@METTILVINOINFRESCO: certo che mi interessa il jazz. Più che altro stavo cercando materiale di contraltisti, per fare l'orecchio e cominciare a capire il concetto di "frase". Stanotte ho scaricato qualcosa di Papetti, poi mi trovavo in giro da FNAC e mi sono preso "Jazz Music" della Mondadori, praticamente un "prontuario" di artisti. Ho visto altri due o tre tomi (di nome e di fatto, due chili l'uno) di cui uno ho capito che era una sorta di testo sacro e l'altro una rivisitazione illustrata. Oggi mi metto di post-it e mi seleziono i contraltisti, poi faccio un altro giro della morte in negozio ;)

@richard: lo Yamaha 4C l'ho pagato 33 euro da Loveri, ma su Internet si vende a 25...viste però le spese di spedizione mi son detto "chi se ne frega" e l'ho preso. Al momento mi trovo bene, anche perchè mi pare il più tipico bocchino da studio, molto comodo.

Il trucchetto per inspirare? Allora, a quanto ho capito nel sax è importante la colonna d'aria, cioè praticamente il "fusto" che entra in vibrazione e che sostiene la nota. La vibrazione è anche retrograda, dall'ancia alle base polmonari (e a lungo andare addirittura scolla alcune secrezioni come con la vibropercussione, facendole risalire in gola). Praticamente per avere una colonna potente devi reclutare al massimo le basi polmonari, cosa che non si ottiene (solo) con una diaframmatica pura, ma con una ibrida diaframma-falsocostale.

Per realizzarla mettiti supino, con due sacchetti messo uno due dita esatte sotto la punta dello sterno e l'altro immediatamente sotto l'ombelico. Quando inspiri cerca di "sentire" il peso dei sacchetti (in reparto li usiamo di sabbia, da 1kg a salire...cerca qualcosa che ne possa prendere il posto) sulla pancia. Deve muoversi prima il primo sacchetto (che indica che il diaframma si sta muovendo) e poi, imporante, come un onda il secondo.

Il secondo non indica che il diaframma si stia ANCORA muovendo. Vedi, il diaframma si espande, ma meno di quanto pensiate, in senso verticale. Ad un certo punto si fissa sui visceri e fa da punto di rivoluzione per allargare il torace, tirando sulle ultime coste e poggiandosi anteriormente, con i suoi lunghi pilastri, aille vertebre lombari.

Quindi una diaframmatica pura "si ferma" quando il diaframma inizia il suo momento di rivoluzione. Se invece lasci che il movimento si espandi alle coste DOPO aver raggiunto il suo massimo allungamento verticale fai da traente sui lobi polmonari inferiori (molto capienti e potenti, visto che sono vicino alla molla del diaframma) che si espandono davvero al massimo.

Risultato? Anche solo con l'espirazione rilassata (senza soffiare, per puro ritorno elastico) il flusso è nettamente più potente e regolare del solito. Potresti sentire qualche piccolo gorgolio: è normale, le basi (nella loro interezza) non sempre vengono usate e vi si accumula una piccola quantitÃ* di secrezioni. Fra l'altro questo piccolo esercizio permette di mobilizzarle e toglierle da lì.

Stando sempre supino metti le mani sulle ultime coste: se fai il doppio movimento in modo corretto sentirai prima lo stomaco "scendere", poi la pancia gonfiarsi e in contemporanea ti sentirai allargare le coste e "tirare su" il petto. Resta in apnea 3/4 secondi e concentrati sulle sensazioni che hai, poi espira a bocca appena socchiusa (come se volessi succhiarti il pollice) spingendo leggermente con gli addominali e accompagnando il movimento con la mano destra, poggiando il pollice sulla punta dello sterno e le quattro dita sul primo sacchetto, facendo come se volessi "infilarlo" sotto lo sterno.

Finita l'espirazione resta in apnea 3/4 secondi e ricomincia, inspirando a gola aperta come se volessi dire "gol". Una volta che fai tutto in modo fluido (occhio se ti viene un leggero mal di testa, significa che stai iperventilando o se ti senti tirare in basso e in dentro la parte bassa della schiena, significa che il diaframma è fin troppo teso) e abbastanza veloce prova a mettere l'indice a 2cm dalle labbra, dovresti sentire il flusso "pulito" come se fosse un rubinetto d'acqua che scende senza scossoni.

Mettiti seduto e ripeti, mettiti il sax in bocca e...ripeti ;) Poi magari appena ho più tempo ti spiego meglio, magari con qualche foto dell'Ambrosini (il meglio che c'è in riabilitazione respiratoria). Fai conto che questo esercizio lo usiamo anche per i pazienti senza un polmone, figurati che espansione :grin:

A presto e grazie ancora per i consigli!