non sono d'accordo nè con la sfogatura del sax nè col metodo di rascher del tone imagination per due semplici motivi:

1-puoi dire di aver sfogato il sax sulle note alte solo dopo averle eseguite.quindi il sax giÃ* di suo potenzialmente senza essere stato mai suonato deve dare note acute.
2-puoi immaginare la nota solo dopo averla sentita.è impossibile pensare una nota che non si è mai percepita.com si fÃ* ad immaginare il rosso se non lo si è mai visto?

quindi il metodo Rascher è solo un piccolo ausilio,un palliativo.come chi solleva i piedi quando va sulle acute.si perde equilibrio e basta.son trucchetti spiccioli la fisica del suono è precisa a riguardo.

l'estensione del sax come tutti sanno vÃ* dal sib con un taglio fuori sotto il pentagramma al fa# con tre tagli fuori sopra il pentagramma.
se ammettiamo che per note acute si intende quelle fatte col portavoce(puoi anche eseguirle stringendo il labbro ma è un armonico non è una nota prodotta tramite modificazione del flusso dell'aria quindi per ora non ci interessa) allora i problemi li dovresti avere dal RE al 4 rigo fino al fa# con tre tagli fuori sopra il pentagramma.

oltre agli ottimi consigli di claus aggiungerei fondamentale il rilassamento e la respirazione profonda.son due banalitÃ* ma fanno una differenza enorme e da molti sono trascurate(me in primis..!).
dovresti essere in grado di raggiungere l'estensione con la stessa imboccatura e impostazione di quella grave o al più con lievissime modificazioni.ci guadagni in tono e registro.

se usi una tecnica impeccabile allora è da rivedere il setup....

se poi per note acute parliamo di sopracuti....allora è tutto un altro discorso... :grin: