Questa leggenda metropolitana l'avevo sentita... di per sè l'ancia ha delle proprie caratteristiche di capillaritÃ*: metti l'ancia a bagno in 2 mm di acqua e dopo 10 minuti te la ritroverai completamente bagnata.

Però (c'è un però) più l'ancia è inumiditÃ*, più "morbida" diventa... avete mai provato a suonare con ance secchissime, magari con la punta ondulata? Ecco, il risultato sono è quello e non va bene... ma non va bene nemmeno il contrario, perchè l'ancia diventa troppo deformabile.
In realtÃ* non va bene nemmeno bagnarla la saliva, come ci hanno insegnato da bambini, perchè la saliva "attacca" molto di più la fibra organica dell'ancia e comunque essendo più viscosa inumidisce l'ancia molto molto meno... senza contare che dopo un po' fa la "muffa": non so se è giusto chiamarla cosa ma penso abbiate presente quella patina nera che viene via anche solo strofinandoci un dito sopra... ecco quello è causa della saliva. Io da annoni non bagno l'ancia con la saliva e le ance mantengono il loro colorito in quella che è la loro breve intensa vita sotto le mie grinfie...

L'ancia se se è tenuta in condizioni di umiditÃ* costante e non è bagnata non si degenera... pensate al legno dei mestoli: a nessuno viene in mente di tenerli nell'alcol, no!?
Personalmente suonare con un'ancia troppo bagnata... di acqua, di vino, di gin o di montenegro... non penso che sia una cosa ottimale... non tanto per la consevarvazione della canna, quanto perchè perde le sue caratteristiche "meccaniche".
Indipendentemente da cosa c'è nel gin... è sempre sempre un liquido leggermente più viscoso dell'acqua: sulla canna provoca gli stessi effetti fisici ma diversi effetti chimici... quando suoniamo ci importano solo le variazioni "fisiche" nell'ancia, non del resto.