la propria storia e la propria esperienza.

La casa di Macerata, invece, da me contattata all'epoca, mi confermò di non avere nulla nella propria storia che potesse essere di interesse per il mio libro: loro di sperimentazioni, mi si disse, non ne avevano mai fatte. Questa è la ragione per cui di Borgani non si parla.

D'altra parte non c'è Keilwerth, B&S, Buffet & Crampon, Marigaux, Yanagisawa o Yamaha, per lo stesso motivo.

Questa era solo una doverosa precisazione a fronte della tua legittima obiezione.


Per qualunque altro dubbio,

a vostra disposizione.

Andrea Zermani