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Discussione: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

  1. #16

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    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    sicuramente i sax moderni sono più comodi, ma il mio interesse era capire se usare una meccanica vintage rappresenta un limite, compromette la regolare esecuzione..
    un semplice prova sarebbe provare un fraseggio con un vintage e poi con un moderno e vedere se riesco a farlo in maniera più veloce, sciolta senza troppe difficoltÃ*!
    Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
    Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed

  2. #17

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Fax ma fammi capire...
    Vuoi dire che hai sempre usato il Chu Berry e mai un sax nuovo :shock: ?
    Se anche fosse così, ci vuole comunque un pò di tempo (dipende da te) per abituarti, la differenza in meglio la noterai, ma quando prenderai in mano di nuovo il Conn le tue dita sapranno giÃ* dove andare

  3. #18

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da FaX
    sicuramente i sax moderni sono più comodi, ma il mio interesse era capire se usare una meccanica vintage rappresenta un limite, compromette la regolare esecuzione..
    un semplice prova sarebbe provare un fraseggio con un vintage e poi con un moderno e vedere se riesco a farlo in maniera più veloce, sciolta senza troppe difficoltÃ*!

    Non si sono limiti... se non nella "manualitÃ*" di chi suona...
    Se la meccanica di un Serie III è la meccanica migliore mai congegnata dalla Selmer... come mai Brecker faceva il "fisco" con un Mark VI per giunta con un action dove ci passava un pacchetto di sigarette da quanto era alta... :shock:

  4. #19

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Risponderò in modo pragmatico facendo un'analisi dei passaggi consentiti e di quelli difficili o impossibili relativi ai modelli che conosco. Citerò la meccanica "moderna" riferendomi a quella concepita dal Selmer Balanced Action in poi in quanto, nonostante quello che dichiarano numerosi brand, la meccanica non ha subito sostanziali modifiche da allora ad oggi ma solo leggerissime varianti.

    -Meccaniche dal 1900 al 1922 (Conn mod. New Wonder non "chu berry", Buescher "true tone" Ia, IIa e IIIa serie, Holton "Elkhorn", Martin "Handcraft", King "voll true" etc...). I tasti principali (1,2,3,4,5,6) si trovano sulla stessa linea. Il castelletto delle note gravi rappresenta forse il limite più vistoso di queste meccaniche: passare in effetti da una nota all'altra del castelletto può essere effettuato solo "saltando" con il mignolo. Ciò non permette il legato in molti pasaggi nel grave. Per i suddetti motivi sono pressochè impossibili il passaggio Do#-Sib grave, molto difficile il passaggio Do#-Si grave, Si-Sib grave soprattutto se effettuati a velocitÃ* elevate. Molti di questi sax non posseggono la chiave dell'X (detta anche dei sovracuti), di conseguenza si deve rimpiazzare questa posizione premendo 1 e C4 (la chiave del Fa acuto). Molti dei sax in questione (una minoranza) non posseggono il raccordo Sol#-Do# per cui facendo la posizione Sol e premendo il Do# grave la nota risultante è Sol#. Di conseguenza con questi sax tutti i passaggi Sib grave-Sol# o Si-Sol# o Do#-Sol# risultano piuttosto difficoltosi.
    Quando ci si riferisce al vintage si dimentica per ignoranza di citare gli ineegabili vantaggi meccanici che non sono pochi.
    Quasi tutti i sax di questo periodo permettono rispetto ai moderni sax il trillo Sol-Sol# che viene azionato mediante una chiave posta tra il Fa e il Mi e che permette una precisione e un'accuratezza in questo tipo di passaggi INARRIVABILE su un sax moderno che ne è sprovvisto;
    Tenendo la posizione del Fa e aggiungendo la chiave 6 si ottiene un Mib. Questa seconda posizione per il Mib consente trilli e passaggi veloci che sui moderni sax risultano piuttosto scomodi.

    Gli acuti(C1,C2, C4) sono quasi sempre in forma di goccia e piuttosto piccol e possono creare problemi. Tale "menomazione" è in ogni caso riducibile applicando dei gommini.

    -Meccaniche dal 1922 agli anni '30 (Conn Chu berry, Buescher "True Tone" serie IV e V e successivi, Martin "The Martin" etc...).
    Le meccaniche di questo periodo "di mezzo" presentano delle caratteristiche simili alla serie precedente: fori in linea, chiave del trillo Sol-Sol#, possibilitÃ* del trillo Fa Mib premendo solo la chiave 6. Tutti i sax di questo periodo posseggono la chiave X (dei sovracuti) nonchè il raccordo Sol#Do# che permette di ottenere con facilitÃ* i passaggi: Sib-Sol#, Si-Sol#, Do#-Sol#.
    Rispetto ai moderni i sax di questo periodo hanno una chiave aggiuntiva che è una figata pazzesca: il Sib grave è riportato non solo in basso rispetto al Si grave ma anche DAVANTI al Si permettendo con un pò di pratica cromatismi tra Si-Sib. Il castelletto risulta migliorato e dotato in molte serie (ad esempio i Buescher tue tone ultime serie e aristocrat) di rollini tra tutte le combinazioni nel grave. Ad esempio il mio tenore Buescher possiede dei rollini di collegamento tra Si-Sib, Do#-Si, Sol#-Si e addirittura tra il Do# e il Sib grave il quale non fa sentire la mancanza della spatola di raccordo tra Do# e Sib presente sui sax moderni. Gli acuti vengono fabbricati a fomra di "spatola" (ovverosia allungati) permettendo agevolmente di beccarli al primo colpo.

    Ciao
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  5. #20

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    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    :half:
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    Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed

  6. #21

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
    Per questo prima ho scritto che bisogna essere sicuri di ciò che si vuole e difficilmente uno a zero ...
    Secondo me se uno è a zero non trova alcuna differenza a imparare una cosa che non conosce

  7. #22
    Moderatore L'avatar di Blue Train
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    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    Risponderò in modo pragmatico facendo un'analisi ...
    Grazie del contributo!
    Bisogna fare in modo che non vada perso ...

  8. #23

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    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    sarebbe bello poter fare una tabella comparativa, magari anche con uno schema delle due tipologie di meccaniche

    Domanda OT
    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    Gli acuti(C1,C2, C4) sono quasi sempre in forma di goccia e piuttosto piccol e possono creare problemi. Tale "menomazione" è in ogni caso riducibile applicando dei gommini
    Dalle mie parti non sono riusicto a trovarli..dove si trovano? hanno un nome specifico così posso provare a cercarli su intrnet?
    grazie
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    Alto_Paul Mauriat 67R; Meyer 5M ebonite Mouthpieces; Rigotti 3 Reed

  9. #24

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Da quanto scrive David (grazie per il prezioso contributo) emerge perfettamente che solo colui che sfrutta tutto lo sfruttabile del sax può avere vantaggi o svantaggi da una meccanica rispetto ad un'altra, nuova o vecchia che essa sia.
    Io che per mestiere sono patito di problematiche articolari riconosco alle meccaniche moderne una maggiore attenzione all'ergonomia che ci agevola la naturale ricerca ( e azionamento) delle chiavi.
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  10. #25

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Premessa ... DAVID : :shock: :bravo: :half: !!

    Tutto ciò premesso, non ho nulla da aggiungere alla discussione sulla meccanica..posso azzardare, per la mia esperienza, alcune considerazioni di carattere generale. Innanzitutto, io non farei un discorso solo oggettivo, ma andrei a considerare sempre :

    * per chi è lo strumento ;
    * cosa deve farci con quello strumento ;
    * quanto tempo potrÃ* dedicare a quello strumento.

    Questo perché ogni strumento deve assolvere la sua funzione al meglio delle possibilitÃ* di chi lo suona.

    A questo aggiungerei un'ulteriore considerazione : ci possono essere ottime meccaniche vintage come pessime meccaniche moderne, sulla carta più o meno tutti i moderni copiano dal SBA ma in pratica qualcuno riesce a farlo meglio di altri.

    Aggiungo che, sempre per la mia esperienza, strumenti vintage (o anche solo vecchi) non aiutano per nulla gli allievi ad approcciare lo strumento...ovvio che tutto si può fare, però inutile aggiungere difficoltÃ* evitabili a difficoltÃ* inevitabili. Senza contare che il costo di questi strumenti (ed il loro valore) è giustificato dal suono, che un neofita non può apprezzare, a discapito magari della facilitÃ* di emissione (che il neofita percepisce subito).
    Insomma, tra uno Yamaha YAS275 ed un Mark VI l'allievo quasi sicuramente sceglierebbe il primo :ghigno: .

    Sempre per la mia esperienza diretta, il migliore strumento da studio ha una meccanica più ergonomica ma meno pronta di un professionale vintage (ho provato, nello stesso giorno, un Mauriat da studio ed un Mark VI e sul primo la mia velocitÃ* era inferiore, a paritÃ* di esecuzione). Pertanto ribadisco che il tutto va secondo me dimensionato sulla persona che prende lo strumento...parlandoci francamente, la metÃ* delle persone che conosco che hanno un SBA o un MKVI potrebbero suonare allo stesso identico modo con un Comet.
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  11. #26

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    la metÃ* delle persone che conosco che hanno un SBA o un MKVI potrebbero suonare allo stesso identico modo con un Comet.
    in che senso?
    Soprano: Sequoia K91 Lemon (2015) - Vandoren V16 S7
    Tenore: Keilwerth Toneking Special (1958) - Ponzol M2 110

  12. #27

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    -Meccaniche dal 1900 al 1922
    Quasi tutti i sax di questo periodo permettono rispetto ai moderni sax il trillo Sol-Sol# che viene azionato mediante una chiave posta tra il Fa e il Mi e che permette una precisione e un'accuratezza in questo tipo di passaggi INARRIVABILE su un sax moderno che ne è sprovvisto;
    Tenendo la posizione del Fa e aggiungendo la chiave 6 si ottiene un Mib. Questa seconda posizione per il Mib consente trilli e passaggi veloci che sui moderni sax risultano piuttosto scomodi.
    ...
    -Meccaniche dal 1922 agli anni '30
    Rispetto ai moderni i sax di questo periodo hanno una chiave aggiuntiva che è una figata pazzesca: il Sib grave è riportato non solo in basso rispetto al Si grave ma anche DAVANTI al Si permettendo con un pò di pratica cromatismi tra Si-Sib.
    Premetto che ho suonato solo saxofoni moderni, quindi non conosco la meccanica vintage. Grazie al contributo di David (a proposito, come dice Blue Train sarebbe utilissimo metterlo in giusta evidenza: se ne può ricavare un articolo per il sito?) mi sono però fatto un'idea. A questo punto, in merito alla citazione qui sopra, chiedo DA PERFETTO IGNORANTE: come mai non si è pensato di riprodurre sulle meccaniche moderne i meccanismi vantaggiosi di cui sopra? Esistono limiti fisici e meccanici per farlo?
    In sostanza: l'aggiunta di una chiave tra il Fa e il Mi o la chiave aggiuntiva del Sib grave comprometterebbo in maniera eccessiva gli equilibri delle meccaniche moderne? A naso mi verrebbe da rispondere di no (visto che ci sono baritoni discendenti al La o soprani con la chiave del Sol acuto), ma, come detto, non ho le conoscenze per rispondere. Chiedo dunque agli esperti.
    C: Selmer SA 80 II - Meyer 6M (Menaglio) - Rico Select Jazz 3
    C: Yamaha YAS-23 - 4C (sax da battaglia)
    S: Borgani Jubilee Gold24k - Jody Jazz HR* 5 - Vandoren blu 3
    T: L.A. Ripamonti Master Old Vintage - Zagar Cool School 7* - Rico Royal 3

  13. #28

    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Citazione Originariamente Scritto da Cesare
    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    la metÃ* delle persone che conosco che hanno un SBA o un MKVI potrebbero suonare allo stesso identico modo con un Comet.
    in che senso?
    Nel senso che se si ha uno strumento di livello superiore, e non si fa nulla per sfruttarlo al meglio, tanto vale risparmiare 4000/6000 euro e prendere uno strumento più moderno (addirittura di fascia spazzatura, come un Comet, se proprio serve un soprammobile da mostrare agli amici).

    Una meccanica straordinaria per robustezza e prontezza deve essere sfruttata al limite, altrimenti a che serve?
    Se poi è scomoda, che senso ha spendere di più per suonare poco e pure male perchè non ci si abituerÃ* mai al sax?
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  14. #29

    Data Registrazione
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    Re: meccanica vintage vs meccanica moderna. Limite reale?

    Quoto quanto ha detto il Nous sopra!
    è da questo che mi è venuto da riflettere sulle meccaniche..se ho in mano una ferrari ma non so nemmeno e la guido come una vechcietta che va a fare la spesa tanto vale che compri una panda a metano!
    Soprano_Jupiter jps 749-547; Berg Larsen 55 ebonite Mouthpieces; Rico Royal 3 Reed
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