Premessa ... DAVID : :shock: :bravo: :half: !!
Tutto ciò premesso, non ho nulla da aggiungere alla discussione sulla meccanica..posso azzardare, per la mia esperienza, alcune considerazioni di carattere generale. Innanzitutto, io non farei un discorso solo oggettivo, ma andrei a considerare sempre :
* per chi è lo strumento ;
* cosa deve farci con quello strumento ;
* quanto tempo potrÃ* dedicare a quello strumento.
Questo perché ogni strumento deve assolvere la sua funzione al meglio delle possibilitÃ* di chi lo suona.
A questo aggiungerei un'ulteriore considerazione : ci possono essere ottime meccaniche vintage come pessime meccaniche moderne, sulla carta più o meno tutti i moderni copiano dal SBA ma in pratica qualcuno riesce a farlo meglio di altri.
Aggiungo che, sempre per la mia esperienza, strumenti vintage (o anche solo vecchi) non aiutano per nulla gli allievi ad approcciare lo strumento...ovvio che tutto si può fare, però inutile aggiungere difficoltÃ* evitabili a difficoltÃ* inevitabili. Senza contare che il costo di questi strumenti (ed il loro valore) è giustificato dal suono, che un neofita non può apprezzare, a discapito magari della facilitÃ* di emissione (che il neofita percepisce subito).
Insomma, tra uno Yamaha YAS275 ed un Mark VI l'allievo quasi sicuramente sceglierebbe il primo :ghigno: .
Sempre per la mia esperienza diretta, il migliore strumento da studio ha una meccanica più ergonomica ma meno pronta di un professionale vintage (ho provato, nello stesso giorno, un Mauriat da studio ed un Mark VI e sul primo la mia velocitÃ* era inferiore, a paritÃ* di esecuzione). Pertanto ribadisco che il tutto va secondo me dimensionato sulla persona che prende lo strumento...parlandoci francamente, la metÃ* delle persone che conosco che hanno un SBA o un MKVI potrebbero suonare allo stesso identico modo con un Comet.