Tieni pure presente, Piero, che la respirazione è collegata piuttosto strettamente con l'imboccatura. Infatti la quantitÃ* d'aria necessaria per eseguire un qualsiasi suono in modo corretto e convincente è direttamente correlata al modo in cui utilizzi le "fauci" e la gola: se l'imboccatura è buona (e lo strumento è in ordine), ti serve poca aria anche per eseguire un bel La grave semibreve sul baritono.
Se invece ci sono problemi di imboccatura, occorrerÃ* parecchia aria pure per tirar fuori un Do medio da un ottavo sul contralto o sul soprano. Da questo punto di vista mi pare importante il fatto di riuscire a individuare il "morso" più efficiente in relazione a bocchino e ancia impiegati. Torniamo perciò all'origine del discorso: calma e pazienza... perchè si deve imparare pure a ottimizzare il "rendimento", per ottenere una buona respirazione.
In altri termini si deve tentare di velocizzare l'inspirazione (rimanendo calmi) e di rallentare l'espirazione. In altri termini ancora si deve cercare di imitare sullo strumento quello che facciamo quando parliamo: ci mettiamo un attimo a rifornirci d'aria, ma durante la fonazione siamo molto più lenti. Altrimenti non si spiegherebbe perchè le donne parlano tanto. Loro hanno la respirazione diaframmatica inconscia, a quanto si sente in giro.
Calma... donne... stavo scherzando... non mi picchiate... (meno male che in questo Forum ce ne sono poche, altrimenti mi consegnerebbero ai talebani)...
Mica facile parlare "per bene" della respirazione... :D Ma tu non ti incasinare, Piero, insisti...