Difatti, non sei riuscito a studiarli tutti e due assieme, hai dovuto prima studiare l'uno, poi l'altro.

Non si tratta di ricordarsi la diteggiatura, ma di memoria muscolare su distanze e proporzioni. Io alternando clarinetto e sax tenore, ho notevoli differenze a livello di distanze sia in verticale che come prominenza delle dita sullo strumento. (Anche perchè sul tenore tengo una postura simile a Brecker sui passaggi veloci, cioè tengo le dita della mano destra allungate sui piattelli, quindi al passaggio sul clarinetto è un po' uno shock... Niente che in qualche mese non si aggiusti, comunque.)

La difficoltÃ* maggiore è proprio quella che dici tu, cioè mantenere l'identitÃ* dello strumento. Per questo serve appunto capire quelle tre o quattro cosette su emissione, laringe, bocca ecc. che solo esperienza e studio possono portare (ma solo se gli studi degli strumenti in questione vengono condotti parallelamente, altrimenti, alternando come hai fatto tu, sarÃ* relativamente più semplice, ma occorrerÃ* molto più tempo, con il rischio poi di perdere l'impostazione corretta sul primo strumento studiato.)